La generazione italiana anni ’80 e ’90 è sicuramente cresciuta con Cristina D’Avena, Giorgio Vanni, Marco Destro e la compagnia di Bim Bum Bam. Da Nord a Sud tutti sappiamo intonare la sigla dei Puffi, ricordiamo il personaggio di Uan e ricordiamo le corse da scuola a casa per non perderci una puntata del nostro cartone preferito.
Ricordi che sono diventati istituzioni nella nostra mente. Bene, prendete tutto ciò e trasportatelo in un contesto più “piccolo”, quello capitolino e della regione Lazio, con l’emittente Super3 e la sua regina: Sonia Ceriola, per noi tutti semplicemente Sonia.
Sicuramente ogni città ha la sua emittente privata, con le sue storie, ma Sonia ci ha forse tenuto più compagnia della stessa Cristina. Da pomeriggio a sera ci intratteneva tra un anime -proprio anime, senza alcuna censura- e l’altro con “L’angolo delle chiacchiere”, “La posta di Sonia” e le celebri pubblicità -di cui non possiamo fare il nome- che riecheggiano ancora nella nostra mente. “Trovate questo prodotto ovunque e nei negozi della mia amica…” non possiamo continuare, scusateci. Se i nostri genitori andavano a letto dopo Carosello, noi andavamo rigorosamente a letto dopo la Canzone Della Buonanotte di Sonia da ascoltare sotto le lenzuola, senza far volare una parola.
“In punta di piedi si va/tutti dormono già/dormono paesi e città/alberi, nuvole, angeli e favole…”
Quante volte abbiamo imitato -o ancora imitiamo- lo spegnere la candela di Sonia prima di andare a dormire? Ora, i non romani si chiederanno: “Ok, va bene tutto, ma perché ‘sta Sonia è così importante?”
“Saluto mamma, papà, zia, zio, l’altra zia, l’altro zio, i miei cugini: X, Y, Z, nonno, nonna, l’altra nonna, la mia migliore amica X, il mio migliore amico Y, i miei compagni di classe -mettere l’elenco dei nomi-, i miei amici di sport -elenco dei nomi- e tutti quelli che mi conoscono.”
Finisce qui? Ovviamente no, perché Sonia era presente agli eventi di Super3, soprattutto quelli dell’Oasi Park (sappiamo che chi ha vissuto tutto ciò, ha aggiunto istintivamente: “Via Tarquinio Collatino 56/58”) dove anche lì, Sonia era la classica zia, e i più fortunati potevano scoprire “il segreto di Birillo”, da custodire come se fosse una gemma preziosissima.
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