“In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr” canta Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari nel brano “Ringo Starr”.
Sir. Ringo Starr, che oggi compie ottantadue anni, è visto ancora come il membro dimenticabile dei Beatles, talvolta inutile, sicuramente una figura di poco rilievo.
E pensare che anche semplicemente per il suo ruolo di batterista che ricopre il nostro Ringo, tecnicamente potrebbe essere considerato tranquillamente il membro più importante della band.
Questo però viene dimenticato fin troppo spesso, e fin troppo spesso ancora oggi a distanza di cinquantadue anni dallo scioglimento della band il punto di vista collettivo su questo personaggio non è affatto cambiato; è per questo che siamo particolarmente felici di pubblicare questa biografia.
Non ci aspettiamo di cambiare il pensiero di milioni, ma di certo vogliamo dare il nostro piccolo contributo e parlare dell’affetto che proviamo per Richie che, piccolo e insignificante fun fact, è al quattordicesimo posto nella lista dei 100 Migliori Batteristi di Tutti i Tempi rilasciata nel 2016 da Rolling Stone.
Mica pizza e fichi, diremmo a Roma.
Ringo Starr e sua madre |
Della buona musica, e il padre anche delle feste, dei pub e dell’alcol: durante tutta l’infanzia di Ritchie, infatti, suo padre Richard era solito sparire dalla loro abitazione al 9 di Madryn Street anche per giorni e tornare ubriaco. La parte peggiore però probabilmente non fu nemmeno questa, bensì le voci di corridoio che fecero conoscere il padre – e conseguentemente tutta la famiglia Starkey – se non in tutta Liverpool, sicuramente in buona parte della città e gli fecero avere una nomea non di certo positiva.
Conseguentemente a tutto ciò, sua madre Elsie iniziò ad avere un rapporto con suo figlio morboso e ai limiti dell’ossessione e della paranoia.
Nel 1944 la famiglia Starkey si sposta nel quartiere di Toxteth – facente parte del Dingle di Liverpool – e, dopo il trasferimento all’interno della nuova abitazione al 10 di Admiral Grove, Richard e Elsie decidono di divorziare, il che si rivela sì un sollievo, ma anche una disgrazia: gli alimenti dati da Richard alla sua famiglia erano di soli trenta scellini (circa 0.06 sterline odierne) settimanali, e il piccolo Ringo e sua madre non sanno come andare avanti, tanto che Elsie è costretta a portare avanti molteplici lavori da donna delle pulizie e da cameriera.
All’età di sei anni – nel 1946 – Ritchie contrae una terribile appendicite e, a seguito di una appendicectomia, una peritonite che lo porta a stare in coma per giorni; a causa di questo avvenimento è costretto in ospedale e distante dalla sua famiglia per ben un anno, fino alla sua dimissione avvenuta nel maggio del 1948.
Questa lontananza non migliora affatto l’ossessione di Elsie nei suoi confronti, e infatti una volta uscito dall’ospedale, il bambino si trova costretto a casa e impossibilitato ad andare a scuola nonostante fosse nelle condizioni effettive per andarci; già all’età di otto anni Ritchie era completamente analfabeta e quasi non sapeva leggere e scrivere i numeri. A salvarlo da questa condizione e a farle da professoressa è per diversi anni la sua vicina di casa Marie Maguire Crawford, che si prende l’impiego due giorni a settimana di insegnargli tutto quello che gli è stato impedito di imparare.
O quasi, perché proprio quando era in procinto di mettersi in pari, Ritchie si ammala di tubercolosi – nel 1953 – ed è costretto a essere ammesso in un sanatorio per due anni. Qui si avvicina per la prima volta alla musica e proprio in questo luogo inizia a suonare per la prima volta la batteria prendendo parte alla band dell’ospedale.
Dopo la sua dimissione dall’ospedale avvenuta alla fine del 1955, Richard ormai quindicenne si ritrova catapultato in una situazione familiare completamente diversa: sua madre aveva sposato solo un anno prima il londinese Harry Graves. La presenza dell’uomo risulta essere ben voluta, e i due stringono un’amicizia molto stretta, tanto che l’uomo affermerà di non aver mai avuto un’interazione negativa con Richard, e di contro Richard affermerà di aver affinato i suoi gusti musicali proprio grazie all’uomo e di aver imparato la gentilezza grazie a lui.
Dopo aver deciso di troncare il suo percorso scolastico, riesce a lavorare come ferroviere per la British Railways, ma a causa della sua corporatura magrolina non riesce a superare l’esame fisico e viene licenziato; successivamente lavora come cameriere su una nave che viaggiava da Liverpool al Galles del Nord, ma si licenzia per paura della leva militare e per paura che la Royal Navy lo trovasse adatto all’arruolamento.
