Riprendiamo il nostro appuntamento settimanale con Kamala Khan, arrivando in Pakistan. Finalmente vediamo l’altra terra che caratterizza il suo DNA ed è davvero interessante il modo con cui questo luogo si inserisce all’interno della narrazione. Durante il suo soggiorno, la ragazza cerca di prendere confidenza con le proprie radici e le proprie tradizioni cercando di riavvicinarsi al cibo o anche alle usanze. Il dissidio più interessante, sulla sua americanizzazione, sta proprio nel suo abbigliamento. I jeans diventano chiaro simbolo di quanto lei sia lontano dalle sue tradizioni. Ma allo stesso tempo abbiamo modo di esplorare il personaggio di sua nonna e il rapporto con essa.
Questo episodio, nonostante il titolo faccia riferimento a un’altra storia, è l’adattamento di Ms. Marvel Vol.4 #12, scritto da G. Willow Wilson e disegnato da Mirka Andolfo. Seeing Red, infatti, è una one-shot che vede Kamala come protagonista insieme ad altri eroi asiatici dell’universo Marvel pubblicata sulle pagine di Marvel’s Voices: Identity (2021) #1. Nell’episodio, non a caso, abbiamo modo di vedere altri “eroi”. Nel corso del minutaggio viene introdotto un personaggio nuovo: Kareem, interpretato da Aramis Knight. Il suo alias è Red Dagger e appare per la prima volta proprio nelle pagine sopracitate. Egli è un combattente che protegge il suo popolo sfruttando la sua abilità nell’uso dei pugnali celando, come abbiamo modo di vedere, con una bandana rossa (che però non sembra in grado di tenere a freno la sua lingua). Non anticipiamo nulla, considerato che a livello sentimentale la vita di Kamala in soli quattro episodi sembra pullulare di possibili spasimanti e traditori.
Le differenze rispetto ai fumetti, però, si possono proprio cogliere nel background di Kareem. Egli, infatti, nell’MCU non è un vigilante, bensì un membro dei Pugnali Rossi: un’organizzazione segreta che protegge la propria identità tramite la sciarpa indossata dal ragazzo, ma che si batte per poter cercare di proteggere la popolazione pakistana dalle minacce dei Nascosti.
Dal fortuito incontro tra Kamala e Kareem abbiamo modo di scoprire qualcosa di più in merito alle “dimensioni” alternative che ormai l’MCU sta tirando fuori. I Clandestini, come avevo già detto nello scorso articolo, vengono dalla dimensione Noor; un regno che è praticamente congiunto al nostro, infatti, a separarli vi è solo un velo. Waleed (Farhan Akthtar), il leader dei pugnali rossi, spiega che numerose sono le dimensioni invisibili che circondano la Terra, ma del resto avevamo avuto modo di conoscere ciò proprio grazie a Doctor Strange e a Shang-Chi (che qui ritorna in un certo senso), ma anche in Moon Knight basti pensare a luoghi come: il Regno quantico, la Dimensione Astrale, la Dimensione Oscura, Ta Lo e il Duat. Aspetto che appare sempre più interessante perché comunque crea un collegamento con tutto il resto dell’azione che i nostri supereroi hanno affrontato finora. Infatti, non a caso, ogni qual volta che esce una serie è intrigante e interessante cercare di cogliere i riferimenti col resto del contesto MCU.
In questo episodio, inoltre, si sono di certo divertiti nel cercare di giocare col fan Marvel. I murales che sono stati inseriti, primo fra tutti quello di Ant-Man, sono riferimenti ben presenti all’interno di questo contesto urbanistico e si fanno ancor più allettanti sotto diversi punti di vista se sono esportati in terre che non sono quelle americane. Divertente è, inoltre, il richiamo a Thor: esso fa comprendere come con la parola Djin venga definito qualsiasi cosa che possa uscire senza dall’ordinario.
Per cogliere tutti i riferimenti, inoltre, ci si deve soffermare anche sui particolari che lo spettatore ha modo di vedere, in questo caso ci riferiamo al carcere di massima sicurezza del Dipartimento di Damage Control. Questo stesso edificio, infatti, collega questa serie a quella di She-Hulk, come abbiamo avuto modo di vedere dal trailer della prossima serie in uscita su Disney+. Questo è un aspetto che si ricollega anche con le ultime novità uscite in casa Marvel, infatti, notizia di questi ultimi giorni è la presenza di un corto marvelliano che è stato girato per le crociere a tema: Avengers Quantum Encouter. Una piccola anticipazione di quelli che forse saranno i nuovi Avengers, cosa che del resto ci aspettiamo anche se il ritorno di Ultron è abbastanza particolare.
Al di là di quelli che sono tutti gli easter eggs che possiamo cogliere e tutti i riferimenti che possiamo esserci fatte scappare, puntata dopo puntata si aggiunge una tessera fondamentale per al caratterizzazione di Kamala. Esattamente come si aggiunge un pezzettino fondamentale per il suo costume, cosa che vedremo solo al termine della serie. Questo quarto episodio ci porta verso un approfondimento doveroso dei poteri della giovane esattamente come ci inserisce sempre di più all’interno della sua cultura. L’MCU si sta dotando di una paladina dal cuore nobile che sta imparando anche fin troppo bene e velocemente a imparare l’uso dei propri poteri.
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