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lunedì 15 gennaio 2024

#Arte: Saturno che divora i suoi figli

Certi quadri sono così famosi che risultano riconoscibili anche a una prima occhiata, altri quadri non hanno nemmeno bisogno di una presentazione, altri ancora ispirano altrettanti pezzi d’arte, come canzoni.
L’opera di cui parleremo oggi, racchiude tutte e tre le cose.

giovedì 21 dicembre 2023

#Arte: Escher

Da qualche settimana, fino ad aprile 2024, a Palazzo Bonaparte (Roma) è possibile prender parte a un’esperienza interattiva che gioca con le percezioni dei suoi visitatori. All’interno dello storico palazzo, infatti, è possibile visionare le opere dell’artista olandese Maurits Cornelis Escher.
Nato il 17 giugno del 1898 a Leeuwarden, l’artista è noto grazie alle sue opere geometriche – e non – che riescono a ingannare l’occhio umano. Tra paradossi ed elementi impossibili, non ha avuto un grande riconoscimento in vita, ma dopo la sua morte, nel 1972, il suo lavoro è divenuto sempre più importante.

mercoledì 15 novembre 2023

#Arte: Fernando Botero Angulo

A due mesi dalla scomparsa del pittore e scultore Fernando Botero Angulo, noi di 4Muses vogliamo ripercorrere un po’ le tracce del suo stile artico per potervi parlare della sua opulenza e del suo simbolismo.

Nato a Medellín, un comune colombiano, il 19 maggio del 1932 e morto il 15 settembre del 2023 a Monaco, Botero si è contraddistinto per la forma morbida delle sue opere. Da bambino ha subito il fascino dell’architettura barocca e delle illustrazioni della Divina Commedia di Dante. Ha iniziato a disegnare professionalmente già a sedici anni, periodo in cui ha illustrato i supplementi di “El Colombiano” il giornale della sua città natale. E già nel 1948 ha esposto le sue opere per la prima volta.

mercoledì 1 novembre 2023

#Halloween: L'arte che ha ispirato l'horror

Questa è una delle settimane tra le più amate per noi di 4Muses. Halloween è alle porte e, nonostante il caldo inaspettato, le foglie iniziano a imbrunire e a cadere. L’autunno, con il suo presagire l’inverno, tinge tutto con le sue atmosfere oscure. Di conseguenza non possiamo fare a meno di addentrarci nei meandri dell’orrore per poter cercare di esorcizzare le nostre paure, prima che queste prendano il sopravvento. Quello che vogliamo fare con questo articolo, dunque, non è altro che cercare di evidenziare quanto le differenti tecniche artistiche comunichino col nostro inconscio e siano in grado di lasciare segni evidenti del loro passaggio.

Dal disegno, ancor prima della pittura, possiamo notare come il nostro immaginario abbia avuto la necessità di esprimersi. Concepiamo il mondo attraverso le immagini che, successivamente, sono divenute parole e suoni. La scrittura, infatti, non è altro che un susseguirsi di simboli in grado di poter trasmettere un concetto che appartiene dapprima a un singolo individuo. Segni e simboli che, in un modo o nell’altro, diventano comuni ai più e si influenzano in un moto circolare perenne.

giovedì 26 ottobre 2023

#Arte: "Whaam!" di Roy Lichtenstein

Tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’60, tra il Regno Unito e l’America, si diffuse un movimento artistico che sfidava le tradizioni delle belle arti. L’uso delle immagini tratte dalla cultura di massa, in particolare, quegli oggetti o prodotti a scopo prettamente commerciali vennero usate per essere connotate di nuovi significati. La Pop Art, abbreviativo di popular (popolare), enfatizzava le grafiche dei fumetti o della pubblicità estrapolandolo dal loro originario contesto di appartenenza, così da poter divenire qualcosa di nuovo. L’uso dell’ironia divenne la principale chiave di lettura per queste opere che furono in grado di influenzare i diversi campi artistici contemporanei.

