Piazza della Repubblica, a Roma, si è tinta di rosso e di fulmini per l’anteprima mondiale di SHAZAM! La Furia degli dei. Il nuovo film della DC riporta in scena uno degli eroi più amati degli ultimi anni, in compagnia di pericolose compagini femminili che si manifestano in tutta la loro furente potenza. SHAZAM arriva nelle sale italiane il 16 marzo e incontra i suoi principali interpreti, non che il regista, hanno segnato una magica notte sotto il cielo romano.
Zachary Levi, così come la sua mini-controparte, torna a indossare la tuta rossa col fulmine sul petto e porta in scena tutta la sua travolgente simpatia. Avevamo, infatti, avuto modo di conoscere un po’ più a fondo (cinematograficamente parlando) questo nuovo eroe con la sua irriverenza adolescenziale. Diretto da David F. Sandberg (regista di Annabelle 2) il sequel si posiziona come dodicesima pellicola del DC Extendend Universe.
Le tematiche trattate al suo interno sono molto delicate e vengono affrontate con gli occhi di un adolescente che, all’improvviso, viene dotato di inimmaginabili super poteri. Tratto dagli albi a fumetto, la sua storia editoriale è tra le più travagliate. I fan, infatti, sanno che Shazam non è esattamente nato sotto questa identità, il ché durante il film è stato divertente cogliere i riferimenti proprio alle lotte sul nome di questo eroe. Se l’intera comunità li ha identificati come i Philadelphia Fiasco, qui dobbiamo cercare di riportare in vita l’unione che caratterizza la Shazam Family. Sorvoliamo, dunque, sulle problematiche di diritti che coinvolgono il vero nome di questo eroe e sorridiamo nel sentirlo chiamare, almeno una volta, con la sua reale identità: Captain Marvel. Suona familiare, vero?
Non è un caso, del resto, se il primo capitolo cinematografico riguardante questo eroe arrivò nelle sale nel 2019. La concorrenza tra la Marvel e la Dc continua a essere presente anche nei loro progetti cinematografici. Ma andiamo al dunque e parliamo di questa pellicola senza fare troppi spoiler.
Billy è ancora alle prese con la sua sindrome dell’abbandono. Il ragazzo dalla caratterizzazione simile a quella di moltissimi altri eroi, infatti, vive ancora con il timore che tutti possano abbandonarlo. Sta per fare diciotto anni e di conseguenza, legalmente, potrebbe essere sbattuto fuori dalla famiglia affidataria che finora lo ha tenuto con sé. Oltre a ciò è costantemente alle prese con i suoi nuovi super poteri e l’idea di poter diventare se stesso da adulto, possedendo grandi capacità, gli fornisce un senso di responsabilità che lo fa sentire inadeguato al suo ruolo.
Quindi, al di là di tutta la parte supereroistica di salvataggio della Terra, possiamo immediatamente comprendere quanto effettivamente importante sia la caratterizzazione del nostro protagonista. Soprattutto alla luce dello svolgimento delle avventure che sarà costretto a compiere. Se, infatti, abbiamo avuto modo di vedere tutti i suoi fratelli adottivi dotati di super poteri, ancora non sono in grado di poter affrontare responsabilmente le avventure da eroi. Billy non si sente un leader, cosa che lo spinge ad agire con un senso di oppressivo controllo nei riguardi degli altri fratelli. D’altro canto anche Freddy, Mary o Pedro cercano la loro indipendenza e la loro identità.
Siamo alle prese con eroi adolescenti, in tutto e per tutto Shazam è un coming of age. Affrontiamo tematiche di conoscenza profonda di se stessi e si deve affrontare un sacrificio non indifferente. I poteri che il mago ha donato loro, infatti, spingono Billy ad agire come se fosse più grande dei suoi diciotto anni. Allo stesso modo, le sue spalle cercando di trovare la propria dimensione barcamenandosi esattamente come lui con le stesse difficoltà.
I superpoteri sono distraenti, sono divertenti, e sono anche un gioco e se fossimo nella Marvel ci sarebbe qualcuno a ricordare le responsabilità che questi comportano. Allo stesso modo, però, ci troviamo a vivere questa avventura con la spensieratezza di un adolescente. Quindi il peso del sacrificio viene compensato dall’ilarità e irriverenza che caratterizza questa famiglia. La Shazam Family è composta da elementi tutti diversi tra loro accomunati dai loro traumi e dal loro buon cuore. Loro, quindi, sono i perfetti campioni anche se ancora non hanno compreso quanto ciò sia vero.
Lo scontro diretto avverrà contro le tre figlie del titano Atlante, di cui Shazam possiede la resistenza. Le tre donne, dunque, sono state liberate successivamente alla rottura del bastone del mago avvenuta nel precedente capitolo. La barriera che circondava il loro mondo, adesso, ha permesso loro di arrivare sulla Terra così da poter trovare gli elementi necessari per poter far tornare a vivere il loro pianeta. Una sorta di Campi Elisi, in un certo senso, che sono stati privati della loro magia e della potenza delle loro divinità. Anthea (Rachel Zegler) conoscerà la bontà degli esseri umani, lei è la minore delle tre sorelle e allo stesso tempo la più sentimentale. Esperida (Helen Mirren), la maggiore, vuol solo riuscire a riportare la vita sulla propria terra. La figlia di mezzo Calipso (Lucy Liu) è quella più assetata di vendetta e mal considera gli umani che sono intenti a consumare il proprio pianeta.
La furia degli dei si riverserà sulla Terra trasformando Philadelphia in una terra di mezzo fatta di miti e leggende. Ciclopi e arpie prenderanno vita dando così origine agli incubi di molti americani e solo una stremante lotta porterà alla vittoria dei nostri eroi. Anche se di vittoria parziale possiamo parlare, ma vi lasciamo con questo cliffhanger per spingervi a vedere il film in sala.
Che la lavorazione a questo film sia stata lunga è ben evidente. Gli effetti visivi sono davvero organici e divertenti. Dobbiamo fare un piccolo appunto per una scena specifica, ma forse siamo noi a essere un po’ pignoli. Niente slowmotion, al contrario la velocità di Mercurio è ben presente e utile come vera e propria strategia di attacco.
Nota interessante è data da quanto tutta questa pellicola parli di redenzione e di voglia di vita. Vi è una sorta di metafora ambientalista, che non stroppia, ma che resta sul palato come un retrogusto pronto a far riflettere.
Shazam la furia degli dei è un film che diverte e si interfaccia bene col suo pubblico. Le battute sono brillanti, il sorriso resta ben presente e l’occhio è ben strizzato al fan più accanito con specifici riferimenti fumettistici e non solo. E sì, noi torneremo in sala per poterlo rivedere doppiato!
Restate in sala per le post-credits che sono due, quindi non abbiate fretta di alzarvi dal vostro posto e rendete omaggio a tutti i nomi scritti nei titoli di coda.
Nessun commento:
Posta un commento