Ci troviamo a Roma, sulla via Aurelia, quando l’imprenditore Federico Santini in una piovosa giornata di agosto, travolge un ciclista e lo uccide. Nessuno sembra averlo visto, così si allontana tranquillo, diretto all’Argentario, dove ad attenderlo c’è la sua nuova fiamma: Claudia. Il giorno di Ferragosto, Santini si ritrova al molo, senza alcun ricordo: come ci è finito lì? Non sapendo cosa gli sia accaduto la sera prima, si reca a casa della ragazza, ma la trova morta, in un lago di sangue, con le dita strette intorno a un orologio: quello dell’imprenditore stesso. Che fare? È stato lui a ucciderla? Perché non ne ha memoria? Nel mentre arrivano alcune telefonate sospette, dove l’interlocutore sa cosa ha fatto Santini. Sarà compito del suo avvocato, Alessandro Gordiani, sbrogliare la matassa, cercando tra luoghi mozzafiato di scoprire la vita segreta di una ragazza e del suo amore proibito, così da arrivare alla verità e, perché no, anche alla giustizia.
Navarra
ci presenta un legal thriller dal sapore estivo. Ci muoviamo tra Roma e Porto Santo Stefano, dove l’amore diventa un’arma mortale, qualcosa
che lascia segni indelebili, cicatrici profonde nei cuori dei personaggi. Seguiamo
Santini, lo spregiudicato imprenditore che nulla sembra scalfirlo sul serio. Chiuso
nel proprio bozzolo di amore e gelosia, possesso e sfrontatezza, non si cura
minimamente di danneggiare il prossimo. Appare freddo e impassibile di fronte
alla morte, come se la cosa non lo toccasse nemmeno. Non si preoccupa per il
ciclista che uccide, non si preoccupa neanche per la sua giovane Claudia. L’unico
suo scopo è quello di uscirne pulito. Dalla sua ha la bellezza, i soldi, questo
lo spinge a essere talmente freddo e lucido da chiedersi veramente quanto sia
terribile l’animo umano e a cosa sia disposto pur di seguire il principio dell’autoconservazione.
In
questo romanzo ci troviamo davanti anche alla tratta della prostituzione: una giovane
ragazza, costretta a prostituirsi, comincia a vedere nel proprio carnefice una
sorta di riscatto, come la sindrome di
Stoccolma, tra credenze popolari, sogni e aspirazioni che finiscono per
cozzare con il mondo che le si para davanti agli occhi.
Il
concetto di giustizia diventa un’arma a doppio taglio, che finisce per ferire
più le vittime che gli effettivi carnefici. Si paga davvero per i propri
crimini? L’omicidio di Claudia farà passare in secondo piano quello del
ciclista, ma casi che sembrano così distanti l’uno dall’altro avranno una
matrice in comune, un elemento che sarà anche la chiave di svolta della storia.
Gelosia, passione, cupidigia, lussuria, sono tutti elementi che la penna di
Navarra delinea alla perfezione, in un thriller capace di catturare l’attenzione
del lettore sin dalla prima pagina.
Se
volete un legal thriller che vi porti ad esplorare nel profondo il fragile
animo dell’essere umano passando per il nostro ordinamento giuridico, questo
romanzo fa al caso vostro.
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