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venerdì 15 novembre 2024

#Racconti: Il peso di sentirsi amati - Seconda Parte

Questa è la seconda parte di un racconto. Per recuperare la prima basta cliccare qui.

Mi sono sempre chiesta se questo, alla fine, non accada un po’ a tutti quanti. Leggendo le varie biografie dei grandi leader del passato mi sono accorta di come la maggior parte abbia in realtà un carattere chiuso, un impulso a passare del tempo in solitudine. Probabilmente è per questo che riescono a capire l’altro, perché vedono prima di tutto gli aspetti del loro interno.
Mentre, leggendo le biografie dei personaggi popolari, attori, cantanti, troviamo persone che fuggono dal silenzio della solitudine: amano la popolarità perché sanno che così non staranno mai soli.
Sorrido nel constatare, conoscendo entrambi i mondi, come i primi siano sempre davvero in compagnia, mentre i secondi davvero in solitudine.

venerdì 8 novembre 2024

#Racconti: Il peso di sentirsi amati - Prima Parte

Mi parlano insieme, alla rinfusa, diverse voci, anime, diversi pensieri, volti, corpi. Una tavolozza di vite, status sociale, sorrisi e occhi incantati che vogliono stringermi le mani, abbracciarmi, complimentarsi, mentre la ferita dentro di me sanguina di paura.

Le campane iniziano a suonare e io spero che questo lasci le persone libere di tornarsene a casa, proprio come quando al liceo suonava la campanella che metteva la parola fine a una possibile interrogazione. Invece rimangono lì, a ringraziarmi per esserci stata, hanno così tante aspettative su di me, mentre la mia ferita sa bene che un giorno saranno tutti delusi.
La vita è così: il moto infinito di un pendolo che oscilla da una parte all’altra, e quanto più andrà verso destra, tanto tornerà a sinistra. Annuisco immaginandomi a casa, al buio, sotto le coperte a piangere fino ad addormentarmi. Non voglio tornare a sinistra, non dopo essere stata a destra.

venerdì 1 novembre 2024

#Halloween: Atto d'amore - Quinta Parte

Attenzione
: per i temi trattati si consiglia la lettura a un pubblico adulto e non impressionabile. Questo è un racconto diviso in cinque parti. Si consiglia di recuperare le parti precedenti.


Un leggero odore di lavanda le solletica il naso mentre si propaga per tutto il buio illuminato solo dalle fiamme di venti candele viola accese. Inizialmente era stata attenta a non bagnarsi i capelli, non aveva voglia di passare la serata tra phon, piastra e prodotti anti crespo, anti bruciature, anti qualsiasi cosa le dicesse TikTok, ma dopo due minuti di immersione, si era rilassata al punto che qualche punta le era caduta lungo le spalle, bagnando a poco a poco alcune ciocche. Si è lasciata andare a danno fatto, chiudendo gli occhi e immergendosi completamente nell’acqua schiumata, tra ricordi d’infanzia dove il bagno voleva dire lasciare le Barbie libere di fare feste in piscina, o di far vivere avventure acquatiche ai Mini Pony che riaffioravano sempre con qualche brillantino in meno, cicatrici dopo aver lottato a suon di arcobaleni con chissà quale guerriero.

Ora che è adulta sa di aver sconfitto il grande guerriero, lo ha capito dal momento in cui ha lasciato il suo ufficio, e poi ancora quando incamminandosi lentamente verso la metropolitana aveva sentito dietro di sé le sirene spiegate dell’ambulanza e della scorta.

“Non importa in quale clinica superlusso andrai, hai smesso di vivere dal momento in cui hai letto quel bigliettino”.

giovedì 31 ottobre 2024

#Halloween: Atto d'amore - Quarta Parte

Attenzione
: per i temi trattati si consiglia la lettura a un pubblico adulto e non impressionabile. Questo è un racconto diviso in cinque parti. Si consiglia di recuperare le parti precedenti.