A metà del 1956 Harry gli assicura una posizione da macchinista nella ditta di produzione di materiale scolastico: “Henry Hunt and Sons”, dove conosce e fa amicizia con Roy Trafford, che lo fa avvicinare e appassionare alla musica skiffle.
Ringo Starr con i Rory Storm and The Hurricanes |
Nel 1960 il gruppo era diventato il più famoso di Liverpool, e proprio grazie a questa loro popolarità ai The Hurricanes venne offerta la possibilità di suonare per tre mesi all’interno della sede gallese della catena di resort Butlin’s, offerta che accettarono e che gli portò a suonare successivamente in un tour all’interno delle basi militari dell’US Air Force e, successivamente, a inizio 1960, nel club “Kaiserkeller” di Amburgo.
Ad Amburgo i Rory Storm and The Hurricanes si dovettero confrontare da subito con i Beatles ma in realtà, sulla carta, non c’era competizione: già in partenza i The Hurricanes erano più conosciuti dal gruppo composto da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Pete Best e venivano pagati un salario maggiore, ma quando Ringo il 1° Ottobre 1960 conoscerà i Beatles e il 15 Ottobre 1960 suonerà con John, Paul e George per sostituire Pete – l’allora batterista dei Fab Four – nessuna delle due parti avrà alcun dubbio: Ringo deve diventare il batterista dei Beatles.
Ringo Starr con i Beatles |
Il resto, fino al 1970, è storia. Almeno per i Beatles, a cui abbiamo dedicato un’etichetta.
Diciamoci la verità: Ringo è sempre stato principalmente un batterista. Uno dei migliori del mondo, certamente, ma mai un cantautore (nella carriera dei Beatles ha scritto di suo pugno solo “Octopus’s Garden” e “Don’t Pass Me By”). Questo non vuol dire ovviamente che la sua carriera si sia conclusa con la fine dei Beatles.
Ancor prima dello scioglimento della band – nel Marzo del 1970 – pubblica “Sentimental Journey”, una raccolta di canzoni rock della sua infanzia che contiene arrangiamenti George Martin, Elmer Bernstein, Quincy Jones e il suo migliore amico Paul McCartney; la raccolta è seguita da “Beaucoups of Blues”, pubblicato nel Settembre del 1970.
Ha suonato la batteria nell’album “John Lennon/Plastic Ono Band” di John Lennon e “Yoko Ono/Plastic Ono Band” di Yoko Ono del 1970 e negli album “All Things Must Pass” (1970), “Living in the Material World” (1973) e “Dark Horse” (1974) di George Harrison, ha partecipato al Concerto per il Bangladesh organizzato da Harrison e con lui ha scritto e prodotto le canzoni “"It Don’t Come Easy” e “Back Off Boogaloo”.
Nel 1972 ha prodotto il documentario/concerto della band T-Rex “Born to Boogie”, mentre nel Novembre del 1973 pubblica “Ringo”, contenente brani di Lennon, Harrison, Paul e Linda McCartney e nel Novembre del 1974 pubblica “Goodnight Vienna”, contenente sempre alcuni brani di Lennon e dei coniugi McCartney, così come di Billy Preston e di Elton John.
ultima foto di John Lennon e Ringo Starr, 29 maggio 1979 |
Nel Settembre del 1977 pubblica “Ringo the 4th” – il suo primo flop musicale – e nell’Aprile del 1978 il secondo: “Bad Boy”.
Nel 1980 dopo l’assassinio del suo migliore amico John Lennon, i tre Beatles rimanenti si riuniscono per registrare il brano “All Those Years Ago”, scritto (e modificato dopo la morte di Lennon) da George Harrison e dedicato inizialmente proprio a Starr; la canzone viene pubblicata nel 1981.
Nell’ottobre dello stesso anno viene pubblicato l’ottavo album del cantante, “Stop and Smell the Roses”, contenente brani di Harrison e McCartney.
Dopo la registrazione del suo nono album, “Old Wave”, iniziano i problemi: Ringo non riesce a trovare infatti un’etichetta musicale che sia disponibile a rilasciare l’album negli Stati Uniti e nel Regno Unito… alla fine però ci riesce, e nel giugno dell’1983 (dopo un anno dal compimento effettivo dell’album) pubblica l’album con l’etichetta discografica tedesca indipendente Bellaphon Records.
Nell’1985 partecipa al movimento di protesta “Artists United Against Apartheid” e alla registrazione del brano “Sun City” insieme a suo figlio Zak Starkey e ad altri artisti come Bob Dylan, Lou Reed, Peter Gabriel, Bono e Keith Richards.
