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martedì 23 gennaio 2024

#Metafisica: Cos'è l'anima?

Immagine di Angela Ciacciulli
 Cos’è l’anima?

La parte senziente dell’essere umano? Quella che distingue l’umanità dal resto del creato? Quella a cui è stato dato il libero arbitrio? Quella che diventa nostra alla nascita e si distacca da noi alla nostra morte per poi aspettarci al varco il giorno del giudizio? Ma l’anima esiste per sé o è sempre e solo parte dell’essere umano? E quale può essere la sua funzione? Se l’anima nasce col corpo e muore con lui come può essere cosciente? Nascendo impara le stesse cose che impara il neonato quindi si forma secondo il luogo, il tempo, la cultura del momento e poi? Aspetta in quei gironi infernali al condanna eterna? Prega affinché venga purificata dai peccati? Resta immota e giuliva nella contemplazione della perfezione?

mercoledì 19 luglio 2023

#Metafisica: I sogni son desideri

Che voi ci crediate o no, quasi ogni artista utilizza il mantra coniato da Walt Disney: “If you can dream it, you can do it” (trad. “Se puoi sognarlo, puoi farlo”). Noi non siamo da meno e questa frase ci accompagna per buona parte di ogni nostra giornata.
Nulla è davvero impossibile, secondo la nostra logica, e se qualcosa non è accaduta, è solo perché non è ancora il momento più adatto. Chi sta scrivendo è solita dire: “Nessuna pianta primaverile si lamenta se non fiorisce in inverno”.

Potete dare la “colpa” di questo ottimismo al fatto di essere del segno zodiacale dei Pesci, o perché abbiamo passato tutta la nostra infanzia, adolescenza ed età adulta a guardare film della Disney, insomma, a quel che volete, ma è certo che il gran saggio Walt ha del suo.

Chi sta scrivendo, infatti, da bambina ha passato mesi a guardarsi Cenerentola a ripetizione. No, non sognava il Principe Azzurro (al contrario, adorava la cattiveria della matrigna e delle sorellastre) né sperava di divenire un giorno una principessa. Eppure c’era qualcosa in quel classico che la affascinava, che la faceva rimanere incollata allo schermo a riavvolgere il nastro volta dopo volta.
Pensava che fosse perché anche lei aveva un gatto nero – ricorda ancora i pianti quando la madre non accettò di chiamarlo Lucifero, anche se ora capisce il perché – ma adesso sa che è proprio per la celebre canzone, quella che ha dato il via al suo carattere ribelle, forse un po’ incosciente. Parliamo, ovviamente, del brano “I sogni son desideri” che tutti, ma proprio tutti, conoscono a memoria. 

mercoledì 15 marzo 2023

#Metafisica: Dopo il fiume cosa c'è?

Nel 1995 la Disney fece uscire nelle sale cinematografiche il suo trentatreesimo classico: “Pocahontas”.

Chi sta scrivendo impazzì letteralmente, andandolo a vedere prima al cinema, poi per milioni di volte grazie alla VHS.
Come sempre accade quando si parla della Disney, ogni prodotto ha un grande insegnamento metafisico, ma i più sono celati proprio all’interno delle canzoni. Ne abbiamo parlato infatti già in “Oltre l’orizzonte”, “All’alba sorgerò” e più recentemente in “Questo il mondo fa girar”.
Oggi vediamo sia il testo di “Dopo il fiume cosa c’è?” che il dialogo precedente all’inizio del brano.

Piccola nota introduttiva: la giovane Pocahontas, figlia del capo Powhathan, è promessa sposa a Kocoum: il guerriero della tribù che più si è distinto nelle ultime battaglie.
Lei, però, non prende la notizia con felicità perché non crede che nel suo destino ci sia spazio per il matrimonio. 

lunedì 6 marzo 2023

#Metafisica: Questo il mondo fa girar

Lunedì scorso abbiamo pubblicato un articolo di Mitologia dedicato al potere. Nei vari esempi su come adoperare l’energia creatrice dentro di noi, abbiamo analizzato nel suo complesso la storia di re Artù e i cavalieri della tavola rotonda.

