Il cantante di cui parleremo oggi è simpatico, brillante ed estremamente intelligente e parliamoci chiaro: crediamo sia proprio questo il motivo se tutti gli vogliamo così tanto bene.
Michael Holbrook Penniman Jr. conosciuto semplicemente con il nome d’arte Mika nasce il 18 Agosto 1983 a Beruit, a Libano da Joannie Penniman – di origini libanesi – e da Michael Holbrook Penniman – di origini statunitensi –. Terzo di cinque figli, Michael è stato abituato fin da subito alla vita da “nomade”: a pochi mesi di vita, infatti, a causa della guerra civile libanese e a seguito del rapimento di suo padre che lo tiene costretto all’interno dell’ambasciata americana di Kuwait, si trasferisce a Parigi e, all’età di nove anni, a Londra, dove frequenta prima Lycée Français Charles de Gaulle (situato nel quartiere di South Kensington), il Royal College of St. Peter at Westminster (situato accanto all’Abbazia di Westminister) e successivamente il Royal College of Music (situato a Kensington). A seguito dei numerosi problemi in ambito accademico, in questi anni gli viene diagnosticata una grave forma di dislessia.
“I could be brown, I could be blue, I could be violet sky
I could be hurtful, I could be purple, I could be anything you like
gotta be green, gotta be mean, gotta be everything more
why don't you like me? why don't you like me?
why don't you walk out the door!
(Potrei essere marrone, potrei essere blu, potrei essere lilla
potrei essere uno che ferisce, potrei essere viola, potrei essere tutto quello che ti piace
devo essere verde, devo essere cattivo, devo essere qualcosa di più
perché non ti piaccio? Perché non ti piaccio?
perché non esci da quella porta!)”
“Thank you Rufus, thank you Auden and James Deanthank you Emerson and Bowie for my dreams
Wilfred Owen, Kinsey, Whitman and Rimbaud
thank you Warhol, thank you patience, thank you Porter and Coctea
(grazie Rufus, grazie Auden e James Dean
grazie Emerson e Bowie per i miei sogni
Wilfred Owen, Kinsey, Whitman e Rimbaud
grazie Warhol, grazie pazienza, grazie Porter e Coctea)”
Il 7 Giugno dello stesso anno al programma Che tempo che fa presenta l’album “No Place In Heaven” uscito il 15 Giugno; anch’esso contiene tracce note a tutti come “Staring At The Sun” e “Good Guys” nella sua edizione originale e, nella sua edizione italiana, “Beautiful Disaster” cantata con Fedez e “Center of Gravity” cantata con Franco Battiato.
Nell’Agosto del 2015 il primo scandalo riguardante Mika: a Firenze dei manifesti pubblicitari del concerto che si sarebbe tenuto al Nelson Mandela Forum sono stati imbrattati di scritte omofobe e insulti a lui rivolti. La risposta? L’aggiunta di nuove date nella città toscana affiancata a una protesta non-violenta partita sui social e abbracciata da giornali, radio e telegiornali e a una dichiarazione: “All’inizio ho pensato che tacere fosse la migliore posizione, poi ho capito che l’indignazione non doveva riguardare me, ma tutti quei giovani e quegli adulti che non hanno conquistato la libertà attraverso l’arte, come invece ho fatto io. Sorvolare è un atteggiamento borghese. Io sono uno che non vuole entrare nella vita della gente senza chiedere permesso. Ma non mi sdraio a tappetino davanti alle offese. Farò solo tanto rumore insieme al pubblico”.
Alla fine del tour gli viene affidata la conduzione del programma Stasera casa Mika andato in onda su Rai2 tra il 15 Novembre al 6 Dicembre 2016; per questo programma riceve il Premio Flaiano per il miglior programma televisivo dell’anno.
Nel Febbraio del 2017 è di nuovo ospite al Festival di Sanremo, in cui canta “Jesus to a Child” per omaggiare George Michael e i brani “Boum Boum Boum”, “Grace Kelly” e “Good Guys” e annuncia la seconda stagione di Stasera casa Mika, andata in onda tra il 31 Ottobre e il 21 Novembre 2017.
Il suo ultimo album in studio viene pubblicato il 4 Ottobre 2019 ed è intitolato “My Name Is Michael Holbrook”, prodotto dalla Casablanca Records e dalla Republic Records. Contiene tredici tracce e un featuring con Jack Savoretti, che ha cantato con Mika il brano “Ready to Call This Love”.
Vi diciamo la verità: per parlare di questo cantante amato da tutti (ma a parer nostro non abbastanza) ci siamo soffermate quasi esclusivamente sulla sua carriera qui in Italia, ma in realtà Mika è un vero e proprio cittadino del mondo: oltre a essere in possesso delle chiavi della Città di Firenze dal 2018, infatti, nel 2010 ha ricevuto l’onorificenza di Chevalier dans l'ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere). Parla il dialetto libanese, l’inglese, il francese, l’italiano, lo spagnolo, l’arabo e il cinese, e diciamocelo: dove va va, è riconosciuto come cittadino del paese.
Nessun commento:
Posta un commento