Mi sono ufficialmente sbloccata e ora posso guardare anime di questi tempi, seppur con un po’ di lentezza, visto il poco tempo a disposizione. Oggi voglio parlarvi de “Il piano nella foresta” (titolo originale: “Piano no mori – The perfect world of KAI”).
La prima versione del manga, scritto e disegnato da Makoto Isshiki, è uscito per la casa editrice giapponese Kōdasha nel 1998 per conludersi nel 2015. Già nel 2007, però, ne è uscito il film con lo stesso titolo in italiano, diretto da Masayuki Kojimae.
L’anime è prodotto dallo studio Gaina ed è stato trasmesso in Giappone per la NHK nella primavera del 2018, mentre nell’autunno dello stesso anno è approdato anche su Netflix.
Con sole due stagioni e ventiquattro episodi in totale, l’anime mi ha davvero commossa, facendomi empatizzare moltissimo con i personaggi e il loro amore per la musica.
La prima versione del manga, scritto e disegnato da Makoto Isshiki, è uscito per la casa editrice giapponese Kōdasha nel 1998 per conludersi nel 2015. Già nel 2007, però, ne è uscito il film con lo stesso titolo in italiano, diretto da Masayuki Kojimae.
L’anime è prodotto dallo studio Gaina ed è stato trasmesso in Giappone per la NHK nella primavera del 2018, mentre nell’autunno dello stesso anno è approdato anche su Netflix.
Con sole due stagioni e ventiquattro episodi in totale, l’anime mi ha davvero commossa, facendomi empatizzare moltissimo con i personaggi e il loro amore per la musica.