In
questo cartone animato seguiamo le vicende di Alvaro (affettuosamente chiamato “Alvaruccio”), un bue dal forte accento ciociaro che passa le sue
giornate come campagnolo. Come un agricoltore, oltre a galline e maiali, non
può che avere un fedele cane, Toby. Al suo fianco non manca la sua migliore
amica, Camilla, una tartaruga caratterizzata da una parlata tipicamente toscana. Le loro giornate trascorrono
ai limiti dell’assurdo, con situazioni portate allo stremo che, per quanto
surreali e bizzarre, sono sempre state molto divertenti.
Alvaro
è caratterizzato come un personaggio molto fisico, portato per i lavori
manuali, ma il più delle volte le sue stesse opere gli si rivoltano contro. Una
volta gli era, ad esempio, preso il pallino per la pittura e per dimostrare la
sua bravura, aveva dipinto un paesaggio balneare sulla costola di una montagna.
Gli animali della foresta, tratti in inganno, ci erano andati a sbattere
contro. Infuriati, se la presero con Alvaro che considerò le loro vendette come
“autografi”. Ma il nostro bue tende spesso a mettersi contro gorilla, maiali e
altri animali per dimostrare la sua forza fisica, fallendo miseramente.
Alla
fine degli anni '80, questo cartone animato aveva delle gag che facevano morire
dal ridere i bambini di allora. L’altruismo
di Alvaro verso i suoi amici animali era l’elemento che lo spingeva spesso ad
agire. Inoltre veniva evidenziato anche il rispetto per la biodiversità e
grande attenzione veniva dato al messaggio
ambientalista. Non a caso c’erano puntate dove si parlava di siccità e
cambiamenti climatici. Le puntate non duravano tanto, circa una decina di
minuti e non seguivano una vera e propria trama, così nessuno poteva andare “in
paranoia” se si perdeva un episodio. Un evidente punto a suo favore, dato che
quando eravamo piccole noi quattro, perdere la puntata di un cartone animato,
di un anime o di una serie tv, significava seguire quel prodotto televisivo con
un buco che poteva essere riempito solo l’anno successivo con le repliche. Non c’era
modo di vedere le puntate online. Sembra di parlare di una vita fa e in effetti
è così.
I
disegni erano molto semplici, caricaturali,
ma per gli anni della messa in onda e il genere commedia andavano più che bene.
Anche le “catchphrase” sono ancora nei nostri cuori: “Te possino ammazzare il latte” era una sorta di “Mannaggia a te”, o anche Alvaro stesso
si riferiva alla propria dimora come “bicocca”. Ovviamente era un prodotto
senza troppe pretese, adatto al divertimento di tutta la famiglia, ma anche se
sono passati anni, Alvaruccio e Camilla hanno un posto speciale nei nostri
cuori.
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