Visualizzazione post con etichetta Anime. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Anime. Mostra tutti i post

lunedì 11 novembre 2024

#Anime: Il piano nella foresta

Mi sono ufficialmente sbloccata e ora posso guardare anime di questi tempi, seppur con un po’ di lentezza, visto il poco tempo a disposizione. Oggi voglio parlarvi de “Il piano nella foresta” (titolo originale: “Piano no mori – The perfect world of KAI”).


La prima versione del manga, scritto e disegnato da Makoto Isshiki, è uscito per la casa editrice giapponese Kōdasha nel 1998 per conludersi nel 2015. Già nel 2007, però, ne è uscito il film con lo stesso titolo in italiano, diretto da Masayuki Kojimae.
L’anime è prodotto dallo studio Gaina ed è stato trasmesso in Giappone per la NHK nella primavera del 2018, mentre nell’autunno dello stesso anno è approdato anche su Netflix.

Con sole due stagioni e ventiquattro episodi in totale, l’anime mi ha davvero commossa, facendomi empatizzare moltissimo con i personaggi e il loro amore per la musica.

venerdì 11 ottobre 2024

#Anime: Violet Evergarden

Gli scrittori hanno i loro blocchi, ma nel mio caso raramente si è trattato di scrittura. Ho avuto il blocco della lettura, della visione di film e nuove serie tv e ovviamente anche di anime.

Ho provato più e più volte a scardinarlo, due mie carissime amiche fanno il tifo per me affinché io cominci My Hero Academia, ma devo dire che il primo passo verso la guarigione l’ho intrapreso a inizio autunno quando ho iniziato “Violet Evergarden”.

La storia è tratta dall’omonimo light novel (genere di romanzo illustrato giapponese) del 2015 scritto da Kana Akatsuki e illustrato da Akiko Takase; pubblicato dalla Kyoto Animation – KA Esuma Bunko fino alla primavera 2020.
L’anime, prodotto dalla Kyoto Animation, è stato trasmesso in Giappone il 10 gennaio 2018 per poi approdare su Netflix il giorno successivo.


Tra il 2019 e il 2021 sono usciti anche due film seguito, entrambi distribuiti in tutto il mondo da Netflix. Oggi, però, parliamo esclusivamente dell’anime.
I soli tredici episodi dalla durata di venticinque minuti (circa) ciascuno, sicuramente mi hanno aiutata nel primo, timido passo verso la modernità degli anime.

venerdì 2 agosto 2024

#Anime: Occhi di gatto

In che senso non ho mai scritto nulla su Occhi di gatto?” è quanto mi sono detta quando, cercando un argomento su cui scrivere, mi sono imbattuta nel vuoto cosmico del mio archivio sull’argomento.


Eccomi qui, quindi, per ricorrere ai ripari.

Dal titolo originale “Cat’s Eye” (giapponetizzato in Kyattsu Ai), il manga è scritto e disegnato da Tsukasa Hōjō (poi autore di “City Hunter”, “Angel Heart” e “Angel Heart 2nd Season” ed è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal 1981 al 1985.
La serie animata è stata trasmessa per la prima volta su Nippon Television dal 1983 al 1985. Sempre in Giappone vi sono stati adattamenti per la radio (1982), la televisione (1988) e il cinema (1997).

In Italia il manga viene pubblicato dalla Star Comics nella primavera del 1999, mentre l’anime viene trasmesso per la prima volta su Italia 1 nell’autunno del 1985.

Il manga, più che l’anime, ha un successo immediato in tutto il mondo che, con oltre diciotto milioni di copie vendute, figura come uno dei più famosi di tutti i tempi.

