Sì, i Beatles sono un gruppo completo, che ha dato origine a vari generi musicali, che ha saputo integrarne altri… anche quelli per bambini. È proprio il caso del brano che andremo a vedere oggi: “All Together Now”.
Pubblicato nel 1967 per l’album “Yellow Submarine”, il video della canzone compare anche nell’omonimo film.
Fu per lo più Paul McCartney a scriverne il testo, anche se al solito i crediti appartengono all’indissolubile coppia Lennon/McCartney. John, comunque, si è occupato di scrivere alcuni versi.
Per il testo complete potete cliccare qui.
Bastano pochissimi ascolti, forse due o tre per imparare a memoria “All Together Now”, questo grazie al testo abbastanza elementare anche per un bambino non anglofono, e per la melodia che ricorda le classiche filastrocche che tutti noi abbiamo cantato durante la nostra infanzia. E in effetti era proprio questo che i Beatles volevano ottenere: pur rimanendo fedele al tono divertito, leggero e un po’ scanzonato di “Yellow Submarine”, il brano doveva lanciare comunque un forte messaggio, in questo caso lo stare tutti insieme, senza alcuna differenza sociale.
Paul si ispirò agli spettacoli musical hall, dove gli attori, i cantanti e i ballerini chiedono al pubblico di unirsi al canto, incitandolo proprio con la frase “All together now!” (trad. “Adesso tutti insieme!”).
Vista la semplicità del brano, questo è stato registrato in un unico giorno, il 12 maggio del 1967, anche se uscirà un anno e otto mesi dopo (se ci sono errori di calcolo scusatemi, colpa della discalculia) il 17 gennaio 1969, in occasione del film “Yellow Submarine”.
Il successo fu praticamente immediato a livello popolare, tanto che poco dopo la sua uscita alcune tifoserie inglesi cominciarono a intonarlo come coro da incitamento negli stadi.
Piccola curiosità: è il primo brano dove Geoff Emerick è riconosciuto come produttore, in quanto nel momento della sua registrazione George Martin era in vacanza.
Pubblicato nel 1967 per l’album “Yellow Submarine”, il video della canzone compare anche nell’omonimo film.
Fu per lo più Paul McCartney a scriverne il testo, anche se al solito i crediti appartengono all’indissolubile coppia Lennon/McCartney. John, comunque, si è occupato di scrivere alcuni versi.
One, two, three, four
(Uno, due, tre, quattro)
Can I have a little more?
(Posso averne un po’ di più?)
Five, six, seven, eight, nine, ten
(Cinque, sei, sette, otto, nove, dieci)
I love you
(Ti amo)
(Uno, due, tre, quattro)
Can I have a little more?
(Posso averne un po’ di più?)
Five, six, seven, eight, nine, ten
(Cinque, sei, sette, otto, nove, dieci)
I love you
(Ti amo)
Per il testo complete potete cliccare qui.
Bastano pochissimi ascolti, forse due o tre per imparare a memoria “All Together Now”, questo grazie al testo abbastanza elementare anche per un bambino non anglofono, e per la melodia che ricorda le classiche filastrocche che tutti noi abbiamo cantato durante la nostra infanzia. E in effetti era proprio questo che i Beatles volevano ottenere: pur rimanendo fedele al tono divertito, leggero e un po’ scanzonato di “Yellow Submarine”, il brano doveva lanciare comunque un forte messaggio, in questo caso lo stare tutti insieme, senza alcuna differenza sociale.
Paul si ispirò agli spettacoli musical hall, dove gli attori, i cantanti e i ballerini chiedono al pubblico di unirsi al canto, incitandolo proprio con la frase “All together now!” (trad. “Adesso tutti insieme!”).
Vista la semplicità del brano, questo è stato registrato in un unico giorno, il 12 maggio del 1967, anche se uscirà un anno e otto mesi dopo (se ci sono errori di calcolo scusatemi, colpa della discalculia) il 17 gennaio 1969, in occasione del film “Yellow Submarine”.
Il successo fu praticamente immediato a livello popolare, tanto che poco dopo la sua uscita alcune tifoserie inglesi cominciarono a intonarlo come coro da incitamento negli stadi.
Piccola curiosità: è il primo brano dove Geoff Emerick è riconosciuto come produttore, in quanto nel momento della sua registrazione George Martin era in vacanza.

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