Sappiamo che i quattro di Liverpool avevano poco tempo libero e forse è proprio grazie al loro essere sottopressione, che hanno composto brani che ancora adesso reputiamo moderni e attuali. Diciamo forse, perché anche ne momenti di pausa non sono stati da meno, e il White Album ne è la prova. Dopo l’apice di Sgt. Pepper, i Beatles non si sono fermati facendo uscire i singoli: “All You Need Is Love” e “Lady Madonna”, oltre l’EP “Magical Mystery Tour”. Il lavoro martellante li sprona, quindi, a prendersi dei mesi di vacanza, nei quali volano in India.
“Nel doppio album la musica era migliore perché lì ero me stesso. Era totalmente diverso rispetto a Sgt. Pepper e molti di quei pezzi mi piacevano di più.”
- John Lennon
“È stato un album ad alta tensione. Eravamo tutti nel pieno della fase psichedelica o ne stavamo appena uscendo. Era strano. Non avevamo mai registrato in mezzo a riunioni di affari e a gente che stava lì con noi per ore”.
- Paul McCartney
Il primo brano che registrano è di John: Revolution, poi divenuta Revolution 1. Nonostante l’abbandono di Emerick, il lavoro è incessante fino ad agosto, quando si spostano ai Trident Studios di Soho per registrare Dear Prudence, canzone dedicata proprio alla sorella di Mia Farrow, che in India non ha lasciato il suo bungalow per giorni interi. Quando tornano ad Abbey Road, con loro c’è anche Eric Clapton, grande amico di George che registra While My Guitar Gently Weeps. L’album viene finito il 14 ottobre 1968, anche se due giorni dopo John e Paul modificano completamente la scaletta.
“Dopo Sgt. Pepper il nuovo album faceva pensare più a una band che registra insieme. Ricordo che lavoravamo contemporaneamente in tre sale: in una Paul faceva le sovraincisioni, in un’altra c’era John e nella terza c’ero io che registravo i cori.”
- George Harrison
“Concordo sul fatto che avremmo dovuto fare due album distinti: il ‘White’ e il ‘Whiter’”
- Ringo Starr
L’album ha avuto oltre un milione di prenotazioni, e dato che è il primo con l’etichetta Apple, i quattro non possono permettersi di fare molta pubblicità. Nonostante questo, però, è in tutti i negozi di musica il 22 novembre 1968, e il 7 dicembre è primo nelle classifiche in: Gran Bretagna, Australia, Canada, Francia, Germania, Norvegia, Spagna, Svezia e Stati Uniti. La rivista Rolling Stone lo ha eletto Album dell’anno nel 1968, e figura al decimo posto nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi.
Nel lato A del primo disco troviamo i brani McLennon: Back In The U.S.S.R, Dear Prudence, Glass Onion, Ob-La-Di, Ob-La-Da, Wild Honey Pie, The Continuing Story Of Bungalow Bill e Happiness Is A Warm Gun. Più il brano di Harrison: While My Guitar Gently Weeps.
Nel lato B del primo disco abbiamo le tracce McLennon: Martha My Dear, I’m So Tired, Blackbird, Rocky Raccoon, Why Don’t We Do It In The Road, I Will, Julia; la traccia Harrison Piggies e quella Starkey: Don’t Pass Me By.
Nel lato A del secondo disco troviamo le tracce McLennon: Birthday, Yer Blues, Mother Nature’s Son, Everybody’s Got Something To Hide Except For Me And My Monkey, Sexy Sadie, Helter Skelter e la traccia Harrison: Long Long Long.
Nel lato B del secondo disco ci sono le tracce McLennon: Revolution 1, Honey Pie, Cry Baby Cry, Revolution 9, Good Night e la traccia Harrison: Savoy Truffle.
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