Avviso ai naviganti: per quanto possiate essere fan della serie, utilizzeremo i nomi italianizzati solo ed esclusivamente per questione di facilità nel recuperare i ricordi. Nulla di grave, io stessa preferisco sempre le opere originali, ma ahimé, ho visto “Occhi di gatto” come tutti i bambini Millennials: su Italia 1 tra una reclame e l’altra di Bim Bum Bam.
Quindi questo articolo è un mix tra i miei ricordi d’infanzia e quanto trovato sul web.

venerdì 21 giugno 2024

#Anime: Nino, il mio amico ninja

Quando si parla di anime dei nostri tempi si fa spesso riferimento a quelli che passavano durante i pomeriggi Mediaset, ma per noi romani un altro canale catturava la nostra attenzione: Super3, con Sonia come sua Regina indiscussa.

Questa volta, quindi, attingo dalla programmazione romana parlandovi di un anime che amavo fin dalla sigla cantata da I Cavalieri del Re: “Nino, il mio amico Ninja”.

Il titolo originale dell’opera è “Ninja Hattori-Kun”, il manga è scritto e illustrato da Fujiko Fujio (pseudonimo della celebre coppia Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko, autori anche di “Carletto il principe dei mostri”, “Doraemon” e “Martina e il campanello misterioso”), pubblicato dal 1964 al 1968 da Shogakukan per la rivista Weekly Shōnen Sunday.
L’anime, invece, va in onda per la prima volta nel 1981 per la TV Asahi. In Italia arriva sulle reti private nel dicembre 1986.


Senza creare problemi, utilizzerò i nomi italiani, perché la mia memoria vacilla.  

lunedì 6 maggio 2024

#Anime: Temi d'amore fra i banchi di scuola

Dopo una lunga pausa, eccoci a parlare degli anime dei nostri tempi. Oggi è la volta di uno dei più belli, secondo chi sta scrivendo, cioè: “Temi d’amore fra i banchi di scuola”, trasmesso in Italia per la prima volta dal maggio 2000 su Italia 1. Il manga è stato pubblicato, sempre nel nostro paese, da Planet Manga nel 2001.


In Giappone, ovviamente, il manga di genere shōjo, è stato pubblicato prima (dal 1991 al 1994) con il titolo originale: “Shin Mizuiro Jidai” (trad. “L’età color acquamarina”) scritto e disegnato da Yuu Yabuuchi. È approdato su Tv Tokyo dall’aprile 1996, per la regia di Hirojo Tokita.

Lo sappiamo, siamo tutti fan delle opere originali, anche se nella sezione “d’altri tempi” ripercorriamo le trame per come le abbiamo viste noi, bambini millennial, in Italia. Date le diverse censure, però, in questo articolo cercheremo di parlarne in maniera più completa.  

giovedì 4 aprile 2024

#Intervista: Wonder2Cosplay

Ph. Fujikon Photo
In questa introduzione mi permetto la prima persona singolare.


Sul finire delle ultime interviste fatte – sia qui che per Apollo Station – ho avuto modo di iniziare e confermare diverse amicizie e questo mi ha riempito il cuore e l’anima di profonda gratitudine perché da scrittrice credo fermamente nel bisogno che ha ogni campo dell’arte di creare comunità, condivisione e armonia.

Oggi sono particolarmente emozionata perché conosco queste due splendide anime da quasi dieci anni, mese più, mese meno. Vista la nostra enorme voglia di riservatezza non andrò a spifferare i dettagli della nostra amicizia, ma una cosa vorrei dirla: loro due mi hanno sempre dato esempio di unità, rispetto e amore.

Non c’è briciolo di cattiveria o invidia, né di rancore o malizia. Stare in loro compagnia è un dono che auguro davvero a chiunque perché riescono a mettere a proprio agio, a far divertire e gioie, dimenticando forse i ritardi… perché, diciamolo, un po’ tutti abbiamo dei difetti.

giovedì 15 febbraio 2024

#Anime: Jujutsu Kaisen, stagione 2

Attenzione, questo articolo potrebbe contenere spoiler sul manga e sull'anime.