Tra i principali esponenti, i più, ricordano Andy Warhol che, con la sua factory, ha creato un vero e proprio agglomerato di artisti pronti a poter decontestualizzare tutto. Se ci pensiamo, possiamo paragonare la pop art a ciò che oggi viene fatto in rete con i meme.

mercoledì 18 ottobre 2023

#Arte: La luce di Caravaggio

Ritratto di Ottavio Leoni, 1621

Torniamo a parlare di Michelangelo Merisi dopo avervi recensito il film che, quasi un anno fa, è arrivato nelle sale italiane. Vi abbiamo anche parlato di una delle sue opere (Narciso), ma adesso vogliamo fare un macro-discorso sulle sue tele. In quel caso ci si incentrava sulle ombre dell’artista, in questo caso vogliamo spostare l’attenzione su ciò che lo ha reso celebre: la luce.

Nei suoi quadri, ne avete sicuramente sentito parlare, l’attenzione che viene data all’illuminazione la fa da padrona. Procediamo, però, con ordine.

Chi era Caravaggio?

mercoledì 4 ottobre 2023

#Arte: La ragazza con l'orecchino di Perla

L’arte è da sempre connotata dalla possibilità di vedere numerosi significati dietro ogni singola opera. Qualunque sia la tecnica, un elemento si fa costante nella sua lettura: “il punto di vista”. Non è un caso, infatti, che posti davanti a un quadro possiamo assimilare e sentire su di noi delle emozioni che non ci appartengono, ma che ci legano alla nostra intimità.

Il quadro di cui parliamo oggi, dipinto intorno al 1665 dal pittore olandese Johannes Vermeer, rappresenta una delle opere dalle caratteristiche più canoniche del barocco. Il soggetto principale, colei che ne da il nome, è una giovane donna dai lineamenti molto delicati e dalla pelle quasi diafana. L’elemento principale è il turbante che nasconde i suoi capelli alla vista dello spettatore. Nonostante, infatti, l’attenzione del pubblico si principalmente calamitata dall’orecchino, è il turbante l’oggetto che voleva esser attenzionato dal pittore.

venerdì 29 settembre 2023

#Arte: Il Bacio di Roberto Ferri

“… quando alli miei occhi apparve prima la gloriosa donna della mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice, li quali non sapeano che si chiamare”.                            
- Dante Alighieri, Vita Nova

Era il 7 luglio dell’anno 2021 quando entrammo a Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri di cui il nostro Joyce è socio vitalizio, per ammirare “Il Bacio”, capolavoro in tempera grassa su tela di lino (105 x 105 cm), commissionato da Magnum al pittore dagli echi neo-classici Roberto Ferri, nome di pregio già noto opere come “Lucifero”, “Resurrezione” “San Giovanni”, artista geniale che potrebbe benissimo essere considerato come il moderno “Erede di Caravaggio”.

venerdì 8 settembre 2023

#Arte: Un certain Robert Doisneau

“Si chiama aura quella specie di tubo al neon che si accende intorno a certe persone, isolandole per un breve momento”

Questo è l’aforisma che rimane impresso visitando la mostra fotografica “Un certain Robert Doisneau” , allestita negli spazi espositivi di Villa Mussolini a Riccione. Il progetto è stato fortemente voluto dalle figlie dell’artista, Francine Deroudille e Annette Doisneau, ed è stato curato dall’Atelier Robert Doisneau in ricordo di uno dei più grandi fotografi che hanno raccontato il Novecento europeo. Sono esposte oltre 130 stampe ai sali d’argento in bianco e nero (ma anche alcune a colori), che raccontano l’uomo, il suo sguardo e l’epoca storica in cui è vissuto. 

giovedì 24 agosto 2023

#Arte: La Madonna di Lucio Fontana

Il celebre artista contemporaneo Lucio Fontana è passato alla storia come l’autore dei cosiddetti “Concetti Spaziali”, ma in realtà in vita (da bravo e solerte artista) ha realizzato anche altre opere.