Ebbene, mentre facevamo ricerche e scrivevamo l’articolo, ci è tornata in mente la canzone “Questo il mondo fa girar”, tratta da “La spada nella roccia” della Disney.

Siamo nel punto in cui mago Merlino diventa l’istruttore di Semola: un bambino orfano che ha estratto in assoluta facilità Excalibur e ora deve prepararsi a divenire re.
Merlino gli spiega come funziona il mondo e crediamo che serva un po’ a tutti un ripasso. 

martedì 14 febbraio 2023

#Metafisica: Nel mondo dei sogni

Quando abbiamo ascoltato “Nel mondo dei sogni” per la prima volta, come un po’ tutti in Italia, è stato durante la visione del Festival di Sanremo del 2005.     
Non vi negheremo che abbiamo pianto, e quando abbiamo comprato il cd (sì, era l’epoca dei cd) “Il giardino delle api”, per i primi giorni la canzone presentata al Festival è stata ascoltata ripetizione, quasi non volessimo scoprire le nuove perchè solo lei giustificava i soldi dell’acquisto.

Crescendo e mai abbandonando la passione per il cantante fiorentino, come potete intuire dai numerosi articoli a lui dedicati, ci siamo resi conto come è grazie alla canzone di cui parliamo oggi se abbiamo imparato a pregare.

Ovviamente l’analisi del testo è una nostra personale interpretazione del brano, non sappiamo se Marco sia d’accordo con noi, ma chissà, magari potrebbe farcelo sapere...

mercoledì 28 settembre 2022

#Metafisica: Il linguaggio della Terra

Pochi mesi dopo aver iniziato il nostro cammino spirituale, Renato Zero ha pubblicato “Zerosettanta”, dove è contenuto il brano: “Il linguaggio della Terra” (2020). Ricordiamo ancora la prima volta che abbiamo ascoltato il brano, in maniera del tutto casuale, per quanto possa esistere davvero “il caso”: dovevamo metterci a scrivere e alla radio passò il brano. Solitamente abbiamo l’impulso di spegnere la musica, se passa qualcosa che non conosciamo e stiamo scrivendo, ma quel giorno abbiamo sentito il bisogno di fermarci e ascoltare attentamente.

Non vi neghiamo che ci siamo messe a piangere. Oggi vogliamo parlarvi del testo, ovviamente facendo riferimento a ciò che abbiamo appreso in questi due anni.

mercoledì 7 settembre 2022

#Metafisica: Il mostro dei mari

Sotto consiglio di un amico ci siamo convinti a guardare il film d’animazione: “Il mostro dei mari”, prodotto da Netflix Animation e Sony Picture Imageworks.

Il film è arrivato sulla piattaforma italiana l’8 luglio 2022 ed è diretto da Chris Williams, con musiche di Mark Mancina, la scenografia a cura di Matthias Lechner, il montaggio di Joyce Arrastia e troviamo come direttore artistico Jung Woonyoung.
Dobbiamo essere sinceri: non eravamo ricchi d’entusiasmo quando abbiamo visto la durata totale di due ore, ma ciò non ha influito minimamente sulla visione della pellicola. E sì, anche se non è un Disney, possiamo dire che ci siamo veramente commossi.

Attenzione: l’articolo contiene spoiler

lunedì 5 settembre 2022

#Metafisica: Rotolando verso Sud

A inizio estate, senza sapere bene il perché, ci siamo ritrovati ad avere più volte in testa la canzone “Rotolando verso Sud” dei Negrita. Non era solo un motivetto che cantavamo forse perché la mente aveva deciso di riaprire il cassetto “tormentoni estivi di inizi Duemila”, sapevamo che c’era molto di più. Infatti eravamo più attenti alle parole che ad altro. Poi, piano piano, il tutto si è fatto più chiaro, anche perché ci è stato d’aiuto capire perché è stata composta.