Quando quasi tre anni fa abbiamo parlato di Jujutsu Kaisen sul blog, non ci immaginavamo che sarebbe arrivato tanto lontano, lo diciamo molto onestamente.
Lo guardiamo e conosciamo praticamente dalla sua uscita nel Bel Paese, e non pensavamo proprio che sarebbe diventato, come lo ha definito chi lo ha guardato insieme a noi, un miscuglio tra DragonBall e Le bizzarre avventure di JoJo. Questo dice tutto.

venerdì 2 febbraio 2024

#Anime: Fiocchi di cotone per Jeanie

Parlare degli anime dei nostri tempi ci piace perché ci fa riscoprire tesori sepolti che in un modo o nell
’altro ci hanno reso le persone che siamo, ma speriamo davvero di tornare a parlare di quelli più recenti.
Comunque, oggi andiamo di “Fiocchi di cotone per Jeanie” che ha da poco superato i trent’anni d’età.

Il titolo originale dell’opera – autore Fumio Ishinomori, con regia di Ryō Yasumura – è “Kaze no naka no shōjo kinpatsu no Jeni” (trad. “Jeanie la ragazza bionda nel vento”) ed è andato in onda per la prima volta in Giappone sulla Tv Tokyo nel 1992. In Italia è arrivato nel 1994, in onda su Italia 1.

Ciò che non sapevamo prima di affrontare le ricerche attinenti all’anime, è che la storia è ispirata sia da una canzone del 1854: “Jeannie With the Light Brown Hair” di Stephen Foster, sia da un romanzo di Fumio Ishinomori stesso.

Al solito, ne parliamo con il supporto mnemonico della sigla.

mercoledì 27 dicembre 2023

#Cinema&SerieTv: Scott Pilgrim Takes Off - Recensione

Scott Pilgrim è un ragazzo poco più che ventenne che vive a Toronto, in Canada. Suona il basso in una band sgangherata e vive alla giornata. La sua vita sembra tutto sommato tranquilla fino a che non incontra Ramona Flowers, una ragazza newyorkese appena trasferita in città. Scott riesce con fatica a ottenere un appuntamento con lei, un appuntamento che va però molto bene: i due si piacciono fin da subito. Scott, quindi, vuole chiedere a Ramona di mettersi insieme, ma non ha fatto i conti con l'oste, o meglio, con i sette Malvagi Ex della ragazza, i quali sfidano Scott in una battaglia che si preannuncia leggendaria. 

La serie di Scott Pilgrim Takes Off è basata sulla serie di albi a fumetti (quasi) omonima, Scott Pilgrim, scritta e disegnata dal fumettista canadese Bryan Lee O'Malley, il quale è creatore e co-sceneggiatore (insieme a BenDavid Grabinski) di questa serie animata in otto episodi. 

martedì 26 dicembre 2023

#Anime: Prendi il mondo e vai

Oggi parliamo di uno degli anime più commoventi, almeno per chi sta scrivendo questo articolo, degli anni Ottanta e Novanta: “Prendi il mondo e vai”.


Il titolo originale dell’opera è “Tatchi”, o meglio: “Touch”. Il manga è stato scritto e disegnato da Mitsuru Adachi e pubblicato in Giappone per la rivista Sunday di Shogakukan dal 1981 al 1986. In Italia lo pubblica la Star Comics tra il 1999 e il 2001.
L’anime, invece, è andato in onda per la prima volta in Giappone sulla Fuji TV dal 1985 al 1987; in Italia lo ha trasmesso Italia 1 dall’autunno 1988.

Sebbene sia quasi sconosciuto alle generazioni dopo i Millennial, il manga vince lo Shogakukan Manga Award 1983 per la categoria shōnen (genere indirizzato per lo più a un pubblico composto da adolescenti maschi) e fino al 2004 si sono registrate più di cento milioni di copie vendute. Insomma, per noi anni Ottanta è davvero un must.

Piccolo pensiero di Frè: sono totalmente grata alla me bambina che ha per prima cosa amato la sigla del cartone, perché è un inno motivazionale non da poco.