Simone si sta abbottonando la camicia perfettamente bianca, riposta perfettamente in un armadio dove tutto era perfetto, nella cabina armadio immacolata, adiacente alla camera da letto dove nulla era fuori posto, in un appartamento curato nei minimi dettagli come la sua vita.
Nulla può sfuggire dal suo controllo, da che ne ha memoria, il padre gli ripete la frase che anni prima si era sentito ripetere da bambino da suo padre: “Non lasciare spazio alle sorprese e non ti troverai mai impreparato”. E lui ora non saprebbe neanche definire la parola “sorpresa”.   
Ne organizza ad amici, parenti, persino a Rebecca, solo per assaporare quello che tutto ciò comporta, il potere che può ottenere.     
Nessuno, però, può sorprenderlo, sia in positivo che in negativo. Agli occhi degli altri è una montagna: c’è chi passa la vita impegnandosi a scalarla, chi si accontenta di una passeggiata, chi di una sola notte fuori, ma con chiunque è lui a decidere. Basta il suo volere e persino gli scalatori più esperti possono ruzzolare giù improvvisamente, senza più possibilità di recupero.
Le montagne, però, prima o poi diventano sabbia. Delicata, friabile, calpestabile.


Lo sguardo è freddo dietro quegli occhi smeraldo, non riesce ancora a credere al misero errore commesso. Si allaccia il Rolex al polso destro, con il cuore che accelera un battito. Ricordarsi di Kevin lo ha quasi eccitato, riportato alla calma e alla certezza di avere tutto sotto controllo. Ora può concentrarsi sul problema chiamato Teresa.

mercoledì 30 ottobre 2024

#Halloween: Atto d'amore - Terza Parte

Attenzione: per i temi trattati si consiglia la lettura a un pubblico adulto e non impressionabile.
Questo è un racconto diviso in cinque parti. Si consiglia di recuperare le parti precedenti.

Simone aveva passato i giorni successivi a pensare ossessivamente a Kevin, ma non trovava neanche un accenno al senso di colpa. Si credeva il suo salvatore, colui che lo aveva liberato dalla morsa di una vita ingiusta che gli faceva sentire perennemente freddo, fame e sete.
La sofferenza di Kevin era scivolata via in una buia notte capitolina come se non fosse mai esistito. Nessuno aveva denunciato la sua scomparsa, nessun giornalista aveva iniziato a chiedersi che fine avesse fatto. Kevin aveva vissuto in un sussurro tra una moneta e l’altra, e nel sussurro gutturale aveva lasciato la vita, nell’indifferenza silenziosa di un pianeta che ha continuato a ruotare su se stesso, proprio come i nostri corpi continuano a muoversi quando una cellula muore.

martedì 29 ottobre 2024

#Halloween: Atto d'amore - Seconda Parte

Attenzione: per i temi trattati si consiglia la lettura a un pubblico adulto e non impressionabile.
Questo è un racconto diviso in cinque parti. Per recuperare la prima, basta cliccare qui.


Pulito: liberato da quanto costituisce motivo di sporcizia o trascuratezza, per amore di igiene o decenza estetica.
Se dovesse attenersi a questa definizione, lui sarebbe la persona più pulita di questo mondo: alto un metro e ottantacinque, un fisico che testimonia le due ore quotidiane in palestra, moro, un’abbronzatura perennemente accennata perché ama trascorrere i weekend all’aperto, anche d’inverno. Capelli scuri e ancora folti, occhi tra l’azzurro e il verde, a seconda della luce, della stagione. Dal scintillio.


Pulito: esente da motivi o aspetti equivoci o di colpa in corrispondenza di un criterio di giudizio individuale o collettivo.
Sorride allo specchio, mentre si pulisce dai residui di spuma da barba e peli che non hanno mai fatto in tempo a ricrescere. Anche qui, lui è pulito: nessuno sa niente, nessuno sospetta niente e lui, lui non si è mai sentito in colpa.

lunedì 28 ottobre 2024

#Halloween: Atto d'amore - Prima Parte

Attenzione: per i temi trattati si consiglia la lettura a un pubblico adulto e non impressionabile.

