La nostra Kamala Khan è una “destinata”, come preannuncia un po’ il titolo del terzo episodio di Ms. Marvel. Ci addentriamo sempre più nel passato misterioso del bracciale che la nostra protagonista ormai porta al polso da tre puntate. La narrazione, infatti, si è aperta con un flashback ambientato nel 1942, il periodo nel quale l’India era ancora occupata dagli inglesi. Ciò che incuriosisce immediatamente lo spettatore è l’interazione tra la nonna della nostra protagonista e la donna che abbiamo avuto modo di vedere alla fine del precedente episodio. Najma capeggia un gruppo di ricercatori all’interno di un caverna dove riescono a trovare il bracciale.
Le prime spiegazioni e i primi racconti, infatti, appaiono letteralmente illuminanti. Col precedente episodio avevamo avuto modo di poter supporre qualcosa riguardo i poteri di Kamala, ma adesso iniziamo ad averne conferma. Il bracciale che ella porta non le serve per poter usare i propri poteri, quanto più per potervi accedere. La Noor è difatti un potere che proviene da un’altra dimensione, alla quale lei può accedere perché risiede dentro di lei. Il vero potenziale, però, sembra esser recluso a Kamran e la sua famiglia. Il bracciale permette, dunque, a Kamala di accedervi senza grosse difficoltà. È interessante l’uso che viene fatto della terminologia in questo episodio, che possiamo ricollegare anche al titolo. Appare chiaro che i creatori della serie si siano divertiti a rimescolare le carte in tavola cogliendo diverse idee sparse qua e là nei fumetti. In particolare, mentre Kamala cerca una definizione per capire cosa ella sia, vengono citati i “Clandestini”. Il gruppo in quesitone fu creato da Alan Davis nel 1994 ed è apparso per la prima volta nel Marvel Comics Presents #158. La famiglia gioca col nome ClanDestine, cosa che è presente in questo stesso episodio viene in parte citato dal titolo: destined.
La domanda, a questo punto, è spontanea: se si parla di altre dimensioni, Kamala cosa è? La risposta è quanto mai più intrigante, anche perché i creatori della serie avevano annunciato che sarebbe stata qualcosa di intrinsecamente connesso alla sua cultura. Kamala apparterebbe a ciò che il folklore popolare musulmano chiama Djinn. Noi tutti, in occidente, abbiamo la visione del Genio blu di Aladdin, ma la realtà nelle leggende arabe e indiane è ben differente. In uno dei tanti racconti, infatti, è vero che il genio ha come scopo quello di avverare i desideri umani, ma lo fa sottostando a una strana legge del contrappasso secondo la quale l’uomo o deve pagare un caro prezzo o subirà le conseguenze in eccesso per quel desiderio. Inoltre, secondo altre leggende, il Djinn popola gli incubi dei più piccoli (non solo dunque quelli di Kamala stessa) perché corrisponde un po’ alle nostre storie sull’uomo nero.
Nel Marvel Comics Universe i Djinn esistono dal 1943, una data di certo non casuale se pensiamo al flashback con cui l’episodio si apre, e pur avendo avuto diverse apparizioni sparse, non sono mai stati approfonditi. Alcuni membri di questa specie possiedono diverse capacità come il volo, poteri magici, longevità e abilità di proiettare energia, ecco da dove dunque si è realmente attinto per revisionare la nostra Ms Marvel. Ma anche in questo caso dobbiamo attendere ulteriori dettagli per poter cercare di comprendere a pieno il potenziale della nostra eroina.
Altro elemento sul quale è necessario fare un appunto è sicuramente il colore del braccio sul cui è stato ritrovato il bracciale. Il colore della pelle è il blu, cosa che ci spinge a pensare che possa essere quello di un Kree, cosa che inevitabilmente lega ulteriormente questa serie a Captain Marvel stessa. Senza dimenticare degli esperimenti che i Kree stessi hanno fatto per migliaia di anni sugli esseri umani che hanno dato vita Inumani. Inoltre, se andiamo alla ricerca di indizi, non possiamo di certo lasciarci sfuggire i simboli sul pavimento di quella stessa caverna. Il legame col i Dieci Anelli diviene via via sempre più solido. L’organizzazione terroristica introdotta in Iron Man nel 2008, tornata presente nell’MCU attraverso Shang-Chi, sembra esser andata alla ricerca del bracciale gemello a quello indossato da Kamala. Durante il ritrovamento, infatti, si parla del fatto che essi debbano essere due, ma che gli inglesi forse avessero già saccheggiato quel luogo. Considerata, dunque, la differenza tra fumetti e film già operata con quella pellicola Marvel, il mistero su questi artefatti si infittisce e spinge lo spettatore a guardare incuriosito gli episodi di Ms Marvel per cercare di comprendere la strutturazione di questa nuova mitologia.
Nessun commento:
Posta un commento