sabato 12 marzo 2022

#MustToWatch: Downton Abbey

È una delle serie inglesi più amate in tutto il mondo, vincitrice di numerosi premi – così tanti che abbiamo provato a elencarli, ma non ci siamo riuscite – ed entrata così tanto nell’immaginario collettivo che tutti, più o meno consciamente, citiamo Lady Violet o Lady Mary. Stiamo parlando di Downton Abbey, serie che abbiamo divorato fino all’ultima puntata e che ci ha tenuto compagnia nei due mesi di lockdown nella primavera del 2020.

La serie è andata in onda sul network britannico ITV e sulla televisione statunitense PBS, dal 2010 al 2015. L’ideatore è Julian Fellowes, ed è composta da cinquantadue episodi, dalla durata di cinquantacinque minuti circa.

Gli eventi si svolgono dal 1912 a metà anni venti, e la protagonista indiscussa è proprio Downton Abbey, una tenuta di campagna dello Yorkshire, dove i padroni sono il Conte Robert Crawley di Grantham (Hugh Bonneville) e la Contessa Cora Crawley di Grantham (Elizabeth McGovern). Quest’ultima è in realtà americana, andata in sposa a Robert solo per convenienza. I Crawley, infatti, erano pieni di debiti e la famiglia di origine di lei – i Levinson – hanno accettato di coprirli, in cambio di titoli nobiliari per la figlia. Robert e Cora da perfetti sconosciuti si innamorano sul serio, tanto da costruire un legame solido. Hanno tre figlie: Lady Mary, (Michelle Dockery) Lady Edith (Laura Carmichael) e Lady Sybil (Jessica Brown Findlay).

Sappiamo che è inutile non fare spoiler, ma visto che è in uscita il secondo film, cercheremo di parlarvene dicendo il meno possibile, così da dare la possibilità a tutti di recuperare questa serie capolavoro. La trama, comunque, è fitta, perché senza eredi maschi, l’erede è James Crawley, cugino di Robert. Su di lui ripongono tutte le loro speranze, soprattutto in vista di un possibile matrimonio con la primogenita Mary, così che Downton possa rimanere nel nucleo principale. James, però, muore il 15 aprile 1912, nel naufragio del Titanic.

La famiglia è sconvolta, soprattutto perché il parente più prossimo è Matthew Crawley, (Dan Stevens) un cugino di terzo grado e avvocato a Manchester. Matthew, cresciuto da borghese, non vuole adattarsi alle convenzioni della famiglia, ed è in parte supportato dalla madre Isobel (Penelope Wilton). Chi ne è inorridita, è Lady Violet Crawley (Maggie Smith) madre di Robert, ancorata alle più antiche tradizioni. Il legame tra Isobel e Violet è così divertente che non riusciamo a prendere mai le parti dell’una o dell’altra.

Ad arricchire il contesto, ci sono le vicende anche della servitù. Nella prima puntata arriva John Bates (Brendan Coyle) che ha combattuto in guerra con Robert e ha bisogno di un impiego. John si offre come suo valletto, ma ha una ferita di guerra che lo rende zoppo. Per questo è sotto le mire del cameriere Thomas Barrow (Rob James-Collier) e la cameriera personale di Cora, Sarah O’Brien (Siobhan Finneran). Ma il carattere dolce e gentile di John lo farà amare da tutti, soprattutto da Anna Smith, (Joanne Froggatt) cameriera personale di Lady Mary. Sono ancora tantissimi i personaggi da elencare, perché il cast è amplio e in un modo o nell’altro tutti meritano una menzione particolare. Ma se lo facessimo, l’articolo diverrebbe troppo lungo, quindi forse è meglio concludere qui.

Bastano veramente poche puntate per capire il perché gli inglesi siano così vicini alla Corona: la nobiltà viene vista con rispetto non tanto da chi la rappresenta, ma dai cittadini comuni stessi che farebbero qualsiasi cosa per i Conti. È infatti la servitù a tenere le redini della tenuta, e a essere tra quelli che maggiormente si impegnano affinché tutto risalti e appaia impeccabile.

Tra storie d’amore – che finiranno sempre nel tragico, siete avvertiti – cambi della società, e la Grande Guerra, Downton Abbey ha decisamente il potere di tenervi incollati allo schermo.

I premi sono così numerosi che Downton Abbey è la serie britannica di maggiore successo a livello internazionale, tanto da essere entrata nel Guinness dei primati come show più acclamato dalla critica. Nel 2012 diviene la serie non americana più nominata nella storia degli Emmy Awards, e l’anno dopo quella più diffusa al mondo. Secondo la Writers Guild of America, Downton Abbey è al quarantatreesimo tra le serie televisive meglio scritte di sempre.  Il successo è stato così grande che l’Highclere Castle, nell’Hampshire – luogo di riprese – è divenuto un vero e proprio luogo turistico. 

A completare la serie, nel 2019 è uscito nelle sale Downton Abbey – Il film, diretto da Micheal Engler. E il 28 aprile 2022 uscirà il sequel: Downton Abbey II – Una nuova era.

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