Questa settimana vi consigliamo una chicca davvero imperdibile, perché è grazie alla Fazi Editore se da oggi abbiamo la prima traduzione de “Il caso Morel”, romanzo noir che fu d’esordio, nel 1973, per Rubem Fonseca.
Certo, sappiamo che il genere noir, nel suo essere cupo ed estremamente dark, può non trovare i gusti di tutti e decisamente, non vi mentiremo: certe scene presenti nel romanzo vanno lette solo se si è forti di stomaco, o dannatamente affascinati dalla psiche umana, con tutti i suoi limiti ma anche le sue ossessioni e feticismi.
Certo, sappiamo che il genere noir, nel suo essere cupo ed estremamente dark, può non trovare i gusti di tutti e decisamente, non vi mentiremo: certe scene presenti nel romanzo vanno lette solo se si è forti di stomaco, o dannatamente affascinati dalla psiche umana, con tutti i suoi limiti ma anche le sue ossessioni e feticismi.
Paul Morel è un artista eccentrico, un pittore amante dei piaceri fisici e delle donne. Siamo negli anni Settanta: l’amore circola libero, proprio come le sostanze stupefacenti e la vita potrebbe degenerare molto facilmente.
In effetti Morel è in prigione, accusato di aver ucciso nella maniera più violenta una delle sue numerose amanti. Questo sembra non turbarlo, perché il suo interesse sta tutto nel contattare Vilela: un ex commissario, ora noto scrittore di gialli.
Negli incontri in cella, Morel gli fa leggere delle pagine di un libro su cui sta lavorando, e per Vilela è come una manna dal cielo: da tempo, infatti, si è impelagato nel classico blocco dello scrittore, e in più a volte gli manca il mestiere precedente. Convinto così di trovare nuovi spunti, leggendo di un ambiente totalmente differente dal suo, si ritrova invece a indagare sul caso. È davvero chiuso? Morel ne è davvero il colpevole? Ma soprattutto: ciò che stia leggendo, è una confessione o frutto della sua fantasia?
Paul è sempre sincero, onesto, tanto che riesce a farsi ben volere da
chiunque lo circondi, anche non tutti riescono a stare dietro ai suoi
pensieri o alle sue decisioni.
Vive per riscattare il suo passato, senza esserne vittima o incolparsi troppo duramente per gli errori commessi.
È
sicuramente un uomo maturo, anche se questo aggettivo potrebbe non
trovare sostegno in chi osserva i veri artisti. Ma, come spesso diciamo:
fare arte vuol dire conoscersi profondamente e questo inevitabilmente
ci porta alla piena maturità.
“Osservando” Paul notiamo quanto
riesca a stare bene in ogni situazione, quasi come se avesse la certezza
che alla fine nulla è reale e che tutto cambia, sia che lo vogliamo che
non. Non si prende sul serio e non prende sul serio neanche le persone
che lo circondano, proprio per queste sente di amarle con impeto e
passione tali da accettare qualcosa che per i tempi era impensabile.
Percorriamo
la vita di Paul e quasi ci dimentichiamo che si trova in carcere, che
ha commesso un delitto, che è uno dei peggiori criminali, forse perché
ammaliati dalla sua persona? Forse perché effettivamente è innocente? O
forse perché non c’è alcun omicidio?
Qualsiasi sia il vostro
parere – non vediamo l’ora di conoscerlo – sappiate che alla fine non
contano molto le risposte che ci diamo, perché Paul semina grandi
insegnamenti di vita, proprio come solo un artista può fare.
Vi consigliamo caldamente di acquistare il libro, in uscita oggi, anche se il genere vi rende dubbiosi. Ricordate, però, che molte scene violente sono descritte nei dettagli.
Vi consigliamo caldamente di acquistare il libro, in uscita oggi, anche se il genere vi rende dubbiosi. Ricordate, però, che molte scene violente sono descritte nei dettagli.
Nessun commento:
Posta un commento