Il secondo episodio di Ms. Marvel sta continuando a mettere i puntini sulle i sulla caratterizzazione di questo nuovo e fresco personaggio. La scrittura di questa serie continua a prendere pieghe interessanti, soprattutto dal punto di vista visivo. Il taglio teen che è stato scelto è una delle cose che sta dividendo il pubblico più di tante altre. Ma procediamo con ordine.
Con questi nuovi minuti veniamo sempre più introdotti all’interno del mondo di Kamala. Oltre a conoscere gli aspetti intrinsecamente legati alla sua famiglia, iniziamo anche a esplorare realmente i suoi poteri. “L’idea che prende forma” e che per tale ragione deve essere allenata e va analizzata. Il suo migliore amico, Bruno, è presente per lei e per cercare di aiutarla nonostante sembri che ci sia un rivale all’orizzonte. Le gelosie dell’età adolescenziale sono divertenti da esplorare, soprattutto se riguardano il contesto amicale e le prime cotte. Nuovi personaggi vengono via via introdotti e i dubbi si infittiscono mentre la trama diviene sempre più intrecciata. Ovviamente siamo solo a due puntate, ma le premesse per una storia che vada oltre gli aspetti più “teen” ci sono tutti.
Gli eventi culturali e famigliari sono intrinsecamente legati alla storia di Kamala. È, infatti, importante notare come tutto viene incrociato con un passato che è tutto da scoprire. La presenza della bisnonna e dei poteri del bracciale, non solo costituisce un elemento chiave per questo personaggio, ma le dà uno spessore di certo ben diverso da quanto visto finora. La nostra Ms. Marvel, con la sua voglia di esser una supereroina, ha tutte le carte in regola per poterlo essere e mostra il suo spirito di sacrificio senza esitazione, ma tutto si complica davanti la presenza di un passato ingombrante che è tutto da scoprire.
Come avevamo detto nel precedente articolo, vogliamo concentrarci sugli aspetti più intriganti di questa serie. L’attenzione che è stata data agli effetti visivi è davvero interessante, pur risentendo dell’evidente ideazione per il piccolo schermo. È facile notare come le scene di stunt risultino forzate e alcune volte macchinose e che l’attrice che ne è protagonista non riesca a pieno a restituire una flessibilità fisica tale da renderle più organiche. Una piccola pecca sulla quale si cerca di passare sopra in vista di tutto quello che è stato costruito intorno al personaggio. Le grafiche in popup, soprattutto, sono gli elementi che rendono “fumettoso” il contesto di tutta la serie. Le vignette o i pensieri di Kamala che appaiono allo spettatore continuano a omaggiare il fan dei supereroi. Chi non sogna così tanto a occhi aperti? Chi non ha commesso i suoi stessi errori e ha cercato la propria identità a quella specifica età?
Sul secondo episodio di Ms. Marvel non possiamo far altro che cercare di evidenziare i dettagli e gli easter eggs che sono stati inseriti. Partiamo dai personaggi del contesto MCU che vengono nominati dalla ragazza, in soli pochi secondi: Ant-Man e, soprattutto, Kingo da Eternals. Il riferimento a lui come attore e non come supereroe fa molto sorridere. È interessante, infatti, che lo spettatore possa cogliere i vari collegamenti tra i diversi personaggi. Kingo, dunque, non viene nominato per le sue abilità, nonostante inserisca nei suoi spettacoli la verità di ciò che ha vissuto. Viene nominato, principalmente, per quella che è la sua più grande bugia: impersonare un’intera dinastia di attori con lo stesso aspetto.
Le reference però non terminano qui. Abbiamo modo di vedere Kamala che più di una volta cita e strizza l'occhio alle due russe preferite del Marvel Cinematic Universe. Posa che farebbe rabbrividire anche Yelena in persona, e un "lasciami andare" che diviene uno straziante ricordo a ciò che successe tra Natasha e Klint.
Abbiamo, inoltre, citato un concorrente per il cuore di Kamala. Kamran, interpretato da Rish Shah, secondo i fumetti, dovrebbe essere un Inumano poiché è stato esposto alla Nebbia Terrigena (una specie di sostanza mutagena che attiva i propri poteri sovrumani latenti). Non sappiamo che tipo di poteri egli avrà o se semplicemente li avrà, è interessante scoprire cosa gli sceneggiatori si inventeranno considerata “quasi” totale l’assenza ancora a oggi degli Inumani.
I riferimenti storici che vengono inseriti per poter cercare di creare una rappresentazione quanto più veritiera dei musulmani e del loro passato spinge lo spettatore a volerne sapere di più. Nonostante le controversie, già mostrate e ora approfondite, sull’Hijab; in questa puntata è anche nominato l’evento della Partizione. Avvenne nel 1947 e fu un retaggio della dominazione del territorio Indiano da parte degli inglesi. Cessata la dominazione, l’area fu suddivisa in due stati indipendenti: l'India, a maggioranza Indù, e il Pakistan, a maggioranza musulmana. Da subito iniziarono massicci esodi (anche forzati) della popolazione per raggiungere la nazione di appartenenza: si tratta di una delle più grandi migrazioni della storia, segnata da violenze e morti. Una parte di storia che non sempre viene narrata, ma che è interessante soprattutto se inserita in un contesto come quello americano, privo praticamente di memoria storica.
Questa serie, lo confermiamo ancora una volta, ha tutte le premesse per poter riuscire a creare un’ottima base per quanto riguarda le nuove rappresentazioni e un’ottima inclusività. Vedremo cosa accadrà e vedremo i poteri e i modi con cui i personaggi interagiranno tra di loro. Noi siamo sinceramente curiose di cogliere le differenze con i fumetti.
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