Dai molti le candele nere vengono ancora viste come simboli del male, eppure nella sua origine venivano utilizzate per effetti di guarigioni: il nero aiutava ad assorbire l’energia negativa e fornire così una barriera protettiva.
L’estate ce lo insegna bene: più ci vestiamo con un colore scuro, e più sentiamo caldo. Questo perché le tonalità scure tendono ad assorbire, ecco perché nella tradizione popolare il nero è il colore per eccellenza che cattura tutta la negatività e neutralizza le energie più oscure o intrusive. Ecco perché, per esempio, ci vestiamo di nero quando stiamo a un funerale: impediamo così che il dolore degli altri aumenti il nostro.
Allo stesso modo accendere una candela nera, soprattutto la notte di Halloween, non vuol dire evocare il diavolo o qualsiasi spirito maligno, al contrario: ci libera da influssi negativi, aiutandoci nella purificazione. Non dimentichiamo che è anche la notte di Samhain, dell’ultimo raccolto annuale e della preparazione al nuovo. Dobbiamo così entrare nel mese di novembre con un’energia migliore.
Se accendiamo la candela nera con un’intenzione specifica, poi, questa può aiutare anche a toglierci ansie e/o paure, almeno secondo la scaramanzia popolare.
Che sia vero o no, in questo dubbio amletico il male di certo non si fa, quindi se stiamo all’ultima spiaggia e vogliamo toglierci ogni negatività è meglio accendere le candele nere in punti strategici della casa, come vicino a porte e finestre. Se queste candele, poi, sono unte con oli essenziali o erbe di stagione, l’intento è ancora meglio definito e l’energia viene rafforzata.
In tutto ciò, quindi, all’uva sotto al tavolo, le lenticchie e i nastri rossi di Capodanno possiamo aggiungere una bella candela nera accesa nella notte di Halloween!
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