Sul colle Celio, uno dei sette colli su cui è sorta la città di Roma, a due passi dal Colosseo, si estende Villa Celimontana, uno dei parchi pubblici romani più affascinanti della città, eppure con la storia – forse – meno conosciuta dai suoi abitanti.
La sua origine, infatti, è antichissima, risalente all’età Flavia e Traianea, come hanno dimostrato gli scavi archeologici del Novecento.
Il terreno era già abitato in epoca romana, tra domus aristocratiche e monumenti pubblici, come la Basilica Hilariana, eretta da Manius Publicius Hilarus. Con il tempo è poi divenuto un semplice appezzamento di terreno volto alla coltivazione delle vigne.
È solo sul finire del Rinascimento che il luogo comincia a trasformarsi – più o meno – come lo vediamo adesso, così da poter essere considerato un vero e proprio luogo sospeso tra storia e natura, dove gli echi della Roma imperiale si mescolano con i suoni della modernità di oggi, con gli alberi secolari come unici testimoni di questo scorrere del tempo.