Ogni
anno la Feltrinelli porta avanti l’iniziativa che riesce ad attirare molti
lettori, quella in cui, con due volumi dell’universale economica, regala la “coperta
del lettore”. Si tratta di un plaid su cui è rappresentata la copertina di un
romanzo. Noi abbiamo acquistato “Sonno profondo” di Banana Yoshimoto e “Il peso dei segreti” di Aki Shimazaki. Oltre alla prima che
conoscevamo per un modo di scrivere molto spirituale, abbiamo deciso di
approcciarci ad un’altra scrittrice nipponica, la Shimazaki appunto, e ne siamo
rimaste piacevolmente sorprese. Ma di cosa parla il suo libro?
La
storia si apre con la morte di Yukiko,
che prima di esalare l’ultimo respiro, dona alla figlia Namiko il proprio
diario, in cui conserva un tremendo segreto che l’ha tormentata per tutta la
vita. Partendo dal tormento di Yukiko, si intrecciano le storie di cinque
personaggi che con il loro passato si trovano coinvolti nella storia
principale. Vediamo Yukio,
fratellastro di Yukiko, sua figlia Tsubaki,
la madre Mariko e suo marito Takahashi. Ogni personaggi porta dentro
di sé un segreto che ha segnato in maniera indelebile la sua anima, un peso
enorme, inostenibile quasi da spalle fragili e che ne hanno quindi condizionato
l’esistenza. Sullo sfondo, nel mentre, si delinea il passato di un Giappone
ricco di contraddizioni, dal terremoto che sconvolse il paese nel 1923 e le
persecuzioni verso i coreani, passando per la Seconda Guerra Mondiale, per le
bombe atomiche, soprattutto quella su Nagasaki.
Anche
se il romanzo appare corposo, la storia scorre velocemente. Noi stesse ci siamo
trovate in pochissimi giorni a divorarne le pagine, per capire come le cinque
storie potessero intrecciarsi tra loro. L’amore proibito tra Yuki e Yukiko, le
violenze psicologiche e fisiche subite da Mariko e il peso dell’inettitudine di
Takashi. Ed ecco che Namiko e Tsubaki si fanno, chi all’inizio e chi alla fine,
portavoci di un passato difficile da cancellare. È un brutale omicidio quello
che in qualche modo lega i personaggi, l’odio corale verso un uomo che ha
distrutto più di una vita. La sua morte non ha giovato a nessuno, il passato
non può essere cancellato, ma ha permesso a tutti di andare avanti. È un
fardello enorme che pesa sulle spalle di personaggi più o meno inconsapevoli.
Due
donne, Mariko e Yukiko, portano sulle spalle il fardello maggiore, entrambe
disposte a liberarsi di che le aveva ferite, privandole di una vita normale. L’amore
diventa un’arma a doppio taglio, perché i segreti rendono la storia complicata.
Mariko ha perso la sua famiglia nel terremoto del 1923, malgrado fosse già di
suo una “figlia naturale”. È cresciuta in un orfanotrofio e nell’adolescenza
cade nel tranello di un uomo senza scrupoli, capace di tormentare le donne
portandole anche al suicidio. Si ritrova così vittima di un manipolatore che
abusa di lei e del suo corpo, mettendola incinta e rifiutandosi si riconoscere
il bambino, nonostante faccia di tutto per avere un ascendente su di lui. La
figlia dell’uomo, Yukiko, vive un amore proibito, che la devasta nel momento in
cui si rende conto che sarebbe un rapporto incestuoso. Takahashi viene da una
famiglia importante, ma rinuncia a tutto per seguire il suo amore, malgrado la
sterilità lo divori dall’interno. Le storie dei genitori vengono tramandate ai
figli, al punto che anche la nipote di Mariko si ritrova in un rapporto
deleterio, in cui la donna stessa vedrà nella giovane un po’ di sé e farà di
tutto per metterla in guardia.
In
circa quattrocento pagine viene delineata una narrazione fluida, carica delle
atmosfere che solo gli scrittori giapponesi sanno creare. Lo stile di scrittura
è semplice, ogni tanto intervallato da qualche parola in lingua originale (non
preoccupatevi, non serve Google traduttore perché alla fine del romanzo vi è un
glossario) che permette in un certo senso di immergerci di più nella cultura
nipponica. Un po’ come succedeva in Europa, anche in Giappone vi era la
credenza che lo straniero avvelenasse i pozzi e con tanto di successivo rastrellamento, ma
tra tanti mostri si trova anche un briciolo di umanità nel prossimo. Vi sono
tanti angeli custodi in questo romanzo, che con il loro aiuto mandano avanti la
storia. Angeli inconsapevoli, che con una bugia permettono di stendere le basi
su cui gli altri avranno la possibilità di edificare un futuro migliore, in cui
gli errori dei padri non ricadano più sui figli.
Tutti
cercano di ripulire la propria coscienza in punto di morte. La bomba su
Nagasaki ha come creato uno spartiacque, un momento in cui tutto ciò che
sembrava una montagna insormontabile crolla e permette ai personaggi di
ricostruire dalle macerie del passato e di fare ammenda, nonostante il
peso dei segreti gravi sempre sulle spalle di tutti.
“Ci sono crudeltà che
non si possono dimenticare. Per quanto mi riguarda, non si tratta della guerra né
della bomba atomica.”
Se
vi piacciono i romanzi corali, in cui ogni personaggio aggiunge un tassello
alla storia principale, e avete voglia di una lettura piacevole e coinvolgente,
“Il peso dei segreti” fa proprio al caso vostro.
Nessun commento:
Posta un commento