Il brano esce nel 2005, ma le parole nascono (probabilmente in modo inconscio) dopo l’abbandono del batterista storico Zama a causa di motivi famigliari. Il gruppo si sente perso, ma di certo non così tanto da decidere di interrompere il tutto. Complice un viaggio nel Sudamerica, chi rimane ritrova passione e voglia di fare, anche se senza un batterista.

Avendo ben impresso questo motivo, oggi vogliamo parlarvi di questa canzone dal punto di vista Metafisico, quella visione, cioè che rimane sempre nascosta. Ovviamente secondo la nostra opinione, che può totalmente cambiare a seconda di chi ascolta il brano. 

lunedì 1 agosto 2022

#Musica: Apocrifi

Se volete parlare con noi, sappiate che un argomento a cui non diremo mai di no è proprio quello che riguarda Dio e la spiritualità, in ogni sua forma. Se seguite il blog o Apollo Station, sapete quanto è grande il nostro interesse verso tutto ciò che è al di là di ciò che vediamo, e quanto crediamo alla frase: “Come in cielo, così in Terra”.
Grazie all’estate 2020, ci siamo avvicinati a molte persone che fanno parte del clero, ad altre che seguono la filosofia indiana, e persino a laici che fanno parte dei vari gruppi appartenenti alla Massoneria. Ebbene, come già detto siamo rimasti stupiti come chiunque stia facendo un percorso spirituale, dal primo all’ultimo, indipendentemente dalla strada scelta, veda Dio allo stesso identico modo.
No, non è colui che giudica su di una nuvola se stai facendo bene o male, a Dio non interessa neanche più di tanto quello che fai o quello che dici. Gioisce, piange con te, e soprattutto ti ama, sempre.
Chi sta scrivendo questo articolo si è sentita dire da molti preti: “Sei più vicina te a vedere Dio, che chiunque altro”, e la stessa si sente anche dire: “Ma allora perché la Chiesa dice una cosa che non rispecchia Dio?” Bella domanda, davvero. Cercheremo di rispondere in questo articolo, dedicato al brano “Apocrifi” dei P.H.S. crew, Fast PHS, Totem88 e OldSavageBoy.

apocrifo
/a·pò·cri·fo/

aggettivo Di qualsiasi libro, scritto o documento non autentico; anche s.m..
"un a. virgiliano"

Origine
Dal lat. tardo apocryphus, dal gr. apókryphos ‘occulto, segreto’ •prima del 1565.

Da amanti di tutto ciò che è occulto, non potevamo esimerci dal commentare il brano!
Premessa: i commenti vengono da una nostra personale visione, se è distante da quella degli autori stessi, siamo aperti al dialogo!  

lunedì 25 luglio 2022

#Metafisica: Inside Out

Attenzione: questo articolo parla della capacità di gestire le proprie emozioni. Ogni commento, però, fa parte di un contesto neutro, dove i disturbi psichici non sono menzionati, né pensati.
Se soffri di qualsiasi disturbo, o hai anche il dubbio, ti consigliamo di affidarti a un esperto. Lo facciamo noi per primi, nell’etichetta “Pensieri” abbiamo già scritto di nostre esperienze sul cammino con psicologi e/o psichiatri.

Negli ultimi giorni abbiamo fatto il re-watch di Inside Out e ci è venuta voglia di rileggere l’articolo dedicato al film Disney-Pixar. Siamo rimaste sgomente quando abbiamo visto che non ne avevamo mai parlato prima. Com’era possibile? Il tempo di riprenderci dallo shock, che abbiamo deciso di “rimboccarci le maniche” e iniziare a farlo. O meglio: accendere il ventilatore puntato addosso e iniziare a farlo, dato il clima rovente di luglio.

Piccolo appunto: stando nella categoria “Metafisica”, non faremo la recensione del film stesso, parlando passo passo dei vari argomenti. Vedremo solo il suo significato.

