Il romanzo viene pubblicato negli Stati Uniti nel 1910, mentre arriva in Italia nel 1921. L’anime viene trasmesso in Giappone nel 1991, mentre da noi approda nel 1993. I vari sceneggiati televisivi sono del 1952, 1959, 1960, 1975 e 1993.
P.S. sempre chi sta scrivendo questo articolo, ancora in età adulta, sogna di avventurarsi per un giardino misterioso che svela sempre qualcosa di nuovo.
anche se il cuore ti piange sai
non dir sempre no
dai, sorridi un po’…”
Mary Lennox cresce in India da genitori inglesi, che come molti in quegli anni, ricoprivano alti incarichi nelle terre dell’Impero britannico. I genitori erano soliti lasciarla sempre sola, troppo presi dai loro impegni lavorativi e mondani; compensavano la loro mancanza affettiva dando a Mary tutto ciò che desiderava materialmente, crescendola in questo modo viziata ed egoista.
A seguito di un terremoto, i genitori perdono la vita e Mary, rimasta orfana, è costretta a tornare in Inghilterra sotto la tutela del ricco zio Archibald Craven.
Ad accogliere la piccola Mary, però, è la governante: la signora Medlock. Tutt’altro che socievole e gentile, la Medlock è rigida e severa. Mary sembra destinata alla solitudine, quando la governante le comunica che lo zio non è per niente presente in casa e che quindi dovrà rimanere da sola e intrattenersi come meglio può.
“Ti manca tanto la libertà
che avevi in India ma non hai qua
solo la tua gran curiosità
ti riporterà la felicità”
Col passare del tempo, la curiosità di Mary prende il sopravvento e comincia a esplorare l’immensa casa. Regna un clima inquietante, soprattutto quando sente un pianto continuo provenire da un punto non precisato, e quando fa domande al personale di servizio, tutti negano che possa essere collegato a qualcosa.
Nel frattempo arriva la bella stagione e Mary, fiduciosa della promessa fatta da Martha, esplora anche il vasto giardino. Stringe amicizia con il vecchio giardiniere Ben Weatherstaff e il fratello di Martha: Dickon. Da loro Mary apprende la storia della morte della signora Craven: lei aveva un giardino segreto dove amava ritirarsi per curare le piante. Sedeva spesso su di un enorme ramo, dell’albero più alto, e proprio in un giorno come tanti, da quel ramo cadde, morendo. Da lì lo zio di Mary decise di chiudere il giardino segreto, senza dire dove avesse nascosto la chiave.
“Qui c’è un giardino Mary, Mary
che è pieno di misteri, Mary
misteri prigionieri, Mary
di passati pensieri.
Sì c’è un giardino Mary, Mary
gremito di misteri, Mary
e quel che è stato ieri, Mary
prima o poi cambierà...”
Entrambi i misteri vengono risolti, quasi in simultanea. Un giorno Mary ritrova la chiave ed entra nel giardino che non è esattamente come lo aveva immaginato: dopo anni di incuria, è invaso da erbacce ma con l’aiuto di Dickon – estremamente legato alla natura – lo rimettono in sesto, con la promessa che manterranno il segreto sul loro lavoro.
Mentre una notte, quando sente di nuovo il pianto, Mary si fa forza e decide di seguire il suono, fino ad arrivare davanti una porta. La apre, e si spalanca una stanza dove su un letto c’è un bambino della sua età. Si chiama Colin, ed è figlio del signor Craven, quindi cugino di Mary. Nonostante i due si somiglino per essere molto viziati e arroganti, in realtà Colin è molto più pessimista e arrendevole: confessa a Mary di essere affetto da una grave malattia, che non c’è nulla da fare per lui e che morirà nel giro di poco tempo.
Essendo “Il giardino segreto” un grande classico della letteratura, potremmo benissimo fare spoiler, ma non ce la sentiamo, anche perché l’ultimo film del 1993 è disponibile su Prime Video, con una meravigliosa Maggie Smith nel ruolo della governante Medlock.
Un insegnamento di questa storia sta nel fatto che il giardino segreto altro non è che il nostro inconscio: quando lo ignoriamo le erbacce prendono il sopravvento, le piante muoiono e non danno risalto alla grandiosità che siamo. Entrare in questo giardino è importantissimo, anche se fa paura o può far morire parti di noi.
Vi consigliamo assolutamente di vederlo o di leggere il romanzo, non ve ne pentirete!
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