La collaborazione con l’Associazione Sperimentiamo ci spinge a scoprire sempre di più le realtà che si muovono sul territorio romano. Veniamo, così, travolti da spettacoli dal fascino irresistibile come quello che si è svolto qualche sera fa all’interno del Teatro Mongiovino di Garbatella. Abbiamo, infatti, conosciuto i Wakeupcall e la loro irresistibile musica, un piccolo prezioso esperimento che coniuga i grandi della musica classica allo stile fresco del Punk Rock.
“If Beethoven was a Punk” coniuga in sé tutto lo spirito crossmediale che la musica possiede. Dai testi e i brani scritti da questa giovane band è, infatti, nato un fumetto che successivamente è stato trasposto a teatro. La musica, così, si fonde nelle pagine stampate e un narratore fa immergere lo spettatore nelle avventure di Alex e dei suoi amici del Bar Ok. Allo stesso modo permane un intento quasi pedagogico che, grazie al racconto delle biografie dei personaggi, ci spinge a conoscere quei grandi maestri della musica classica considerati dei “reietti” ai loro tempi.
La musica, quindi, mostra tutta la sua potenza. Tra innovazione e classicità diviene monito del “non mollare mai”, perché l’arte ripaga solo gli audaci… anche se a distanza di tempo. Conosciamo così Beethoven, Mozart, Čajkovskij e altri grandi compositori riletti attraverso i testi e i riarrangiamenti dei Wakeupcall.
In un mondo in cui a farla da padrone sono i talent show, come può un ragazzo riuscire a comporre la propria musica e a farsi conoscere? Beh… in questo caso, è come se in Alex venisse trasposta tutta la sfiducia che molto spesso gli artisti sono costretti a vivere. All’interno dei testi di questo spettacolo, infatti, possiamo cogliere tutti i sentimenti che ci attanagliano quando siamo costretti a entrare e confrontarci col mondo degli adulti. Dall’amore più fugace a quello più duraturo, al sudore versato su una chitarra, alle notti insonni passate con la testa china su fogli bianchi. La vita dell’artista non è mai semplice: si deve lottare contro se stessi prima ancora di dover riuscire ad affrontare il mondo.
Per questo in soccorso ad Alex arrivano gli amici del Bar Ok, scovati grazie a nonna Muse. Cinque simpatici vecchietti che fanno capire al protagonista quanto fosse difficile anche ai loro tempi riuscire a “sfondare” grazie alla musica. La genialità di Mozart, il talento di Beethoven, così come anche la dissolutezza e la perdizione fanno sì che, nonostante vengano definiti “classici”, possano essere considerati dei veri rockers dei nostri tempi.
L’obiettivo è, dunque, quello di uscire dalle proprie convinzioni perché il passato ci insegna proprio che tutto viene riletto successivamente. Quindi ascoltiamo anche la musica di oggi cercando di restare più aperti alla comprensione possibile, perché non sappiamo che tipo di cambiamento può esser lasciato nel domani.
Noi speriamo in altre repliche di questo show, in attesa del nuovo album dei Wakeupcall!
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