A inaugurare l’anno nuovo ci pensa Alessandro Siani col suo “Succede anche nelle migliori famiglie”, commedia che arriverà nelle sale italiane proprio il primo gennaio 2024.
Ci immergiamo letteralmente, all’interno della vita della famiglia Di Rienzo: il padre Raniero (Sebastiano Somma), la madre Lina (Anna Galiena) e i tre fratelli Renzo (Dino Abbrescia) Isabella (Cristiana Capotondi) e Davide (Alessandro Siani).
In apparenza, tutti sembrano perfetti tranne Davide, che è considerato la pecora nera della famiglia. Di conseguenza, ha sempre vissuto confrontandosi con i suoi fratelli: uno è avvocato, l'altro psicologo, entrambi con famiglie da spot pubblicitario o con altissimi risultati universitari. Nonostante la laurea in medicina, Davide non è riuscito a soddisfare le aspettative del padre e ha trascorso sedici anni come volontario per la Caritas.
Tutto cambia, però, quando la notizia della dipartita del padre li fa congiungere sullo scenario di una meravigliosa Sicilia. I tre fratelli raggiungono la madre e si preparano al funerale anche se un’improvvisa notizia sconvolge tutti i loro precari equilibri: dopo soli tre giorni di lutto, la madre annuncia loro che si sarebbe sposata quel fine settimana. Da qui parte l’avventura dei tre fratelli per poter cercare d’impedire un’unione in grado di scoperchiare il vado di Pandora dei segreti che finora si erano comunemente taciuti.
Quella che Alessandro Siani propone è una commedia nella più classica delle accezioni. Persino la sua durata, di soli settantasette minuti, ci fa ben comprendere quanto volesse mantenere un ritmo narrativo serrato che fosse incentrato sulla risata pura e semplice. Si ritorna, in questo modo, ai più solidi dettami del genere: si transita dallo slapstick (cioè battute basate su schiaffi e cadute) a leggeri picchi di dramma che conferiscono corposità all'insieme. Si lavora molto con l’improvvisazione e col “buona la prima” così che l’intero cast possa inserire qualcosa di personale nel raccontare il proprio personaggio.
Si punta, quindi, su una tematica semplice per poter cercare di riportare il pubblico in sala. Si intriga col dramma familiare per poi giocare a “un weekend col morto”. Siani, con la sua settima pellicola, torna sui binari di ciò che gli è familiare maneggiando col politicamente corretto, confezionando qualcosa di corretto e che riesce nel suo intento. Forse non brilla di originalità, ma il cast fa buona parte del lavoro per poter riuscire a portare a casa il risultato.
“Succede anche nelle migliori famiglie” parla di segreti e di apparenze rimarcando quanto, in realtà, si sia fallacemente umani in questa assurda ricerca di una copertina patinata. Non sappiamo se questa sia la formula giusta in grado di riportare il pubblico in sala, ma sicuramente è quella ricetta in grado di far passare un po’ di tempo in leggerezza. Noi, in ogni caso, vi lasciamo con le parole di Annandrea Vitrano: “è necessario riscoprire e ritornare al piacere di una risata collettiva”.
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