Arrivato negli store, e disponibile per il download online, dal 17 febbraio: Quello che fa bene è il nuovo disco di LDA. In quest’anno, un po’ tutti, abbiamo avuto modo di conoscere Luca D’Alessio; dalla sua presenza ad Amici e il suo approdo a Sanremo 2023, il giovane cantante napoletano sta calcando il successo datogli dall’amore del pubblico italiano. A soli diciannove anni, ci ricorda la necessità del voler rischiare per poter inseguire i propri sogni.
Successivamente a “Quello che fa male”, con la sua nuova uscita, LDA affronta con le note tutto un suo percorso personale di crescita. Il disco prende questo nome per tre motivi: «il primo è scaramantico, mi sono detto che quello che fa male è andato bene, quindi poteva andare bene pure questo. Il secondo, è perché è un titolo felice perché mette il sorriso, solo per dire bene noi sorridiamo. E quindi dopo tutto questo periodo, un titolo felice mi sembrava la cosa più giusta. E terzo, perché c’è il passaggio di maturità da quello che fa male a quello che fa bene» in un certo senso un percorso di accettazione e redenzione.
Ma cosa lo fa stare bene? «Le cose di un ragazzo di diciannove anni. Cioè mi fa stare bene stare con la mia famiglia, con la mia ragazza, con i miei amici, stare nella mia città, stare con le mie nipotine, fare musica… l’amore mi fa stare bene» tutti elementi che ritroviamo all’interno delle tracce. Del resto, uno dei feat. più belli è proprio quello con Aka7even (le loro voci suonano benissimo insieme), “Tremi”: «Io e Luca siamo tanto amici e prima o poi doveva succedere. Ci conosciamo da quattro anni e ci vogliamo tanto bene. È nata come una canzone scritta tra amici ma poi ci siamo accorti della reale potenzialità del brano. Ci siamo guardati e abbiamo capito subito che doveva uscire. Posso dire che il pezzo è tra i miei preferiti dell’album. Quando le cose si fanno con naturalezza, non c’è niente da fare, si sente che sono vere. Questa traccia è proprio vera».
Le tracce che compongono l’album sono quindici, come dicevamo, e sono:
1. “Giostre” (prod.Steve Tarta)
2. “Quello che fa bene” (prod. Steve Tarta)
3. “Uh-la-la” (prod. Lvnar)
4. “Il Silenzio parla” (prod. Lvnar)
5. “Tremi” feat. Aka 7even (prod. Kekko D’Alessio, Max D’Ambra)
6. “Ex” (prod. Lvnar)
7. “Toxic love” (prod. Lvnar)
8. “Cado” con Albe (prod. Steve Tarta)
9. “Scappi o rimani” (prod. Alessandro Gemelli)
10. “Cara Napoli,” (prod. Adriano Pennino)
11. “Se poi domani” (prod. Kekko D’Alessio, Adriano Pennino)
12. “Litigare sottovoce” (prod. CanovA)
13. “Weekend” (prod. Steve Tarta)
14. “Luca” (prod. Steve Tarta)
15. “Oggi sono io” feat. Alex Britti (prod. Kekko D’Alessio, Alex Britti, Adriano Pennino, Max D’Ambra, Steve Tarta)
Durante le interviste si è mostrato molto curioso e quasi febbricitante di conoscere il riscontro col pubblico, proprio perché ha investito tempo ed energia senza alcuna remore in queste quindici tracce. «È un disco molto ricco, molto… è maturo rispetto a LDA, il primo disco. Mi sento veramente cresciuto. È passato un anno, quindi mi fa ben sperare anche a me, perché mi spinge a chiedermi: l’anno prossimo come sarò, tra due anni come sarò? Vada come vada questo disco, io sono troppo fiero di quello che ho fatto. E magari a un figlio farò sentire cosa ho fatto a diciannove anni e magari sarò ancora fiero… con tutti gli errori, del resto ho tutto il tempo per poter sbagliare e contemporaneamente maturare» con queste parole si è aperto Luca ai giornalisti curiosi di sapere cosa ci fosse dietro la realizzazione di questo nuovo progetto.
Reduce da Sanremo, quindi, si è buttato a capofitto su questa nuova uscita: «Sono riuscito a recuperare veramente poche ore di sonno… ma sono in ansia per l’uscita di questo disco. Sono proprio curioso di sentire quello che dicono. E ho questa sensazione addosso da molto tempo, quindi non ce la faccio più». Ma stare sul palco più famoso d’Italia non è di certo facile, si è in mondovisione e allo stesso tempo si può esser soddisfatti della propria missione: «È andata molto bene, mi sento di aver cantato molto bene. Ero felice nonostante la stanchezza e lo stress… però me la sono proprio goduta. Ho imparato a stare di più con i piedi per terra, perché ci sarà sempre chi è più bravo di te. Magari con altri anni d’esperienza potrò diventare bravo come gli altri big presenti quest’anno. Un bagno d’umiltà».
Non possiamo non ricordare che, durante la sera cover, LDA ha calcato il palco dell’Ariston proprio con Alex Britti. “Oggi sono qui”, un’autobiografia dello stesso Britti, è una delle tracce del nuovo disco, una collaborazione nata dalla stessa umiltà dell’artista che si è prestato sia all’esibizione che alla registrazione in studio di questo brano «Il protagonista è timido e insicuro e mi ci rivedo molto in lui, è una canzone vera. Quando lui venne ad Amici ho subito pensato: “Se faccio Sanremo chiedo a lui di accompagnarmi nella serata delle cover”, poi quando l’ho contattato la sua unica risposta, immediata, è stata “Ci vediamo all’Ariston!”. Per me è un onore che questo brano sia nel mio primo vero disco».
“Cara Napoli,” non una hit, ma una dedica alla sua città; senza tagli, ma un amore viscerale che fa parte dello stesso Luca: «Non potevo essere riassuntivo, perché ho detto tante cose. La cosa che più mi piace è il fatto che abbia analizzato in modo critico la mia città, ho messo tanti contrasti, ad esempio il calore della gente o ti scalda o ti scotta la pelle… tante immagini che solo un napoletano può dare perché noi napoletani siamo molto gelosi della nostra città. Un napoletano può parlare “male” della nostra città, ma un altro non lo può fare. Potremmo quasi definirlo come un rapporto familiare, in cui i membri della famiglia possono dire la qualsiasi gli uni sugli altri, ma gli altri non possono metter bocca su di loro. Dovevo dire tanto di Napoli, è la città che mi ha cresciuto e mi ha fatto diventare quello che sono. Mi ha dato la possibilità di parlare col più ricco e col più povero nello stesso momento, e ti insegna a stare bene con tutti e due. Ci bagna lo stesso mare e ci scalda lo stesso sole».
Ci sarebbero tantissime altre parole da aggiungere a un album del genere, ma noi vi consigliamo vivamente l'ascolto diretto delle tracce. Vi ricordiamo, inoltre, le tre date dei concerti:
19 aprile a Milano
21 aprile a Napoli
22 aprile a Roma
19 aprile a Milano
21 aprile a Napoli
22 aprile a Roma
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