Simone ha passato tutta la sua vita a rispettare le regole, a diventare l’uomo che chiunque tra i famigliari, gli amici e la moltitudine delle persone che ha incontrato tra una stretta di mano, uno sguardo sfuggente o un commento mai letto sotto un suo post su Instagram, si aspettava diventasse dal momento della sua nascita: l’erede dell’enorme impero economico messo su dal suo bisnonno.

Fin dalla più tenera età ha avuto poco margine di scelta: la divisa scolastica dalla materna al liceo a tinta blu notte, con il cravattino cobalto e lo stemma ben cucito a destra, in bordature oro era il suo outfit dal lunedì al venerdì, per poi concedersi al lusso di altro vestiario nel weekend, dove poteva scegliere fino a tre capi, tutti già preparati dalla madre che aveva passato l’intera settimana a organizzare eventi fino al minimo dettaglio, e questo includeva anche come si sarebbero dovuti vestire lui e le sue due sorelle maggiori.

mercoledì 9 ottobre 2024

#Racconti: Una nuova vita

La pioggia mi bagna completamente, odio l’acqua ma non posso fare altro che starmene qui rannicchiata, al buio. Un qualsiasi movimento potrebbe compromettere per sempre la mia vita e quelle di chi sta per arrivare.     
Partorire è un istinto, nessuno mi ha spiegato come andrà, cosa dovrò fare, eppure so esattamente qual è la mia prossima mossa: risparmiare ogni energia. Si stanno muovendo nel mio ventre, a volte sono movimenti calmi, quasi impercettibili, altre sono così forti che mi lascio andare a un lamento rumoroso.

Non mi fido più degli umani, non voglio sappiano che sono qui: dentro uno scatolone dove un tempo nascondermici era il mio gioco preferito e ora quasi sicuramente sarà il luogo della mia, nostra morte.
So che la natura vuole che noi femmine partoriamo da sole, ma io non sono mai stata sola e ora sono solo spaventata. Non so chi siano le mie antenati, sono una gatta d’appartamento e nulla di certificato. Ho avuto solo degli umani che mi hanno amata, coccolata, viziata. Facevo loro le fusa e mi acciambellavo accanto quando sentivo che ne avevano bisogno.
L’istinto un giorno mi impose di scappare, il calore, come lo chiamavano, non mi faceva ragionare. Quando sono tornata, con un ventre prominente, ho ricevuto in cambio sguardi rancorosi e dopo qualche mese questo scatolone mi ha portata qui, lontana ore di macchina da casa.

giovedì 26 settembre 2024

#Racconti: I segreti della mattina - Terza Parte

Questa è la terza e ultima parte di un racconto. Potete recuperare qui la prima parte e qui la seconda.

Quando ero bambina pensavo che la mattina appartenesse solo ai veri fortunati. Quando ero adolescente pensavo che la mattina volesse dire libertà. A circa quarant’anni ho scoperto il segreto della mattina.


Ho cominciato a lavorare subito dopo il liceo, prima come commessa, poi in una gelateria, in fine in una casa editrice come correttrice di bozza e come ghost writer. Ho amato tantissimo quest’ultimo lavoro, svolto per quindici anni, con pochissimi giorni di malattia e ferie prese a forza. Ma ancora di più ho amato mio marito Sebastian, conosciuto a Londra in una vacanza organizzata dalla mia migliore amica Irene.

Per un po’ abbiamo provato a fare avanti e indietro, ma lui non era un Lord, io non una scrittrice affermata, così tornavamo nelle nostre legittime case con portafogli sgonfi e cuori spezzati. A quasi un anno di relazione presi la decisione che mi avrebbe cambiato la vita e di cui ancora non ho nessun rimpianto: mi sono trasferita a Londra da Sebastian.

mercoledì 25 settembre 2024

#Racconti: Il principe decaduto

Dove un tempo sorgeva la valle più fiorita, svettava il castello più grandioso di tutti i tempi. Il regno era prospero, gli abitanti non conoscevano povertà. Il sole scaldava il volto di tutti e concedeva la sua benevolenza anche di notte. Una volta tramontato, una luna perennemente piena rifletteva la sua luce. Quella luna illuminava l’intera piana, facendo riluccicare i fiori più delle stelle del firmamento.