Se non lo avete mai visto, sappiate che l’articolo contiene spoiler

venerdì 8 luglio 2022

#Metafisica: Nowhere man

Ci sono canzoni più esplicite e altre che fanno sorgere il loro significato più profondo dopo vari ascolti, come nel caso di “Nowhere man” dei Beatles.
Il brano è contenuto nell’album “Rubber Soul”, uscito nel 1965 ed è così profondamente legata al suo autore John Lennon (anche se ovviamente accreditata Lennon/McCartney, perché come diciamo sempre non credevano nella divisione dei beni) da essere presa come spunto per il titolo del film “Nowhere Boy”, dedicato all’adolescenza di John stesso.
Come accaduto per “I’m The Warlus”, i versi possono sembrare privi di senso ma bastano poche nozioni di meditazione e spiritualità per rendere il tutto molto più semplice.
Attenzione: tradurre letteralmente “Nowhere man” è molto difficile, noi abbiamo optato per: “l’uomo senza luogo”.
Come sempre quando stiamo nella categoria Metafisica non vi parleremo dei significati che Lennon stesso o i fan più ossessivi hanno dato alla canzone. Vi parleremo solo ed esclusivamente di quelli più nascosti, probabilmente solo nostri personali. 

mercoledì 1 giugno 2022

#TheBeatles: I am the Walrus

In questa rubrica (se così si può chiamare) in cui parliamo in modo più o meno personale delle canzoni dei Beatles abbiamo parlato di relazioni (e non solo di quella tra John Lennon e Paul McCartney) e religione, di infanzia, ferite emotive e meccanismi di difesa vari, ma non abbiamo mai effettivamente parlato dei significati metafisici all’interno dei brani dei Fab Four. Il che è strano, dal momento che alla Metafisica abbiamo dedicato un’etichetta tutta sua.

Delle duecento e più canzoni da loro scritte e cantate è quasi impossibile sceglierne una, e anche solo pensandoci al volo ne abbiamo contate almeno una ventina.
Poi, dopo essere state combattute per giorni tra “Fixing A Hole”, “Tomorrow Never Knows” e “Across The Universe”, dopo aver letto l’articolo di Frè Nothing is real” abbiamo avuto una sorta di illuminazione, e ci è venuta in mente “I am the Walrus”.

giovedì 24 marzo 2022

#Metafisica: All’alba sorgerò

 

È da tempo che non pubblichiamo un articolo sull’etichetta metafisica, forse perché ormai i messaggi occulti li infiliamo più o meno in tutti i nostri articoli. Oggi, però, ci è venuto in mente un ricordo: abbiamo scelto di aprire questa etichetta per parlare de: “All’alba sorgerò” (titolo originale “Let it go”), celebre canzone del cartone Disney “Frozen - Il Regno di Ghiaccio”; e di tutto abbiamo parlato, tranne che della canzone. È arrivato così il tempo di farlo.

Per i pochi che non lo sapessero, Frozen – Il Regno di Ghiaccio, più comunemente conosciuto come solo Frozen, è il cinquantatreesimo classico Disney, uscito nelle sale nel 2013. È un film da MustTo, in quanto è divenuto il film d’animazione con maggior incasso nella storia del cinema, superato al momento solo dal suo sequel: Frozen II - Il segreto di Arendelle. Tra i titoli vinti: due premi Oscar come miglior film d’animazione e miglior canzone (Let it go, appunto); il Golden Globe e il BAFTA, sempre per il miglior film d’animazione.

Solitamente, quando parliamo dei testi Disney, ci riferiamo alle versioni in italiano, per due motivi principali: ci siamo cresciute, ma soprattutto, quelle nostrane hanno un testo molto più maturo rispetto alle versioni originali anglofone. In questo caso, però, Let it go originale è molto più vicina alla maturità del testo italiano, che utilizziamo solo per questioni affettive. 

giovedì 30 settembre 2021

#Metafisica: La Sirenetta

Attenzione: questo articolo potrebbe farti cambiare idea su Ariel. Se credi che lei abbia rinunciato alla sua vera natura per un uomo e non vuoi abbandonare questa idea, non proseguire, perderesti solo tempo. Se invece vuoi metterti in discussione, eccoci qui: pronte ad analizzare un altro classico Disney solo ed esclusivamente dal punto di vista metafisica/esoterico.