Nel 1988 insieme a Paul McCartney, George Harrison e alla vedova Yoko Ono (volto del defunto marito del John Lennon) partecipa alla cerimonia della Rock and Roll Hall of Fame, accettando l’introduzione dei Beatles nella Hall of Fame.
ultima foto di George Harrison, Paul McCartney e Ringo Starr, 12 novembre 2001 |
Il 23 Luglio 1989 nasce la “Ringo Starr & His All-Starr Band” – attuale band del cantante – ed esordisce in un concerto di più di diecimila spettatori a Dallas, in Texas.
L’8 ottobre 1990 pubblica “Ringo Starr and His All-Starr Band”, il suo primo album live, dopo nove anni pubblica il suo primo album in studio, nel maggio del 1992: “Time Takes Time” e dopo altri sette anni, nel 1998, pubblica “Vertical Man” (16 giugno) e “VH1 Storytellers” (20 ottobre).
Nel 2002 viene inserito nella Percussive Arts Society Hall of Fame ed entra ufficialmente nell’élite di batteristi e percussionisti e il 29 novembre dello stesso anno, per celebrare il primo anniversario della morte del suo migliore amico ed ex beatle George Harrison, Ringo si esibisce alla Royal Albert Hall di Londra con i brani “Photograph” e “Honey Don’t”; inoltre, nell’album “Ringo Rama” pubblicato nel marzo del 2003 è inserita la canzone-tributo scritta per Harrison “Never Without You”.
Maureen Cox e Ringo Starr |
Nel gennaio del 2010 pubblica il suo sedicesimo album “Y Not” e sempre lo stesso mese, il 22 gennaio 2010, partecipa alla maratona “Speranza per Haiti ora: un beneficio globale per i soccorsi in caso di terremoto”; poco più di un anno dopo, nel gennaio del 2012, pubblica “Ringo 2012”.
A seguito del suo diciottesimo album “Postcards from Paradise” pubblicato nel marzo del 2015, Ringo partecipa alla cerimonia della Rock and Roll Hall of Fame, accettando l’introduzione nella Hall of Fame.
Le sue ultime due produzioni musicali risalgono al marzo del 2017 (“Give More Love”) e all’ottobre del 2019 (“What’s My Name”). Il 16 marzo 2021 annuncia che non pubblicherà più album musicali e che si limiterà a pubblicare esclusivamente EP; il 24 settembre 2021 viene pubblicato l’EP “Change the World”.
Ora, dopo aver parlato della sua non proprio inesistente carriera, facciamo un passo indietro e ripercorriamo gli eventi più importanti della sua vita personale:
Barbara Bach e Ringo Starr |
Il 3 giugno del 1964 durante un servizio fotografico per il Saturday Evening Post avverte un malore e sviene sul set. Viene ricoverato al University College Hospital di Londra per una faringite e una tonsillite; viene rilasciato dopo pochi giorni, ma è comunque costretto a rimanere a casa per riguardarsi e viene momentaneamente sostituito da Jimmie Nicol. Affermerà poi, visti i precedenti con Pete Best, di aver avuto il timore di venire sostituito permanentemente.
Durante le registrazioni del White Album, nel 1967, fu il primo a lasciare la band per due settimane a seguito di una litigata con McCartney in cui fu insultato delle sue abilità da batterista, ma anche a seguito delle generali tensioni, del costante comportamento passivo-aggressivo di Lennon e della fastidiosa presenza costante di Yoko Ono.
Nell’aprile del 1979 si ammala nuovamente per alcune complicanze dovute alla sua peritonite avuta durante l’infanzia e viene portato e operato d’urgenza al Centro Ospedaliero Principessa Grace di Montecarlo; sfiora la morte, ma si salva solo perché i medici riescono a rimuovergli diversi centimetri di intestino. Il 28 novembre dello stesso anno un incendio distrugge la sua abitazione di Hollywood e quasi tutti i suoi cimeli dei Beatles.
Nel 1980 incontra Barbara Bach sul set di “Caveman” (in cui Sir. Ringo Starr ricopre il ruolo del
protagonista), e i due si sposano il 27 Aprile 1981 alla Marylebone Town Hall di Londra. Il 19 maggio 1980 i due sono vittime di un incidente stradale quasi mortale.
Ringo Starr durante la cerimonia di laurea alla Berklee College of Music |
Nel 1988, a seguito del loro grave alcolismo, i due coniugi entrano in un centro di disintossicazione ubicato nella città di Tucson, in Arizona.
Il 20 marzo 2018 riceve, a Buckingham Palace, l’onorificenza di Cavaliere (ed è per questo che lo chiamiamo “Sir.”) per “l’opera nella musica e per l’attività di beneficenza”.
Il 2 giugno 2022 ha ricevuto un dottorato ad honorem in musica alla Berklee College of Music per “l’impatto incommensurabile sulla musica, sul cinema, la televisione e la cultura popolare”.
Lui, di contro, che non si è nemmeno diplomato, è salito sul palco esordendo con “l’idea di essere un dottore mi lascia senza fiato”.
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