Ora, al solito: la trama è scritta in base ai nostri ricordi, con l’aiuto di Google per vari dettagli. Non esitate a correggere se vedete errori.

giovedì 30 novembre 2023

#Anime: Hello Sandybell

Vi sveliamo un piccolo segreto di chi sta scrivendo questo articolo: quando era bambina era convinta che “Hello Sandybell” fosse un anime (all’epoca chiamato rigorosamente “cartone animato”) tratto da un classico della letteratura inglese.
Si ricorda ancora delle ore passate nella biblioteca della sua scuola elementare alla ricerca del romanzo, come se fosse il Santo Graal. Speriamo che la bibliotecaria non abbia un ricordo pessimo di quei momenti.


Comunque sia, a quanto pare, “Hello Sandybell” (titolo originale “Haro! Sandiberu”) è un anime ideato da Shiro Jinbo e prodotto dalla Toei Animation e andato in onda per la prima volta in Giappone nel 1981 sulla Tv Asahi.
In Italia approda per la prima volta nel 1983 su RaiUno, poi in repliche nelle tv private e infine su Italia 1.

Anche se la sigla più storica è proprio quella del 1983, e noi stessi siamo cresciuti con quella, oggi vogliamo ricordare la trama seguendo la sigla cantata da Cristina D’Avena, (testo di Alessandra Valeri Manera, musica di Max Longhi e Giorgio Vanni) perché… ci piace di più.

martedì 21 novembre 2023

#Manga: One piece, un’analisi del successo del manga più venduto al mondo

Luffy usa il Gear 5 nello scontro con Kaido
Manga, Anime e addirittura un live action. Il mondo e le avventure create e disegnate da Eiichiro Oda ci accompagnano ormai da 26 anni. One Piece è uno dei manga più longevi esistenti, ma all’inizio non doveva essere così lungo, per l’appunto Oda voleva chiuderlo nel più breve tempo possibile.

martedì 7 novembre 2023

#Anime: L'Uomo Tigre

Basta dire “L’Uomo Tigre” per fare in modo che tutti rispondano intonando: “Tigerman!”.     
È uno di quegli anime di cui tutti conoscono l’iconica sigla dei Cavalieri del Re, divenuta a tutti gli effetti una delle colonne portanti delle sigle dei cartoni animati qui in Italia.     
Oggi vogliamo parlarvi della trama, supportati proprio dalle parole del testo mai dimenticato, anche perché è sempre stato presente nelle nostre playlist personali.


Il titolo originale del manga è “Taigā Masuku” (trad. “Tiger Mask”), scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji. Viene pubblicato in Giappone per la rivista Kōdansha nel 1968, mentre in Italia arriva molto più tardi: nel 2001, per la SaldaPress.
L’anime in Giappone è trasmesso per la prima volta dalla Yomiuri TV nell’ottobre 1969; in Italia sono le reti private locali a trasmetterlo, ma solo dal 1982.

lunedì 9 ottobre 2023

#Anime: I cortili del cuore

Oggi parliamo di un manga/anime che portiamo dentro al cuore: “Gokinjo Monogatari” (trad. “Racconti del vicinato”) nel suo titolo originale; “Cortili del cuore” nella traduzione italiana.

Il manga è scritto e disegnato da Ai Yazawa ed è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Ribon di Shūeisha dal 1995 al 1997. In Italia il manga arriva nel 1999-2000, grazie alla Planet Manga (Panini Comics).
L’anime è andato in onda in Giappone sulla Tv Asahi nel settembre 1995, mentre in Italia lo trasmette Italia 1 a partire dall’autunno 1998.

I fan avranno sicuramente riconosciuto il nome della Yazawa, autrice di – utilizziamo i nomi in italiano affinché siano più facili da ricordare – “Non sono un angelo” (1991), “Ultimi raggi di luna” (1998), “Paradise Kiss”, spin-off proprio di “Cortili del cuore” (1999) e soprattutto di “Nana” (2000).