Oggi parleremo della sua “Madonna” e della nostra sorpresa nello scoprire che Fontana si è occupato anche di arte sacra.

Non ci immagineremmo così una scultura religiosa, eppure Fontana ha osato preferendo declinare il sacro inglobandolo nel suo stile.

La scultura appare molto ruvida allo sguardo, come se il contrasto fra pietra e figura non fosse totalmente risolto, come se l’essere e il non essere si congiungessero tra loro, così come se il senso e non senso dovessero completare insieme un discorso visuale.

giovedì 27 luglio 2023

#Arte: Viandante sul mare di nebbia


Il viandante sul mare di nebbia è una popolare opera pittorica romantica realizzata dall’artista Caspar David Friedrich nel 1818.

A oggi l’opera viene considerata il simbolo del romanticismo, nonché utilizzata come esempio artistico per definire il termine sublime mostrandolo nella sua accezione più filosofica.

venerdì 14 luglio 2023

#StorieRomane: Macro

Roma è piena di molte cose da scoprire, è di certo conosciuta per le sue antichità, ma ha anche una storia più recente che non ha niente da invidiare ad altri luoghi. Grandi e piccole storie compongono la capitale. Oggi vorremo parlarvi del museo “Macro”, situato in Via Nizza 138. Il museo accoglie oggi accoglie diverse esposizioni di arte contemporanea, ne consigliamo vivamente la visita per chi apprezza il genere. 

Vogliamo raccontarvi la sua storia.

venerdì 7 luglio 2023

#Arte: La Verità

La Verità è una scultura in marmo di Gianlorenzo Bernini ed è possibile ammirarla all'interno della Galleria Borghese a Roma.

Salta subito all’occhio che l’opera non sia mai completata, come se la forma non fosse mai uscita totalmente dal marmo.

L’opera rappresenta una donna che perde le vesti, metaforicamente questa figura incarna la verità, da qui il titolo dell’opera.

Nei disegni preparatori, Bernini mostrò che nella scultura, una volta completata, avrebbe dovuto esserci anche Crono, ossia il tempo, colui che avrebbe dovuto tirare via il velo alla verità.

mercoledì 28 giugno 2023

#Arte: La Capra Amaltea

La Capra Amaltea è una piccola scultura di Gianlorenzo Bernini esposta alla Galleria Borghese, situata nell'omonima villa.

L’opera fu attribuita al noto scultore da parte di Joachim Von Sandrart, artista e storico dell’arte che nel 1629 ebbe modo di vederla durante il suo soggiorno a Roma.

Non si conosce con certezza l’anno esatto della realizzazione, tuttavia già nel 1615 fu collocata e dunque conclusa.

La scultura in marmo, alta quarantacinque centimetri, raffigura due figure antropomorfe e una capra.

La scena rappresentata è tratta dalla mitologia ellenistica e romana, si tratta della rappresentazione di Giove infante che insieme a un piccolo fauno si nutre del latte della capra Amaltea.

venerdì 23 giugno 2023

#Arte: Gli ombrelli

Gli ombrelli”, Pierre-Auguste Renoir, 1881-1886.
Com’è che si chiama? Sindrome di Stendhal?
Sì, insomma, quella sensazione che ti fa emozionare tantissimo davanti a determinate opere d’arte e ti fa avere a volte anche reazioni esagerate e fuori luogo si chiama così, no?

Perché spesso ci capita di avere delle reazioni esagerate – noi quattro Muse, tutte quante, sappiamo come essere delle drama queen di primo livello quando vogliamo –, ma alla fine sappiamo quasi sempre fare un passo indietro e guardare le nostre reazioni, accettare quali sono state esagerate senza motivo e quali, invece, magari sono state anche giustificate.