Dopo “Aladdin”, “La bella addormentata nel bosco”, “Peter Pan”, “Luca”, “Soul” e “Over The Moon”, abbiamo deciso di esaminare “La Sirenetta”, classico uscito nelle sale nel 1989. Ovviamente è basato sull’opera omonima di Christian Andersen, ma ormai sapete quanto la Disney metta della metafisica in ogni cosa che fa, quindi concentriamoci solamente sul film d’animazione.

Piccola nota: c’è da dire che La Sirenetta ha dato l’inizio al sorgere di una nuova era Disney, che dagli anni Cinquanta e per tutti i Settanta, ha subito una decadenza. Ok, dopo l’angolo saccente possiamo iniziare. Ricordiamo che parliamo solo ed esclusivamente dal punto di vista metafisico/esoterico.

martedì 27 luglio 2021

#Metafisica: Peter Pan

Scrivere di Peter Pan dal punto di vista esoterico potrebbe sembrare semplice perché, nel bene o nel male, tutti abbiamo la nostra idea sul personaggio creato da James Matthew Barrie (prima apparizione letteraria nel 1902, ne “L’uccellino bianco”) e portato alla ribalta dalla Disney, con il classico del 1953: "Le avventure di Peter Pan".

Al momento della morte di Barrie, i diritti del personaggio passarono al Great Ormond Street Hospital, un ospedale pediatrico londinese, situato nel quartiere di Bloomsbury. Per questo e per tanti altri motivi, è lampante come i Bambini Sperduti dell’Isola che non c’è rappresentino le anime dei bambini che hanno abbandonato il corpo. Ovviamente non c’è solo questo. Oggi analizziamo l’opera Disney, dal punto di vista esoterico. Fateci sapere anche la vostra, sperando di trovare altri significati nascosti. 

martedì 20 luglio 2021

#Metafisica: Silenzio Bruno!

Come avrete notato, noi di 4Muses amiamo andare oltre ciò che appare, cercando il senso più profondo di ogni opera artistica. Che l’arte sia più di quanto vediamo è cosa nota a tutti, così come è abbastanza lampante il ruolo che l’esoterismo ha avuto in ogni opera Disney.

Anche se unita alla Pixar, ciò non toglie quanto ci sia di metafisico anche nell’ultimo film d’animazione, "Luca", uscito poche settimana fa su Disney+. Ve ne abbiamo già parlato nella recensione, ma oggi approfondiremo il suo significato esoterico. 

venerdì 8 gennaio 2021

#Costume&Società: Metafisica ne "La bella addormentata nel bosco"

"So chi sei, vicino al mio cuor, ogn’or sei tu…" l’avete letto cantando, vero? Bene, allora fate parte, come noi, della schiera che è cresciuta a pane e classici Disney.

Noi di 4Muses amiamo l’etichetta Disney, anche se ciò può apparire troppo banale o superficiale. Ma, come ormai ben sapete, amiamo addentrarci nelle profondità del tutto. Credete davvero che “La bella addormentata nel bosco” non abbia riferimenti alla metafisica, o alla filosofia trascendentale? Mettetevi comodi, e fate un respiro profondo perché stiamo per introdurci nelle profondità di un insegnamento non trascurabile.

Il classico Disney prende spunto dalla fiaba dell’italiano Gianbattista Basile: “Sole, Luna, e Talia” (1636). Ripresa poi da Perrault, (1697) dove c’è un continuo nel corso degli anni per la principessa, e rimodernizzata dai fratelli Grimm (1812). Nell’adattamento Disney la fiaba è molto più dolce nei modi e nelle scene. Non affronta il tema dello stupro, né del tradimento. Ma non per questo il significato è meno importante.