Ora il mondo è cambiato, il sole ha smesso di sorgere e la luna s’è nascosta. Del castello rimane qualche rovina sparsa. Il principe non è riuscito a bloccare l’avanzata degli invasori, che non solo depredarono il regno, ma promossero anche un culto oscuro che finì per portare rovina all’intera umanità.


“Il principe decaduto vaga
tra le rovine della corte,
né il sangue e né la spada
l'han salvato dalla morte”

venerdì 20 settembre 2024

#Racconti: I segreti della mattina - Seconda Parte

Questo è un racconto diviso in tre parti. Cliccando qui potete recuperare la prima.

Quando ero bambina pensavo che la mattina appartenesse solo ai veri fortunati. Quando ero adolescente pensavo che la mattina volesse dire libertà.

Il tempo si prese prima nonno Erminio, poi nonna Costanza, infine nonno Tonio. Nonna Giovanna rimase la sola di quell’unito gruppo di amici e parenti acquisiti, così per non farla sentire sola, venne a vivere con noi che eravamo solo tre in una casa grande abbastanza per cinque. Non so quello che facesse durante le mattine, ma mentre ero completamente disinteressata alle lezioni di latino, matematica e quant’altro, sentivo stringermi il cuore in petto al pensiero che lei stesse a casa da sola, a guardare la televisione, senza compagnia alcuna.

Si era spostata di quartiere, con noi era sempre sorridente, ma sentivo che c’era qualcosa che non andava, cinquant’anni di abitudini e di amore non potevano essere cancellati in qualche mese da noi.

Portavo dentro così tanta malinconia per la mancanza dei miei nonni che la riversavo sull’unica che era rimasta in vita e quando un giorno di novembre cominciò a grandinare, scoppiai in un pianto così intenso che i professori chiamarono i miei genitori e insieme decisero che potevo tornarmene a casa, anche senza nessuno ad accompagnarmi.

venerdì 13 settembre 2024

#Racconti: I segreti della mattina - Prima Parte

Quando ero bambina pensavo che la mattina appartenesse solo ai veri fortunati. Capitava di rado che non andassi a scuola pur stando bene, gli scioperi ai miei tempi non erano così frequenti. Con entrambi i miei genitori al lavoro ero affidata ai miei quattro nonni, che fortunatamente andavano tutti d’accordo tra di loro.     
Arrivavo sotto il portone dei genitori di papà, Costanza e Tonio, e con quest’ultimo andavo al bar a fare la seconda colazione, “Mi raccomando, leggera, che ha già mangiato a casa” così ho pensato fino ai quindici anni che il maritozzo con la panna e il succo di frutta alle otto e mezza del mattino, dopo il latte e Nesquik con cinque Abbracci si potesse considerare una colazione leggera.


Nonno Tonio mi portava tutto al tavolino, mentre lanciava occhiate felici e soddisfatte ai suoi amici, seduti a qualche metro di distanza. All’epoca le ignoravo, oggi non so se erano dovute al fatto che fosse davvero orgoglioso di me o se semplicemente era felice di non avere a che fare, almeno per una mattinata, con discorsi di acciacchi o ricordi sui bei tempi andati, quando erano al fronte e avevano fatto vedere agli altri di che pasta erano fatti gli italiani. Se penso che quelle conversazioni un tempo erano la normalità, mi vengono i brividi.

venerdì 23 agosto 2024

#Racconti: La stella e la cometa

C’era una volta una stella che infuse calore al buio dell’universo, la sua luce permise a diversi mondi di svilupparsi e prosperare, persino gli abitanti di galassie lontane la venerarono come una dea benigna.

L’astro vegliò su mondi di luce, colorati, multiformi e pieni di meraviglia; infuse loro energia e speranza, forza e ingegno.

venerdì 16 agosto 2024

#Racconti: L'inconscio

“L’altra figura, se può chiamarsi tale chi non ha figura in parte alcuna distinguibile per membra e per giunture, è una sostanza, se può dirsi tale ciò che un’ombra sembra, ma le diresti entrambe; si stagliava nera come notte, e fiera, con la forza di dieci furie e orrenda come l’inferno”.