Ma ora andiamo con la trama. Saremo sinceri: non abbiamo visto l’anime in italiano, solo in versione originale, e poco ci ricordiamo del manga, quindi potremmo fare degli errori.

giovedì 21 settembre 2023

#Anime: Doraemon

È quasi impossibile, dai nati dal 1982 al 2016, non conoscere Doraemon, anche perché la sigla cantata da Cristina D’Avena è diventata un vero e proprio classico delle sigle tv. C’è da dire, però, che i nati anni ’80 – come la sottoscritta – ricordano ancora molto bene la prima sigla, ormai probabilmente confinata nelle rarità sonore.

Doraemon è un successo a livello planetario, tanto che sono stati creati musical, videogiochi, persino ristoranti e ricette a tema, seguito da tantissimo altro ancora di sua ispirazione;  per questo è considerata una delle serie d’animazione giapponesi più conosciute all’estero. Il gatto Doraemon, infatti, è una vera e propria icona a della cultura pop giapponese e sarà sicuramente capitato a tutti noi di andare in un ristorante giapponese e assaggiare i dorayaki, meglio conosciuti come: “i dolcetti di Doraemon” solo perché sempre presenti in ogni puntata.

Come ogni opera importante che si rispetti sono tanti gli interrogativi che ha suscitato in ogni generazione: cos’è il cocktail di bambù? Ma soprattutto: il gatto più simpatico dell’animazione giapponese, è davvero solo un sogno di Nobita? Andiamolo a scoprire.


Ma prima, le solite informazioni: il manga è scritto e disegnato da Fujiko F. Fujio (tra le sue opere più famose anche in Italia troviamo “Carletto, il principe dei mostri” e “Nino, il mio amico ninja”. Scende una lacrima anche solo a ricordare le sigle, visto che entrambi gli anime li vedevamo su Super3) e viene pubblicato per la prima volta in Giappone dalla rivista mensile CoroCoro Comic dal dicembre 1969 all’aprile del 1996. In Italia arriva moltissimi anni dopo, nel 2005, per la Star Comics.


Da questo manga sono state fatte tre serie anime: la prima andata in onda sulla Nippon Television nel 1973, la seconda trasmessa su Tv Asahi dal 1979 al 2005 e la terza, sempre sulla stessa rete, andata in onda dal 2005 ai giorni nostri.

In Italia la seconda serie è stata trasmessa prima da Rai 2, poi dalle reti private e infine da Italia 1 e Boing, dal 1982 al 2013. La terza serie, trasmessa solo su Boing, arriva nel nostro Paese nel 2014, con le puntate che sono ancora in corso.

giovedì 7 settembre 2023

#Anime: Principessa dai capelli blu

Continua, nostro malgrado,
il blocco nei confronti dei nuovi anime. Non sappiamo se per mancanza di tempo, o se perché la nostalgia sta avendo la meglio nel suo lato più tossico facendoci credere che nessuno sarà mai all’altezza di quelli del passato.
Fortunatamente cerchiamo di prendere il meglio da ogni momento della vita e ne approfittiamo per parlarvi dell’ennesimo anime dei nostri tempi: “Principessa dai capelli blu”, con il titolo originale di “Bosuko Adobenchā” (lett. “Bosco Adventure”).

Anche se la produzione dell’anime è della Nippon Animation, l’autore e illustratore è l’italiano Tony Wolf (pseudonimo di Antonio Lupatelli). La prima visione giapponese avviene nel 1986 per la Yomiuri Tv; da noi approda nel 1988 in prima visione su Italia 1

martedì 15 agosto 2023

#Anime: Mila e Shiro

Uno degli anime più storici per tutti i nati anni ’80 e anche per chi è nato nei primi anni ’90, parliamo di “Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo” il cui titolo originale è “Atakkā Yū!”; che sarebbe il giapponese per “Attacker You!”, cui possiamo dare come senso “Ti assalgo”, “Ti aggredisco”.


I testi del manga sono di Shinzo Akaede e Jun Makimura, quest’ultimo anche disegnatore. In Giappone esce nel 1984 per la casa editrice Kōdansha, mentre in Italia arriva nel 2003 per la Star Comics.

L’anime approda in Giappone sempre nel 1984 sulla Tv Tokyo, mentre in Italia arriva due anni dopo, nel 1986, su Italia 1.