Col senno di poi, valutando anche il dilemma in cui la Musa che sta scrivendo questo articolo si trovava in quel suo anno sabbatico della vita – “che voglio fare nella mia vita?” – non crediamo che la reazione emotiva avuta sia stata semplice Sindrome di Stendhal, ma qualcosa di più, una realizzazione: quella di dover rendere l’arte la propria missione nella vita.
Ma perché da quel momento i dubbi sul futuro sono spariti e i dilemmi sono sembrati improvvisamente inutili e siamo abbastanza sicure – ma ovviamente potete correggerci se sbagliamo – che la Sindrome di Stendhal non porti alla risoluzione di mesi e mesi di paranoie.

sabato 4 febbraio 2023

#Arte: Forchetta nel lago

“La vita è una zuppa e io sono una forchetta”
(Anonimo)

Nel mondo accadono indubbiamente cose strane. All’inizio abbiamo creduto fosse un fotomontaggio, qualcosa fatto in computer grafica. E invece esiste davvero. E lì abbiamo capito.

Ci sono dei giorni nei quali le persone decidono di fare grandi cose. Ci sono dei giorni nei quali uno scultore sceglie di ricercare la verità. Lo fa scolpendo una forchetta gigante e piantandola in un lago. L’acciaio inossidabile diventa materia viva nella sua inorganicità. La cultura raggiunge le vette più elevate attraverso la celebrazione del bisogno primario del nutrimento e della sua elevazione a livello estetico. L’elemento dell’acqua rimanda all’origine della vita stessa e valorizza l’idilliaco paesaggio circostante.

giovedì 19 gennaio 2023

#Arte: Brillo Boxes

Arte bella, arte concettuale… Ha ancora senso farne una differenza?

Il secolo scorso ha già scardinato molti limiti sull’arte. L’opera di cui parleremo oggi, infatti, è un ulteriore riflessione sul senso delle pratiche artistiche.

Oggi si parla delle “Brillo boxes”. Scatole di spugnette insaponate. Letteralmente. Che meraviglia.

mercoledì 11 gennaio 2023

#Arte: Watts Towers

Oggi parliamo di arte urbana, trattando di un’opera presente sul suolo americano. Più precisamente ci troviamo in una periferia Las Vegas, dove un muratore immigrato italiano ha costruito amatorialmente delle torri dall’architettura stravagante. Sono stati utilizzati cemento, ferro e diversi materiali di scarto (come cocci di vetro, ceramica e conchiglie).

Il nostro architetto si faceva chiamare “Sam Rodia” ed è oggi ricordato come un eroe della comunità.

lunedì 21 novembre 2022

#Arte: Fontana, il ready made di Duchamp

Il “Ready made” è un concetto che ha assunto una notevole rilevanza nell’arte del Novecento. Il termine è traducibile letteralmente con “già fatto”, ed è divenuto popolare nella storia dell’arte attraverso le opere di Marcel Duchamp.

Il ready made è un oggetto che, con la sua banalità, è già presente nel mondo. Spesso si tratta di oggetti comuni e facili da reperire. L’atto della creazione in tal caso è situato nella sua ri-significazione, nella sua riscoperta sotto una nuova ottica. L’artista eleva l’oggetto al mondo dell’arte, caratterizzandolo con nuove sfumature di significato, o meglio, facendone emergere la semiotica nascosta.

sabato 15 ottobre 2022

#Arte: Vampiro, "Amore e dolore"

“I suoi capelli rosso sangue si erano impigliati in me, si erano avvolti intorno a me come serpenti rosso sangue, i loro lacci più sottili si erano avvolti intorno al mio cuore.”


È una citazione di Edvard Munch, l’autore conosciuto in tutto il mondo per la sua opera più famosa: “L’urlo”. Abbiamo parlato di quanta sofferenza si celasse all’interno di quelle pennellate che rendevano il soggetto una figura quasi spettrale, tormentata da un dolore insito nella sua psiche. Oggi, invece, vogliamo soffermarci su un’altra sua opera che si tinge di turbamenti e di “rosso sangue”: stiamo parlando di “Amore e dolore”.