(John Milton, “Il paradiso perduto”, terzo libro)

venerdì 7 giugno 2024

#Racconti: 1960 - Seconda Parte

Anche se il secolo non è l’Ottocento, questo tipo di racconti fa parte della raccolta psichedelica di milleottocentoottantaequalcosa.

Sono racconti che all’apparenza possono sembrare insensati, ma in realtà portano nel mondo un profondo significato, basta solo saperlo cercare bene.

I fatti narrati sono autobiografici, ma per questioni di privacy abbiamo cambiato nomi, fatti e luoghi, così nessuno può lamentarsi.

Le immagini sono state create con l’intelligenza artificiale.

Potete recuperare la prima parte qui.

lunedì 3 giugno 2024

#Racconti: 1960 - Prima Parte

Anche se il secolo non è l’Ottocento, questo tipo di racconti fa parte della raccolta psichedelica di milleottocentoottantaequalcosa.

Sono racconti che all’apparenza possono sembrare insensati, ma in realtà portano nel mondo un profondo significato, basta solo saperlo cercare bene.

I fatti narrati sono autobiografici, ma per questioni di privacy abbiamo cambiato nomi, fatti e luoghi, così nessuno può lamentarsi.

Le immagini sono state create con l’intelligenza artificiale.

venerdì 19 aprile 2024

#Racconti: L'inganno del Ragno

Attenzione
: questo racconto può contenere immagini violente anche se del tutto metaforiche.


C’era una volta, nel regno della magia, un regno tranquillo e per lo più sereno.

Il regno era governato dal Re del fuoco con il suo cuore di fiamme e lava; si diceva che ogni sua decisione venisse presa con l’ardore di un vulcano in eruzione. E più del suo regno avrebbe protetto la sua Regina e i suoi figli che amava con il calore di un camino accesso durante l’inverno.
La Regina era candida e pura come la neve, le sue mani erano di seta create per accarezzare i suoi bambini con la sola delicatezza che può avere una madre. 
Nel bel mezzo del suo petto c’era un enorme cuscino di piuma d’oca per accogliere e avvolgere i suoi principini e il suo Re.

venerdì 12 aprile 2024

#Racconti: Il forse nato

Ogni anno è sempre la stessa storia. Di solito, le persone normali attendono il proprio compleanno per ricevere regali e per condividere convivialità con i propri amici. Ma io no. Il mio destino è alquanto… singolare. La mia nascita potrebbe non essere mai avvenuta. Detto così è sconcertante, lo so. Per trovare un senso alla mia grottesca situazione, non vi resta che ascoltare ciò che ho da dire. Anche se vi confesso che io un senso sul mio fato non l’ho mai trovato.

lunedì 8 aprile 2024

#Racconti: Campanelli d'allarme

Avevo da subito visto quel bagliore sinistro nei suoi occhi, doveva essere già quello un campanello d’allarme.

Ma è risaputo, i sentimenti non vogliono sentire ragione… Mi ero innamorato di lei.

E tutto ciò che è venuto dopo non mi era sembrato altro che il coronamento di una Fiaba. Certo, io e lei siamo stati insieme giusto un paio di stagioni, ma in questo arco di tempo mi sono sentito nel lieto fine di una commedia romantica.

Mostrava una particolare cura nei miei confronti, da parte sua sentivo una forte apprensione verso di me.

I campanelli d’allarme? Quelli c’erano, solo che io non davo loro peso. Perché mai avrei dovuto? Avevo la chiara conferma che mi amasse.

venerdì 16 febbraio 2024

#Racconti: 1887 - Seconda Parte

Seconda parte di 1887, potete recuperare la prima parte qui, che fa sempre parte della saga dei racconti psichedelici che potrebbero non avere un senso, ma che in realtà ne custodiscono uno immenso.

Buona lettura