Nel 2008, per le Olimpiadi di Pechino, è stato realizzato il sequel: “Mila e Shiro – Il sogno continua” (“New Attacker YOU!” in originale).

In questo articolo parleremo solo dell’anime, che si differenzia dal manga.

lunedì 24 luglio 2023

#Anime: Lamù

Non si può dire di aver vissuto gli anni Ottanta o Novanta se non si è mai visto Lamù, anime che sicuramente rientra tra quelli che abbiamo adorato fin da bambini, anche se forse abbiamo completamente frainteso la sua trama.

Il titolo originale del manga è “Urusei yatsura”, prima opera disegnata e scritta da Rumiko Takahashi, che poi diverrà l’autrice di Ranma e Inuyasha. Il manga è uno shōnen ed esce in Giappone per la rivista Weekly Shōnen Sunday dal 1978 al 1987. In Italia esce per la Granata Press nel 1991.

L’anime debutta in Giappone per la Fuji Television dal 1981 al 1989, mentre in Italia approda nei canali privati locali nel 1983.

No, non ci siamo dimenticati di farvi la traduzione del titolo, semplicemente la troviamo difficile visto che i termini “urusei” e “yatsura” sono per lo più colloquiali. Possiamo definire il primo come “chiassoso/fastidioso” e il secondo come “i tizi/gentaglia”. Fino a qui il senso potrebbe essere comunque compreso, ma il kanjisei” della prima parola è quello che si utilizza per definire i pianeti o le stelle, ed è così che il primo termine può diventare “Pianeta Uru”. Ed ecco che il significato si avvicina molto a: “quei tizi fastidiosi del pianeta Uru”. Ma, dato che il pianeta Uru non viene mai menzionato, sarebbe più opportuno tradurlo con: “quei tizi fastidiosi di quel pianeta lì”. Insomma, vi avevamo detto che non era facile.

lunedì 17 luglio 2023

#Anime: La Regina dei 1000 anni

La Regina dei 1000 anni” è uno di quegli anime che abbiamo visto poche volte, quando eravamo molto piccoli, ma che ci è rimasto molto impresso. Crediamo che sia proprio a causa sua se amiamo i thriller e i complotti, ma è anche a causa sua se il genere fantascientifico non è tra i nostri preferiti: come si può anche solo aspirare ad arrivare a questi livelli?

Forse non andremo molto d
’accordo con i fan più accaniti, ma la sigla italiana, cantata da Cristina D’Avena e Augusto Martelli, è tra le nostre preferite in assoluto.

Comunque, il titolo originale è “Shin taketori monogatari: sennen joō” (trad. “La nuova storia di un tagliabambù: la regina dei mille anni”). Il manga è di Leiji Matsumoto (già autore dei celebri Capitan Harlock e Galaxy Express 999) ed è uscito in Giappone per la prima volta nel 1980, edito d/visual. L’anime è andato in onda per la prima volta in Giappone sulla Fuji TV nel 1981; in Italia arriva nel 1982 su Rete 4

martedì 4 luglio 2023

#Anime: Il mistero della pietra azzurra

È praticamente impossibile, se si è figli degli anni ’80 e cresciuti negli anni ’90, non conoscere “Nadia – Il mistero della pietra azzurra”, anime ispirato dai romanzi di Jules Verne: “Due anni di vacanze”, “Ventimila leghe sotto i mari”, “Cinque settimane in pallone” e “L’isola misteriosa”.

Il titolo originale è “Fushigi no umi no Nadia” (trad. “Nadia del mare dei misteri”). In Giappone la serie è andata in onda per la prima volta nel 1990 per l’emittente televisivo NHK. In Italia arriva nell’estate nel 1991 su Italia 1, nella sua versione – ovviamente – censurata. Quella senza censure approda nel 2010 su canale satellitare Man-ga.
Sia in Giappone che in Italia, comunque, l’anime ha avuto un notevole successo, tanto da avere un sequel: “Nadia e il mistero di Fuzzy