Il brano musicale di cui parleremo oggi è una composizione unica nel suo genere. Unica per via del tipo di artista che l’ha concepita, per essere apparentemente estranea rispetto a molte altre opere del compositore in questione. È inoltre una delle poche canzoni con un titolo di senso compiuto presente nell’album “Drukqs” (anche il titolo della raccolta è generato casualmente).
“Avril 14th” è una composizione dell’artista sperimentale Richard David James, in arte “Aphex Twin”. L’artista in questione è oggi considerato un tassello fondamentale nella storia della musica elettronica. Le sue creazioni hanno spesso una sonorità insolita, infatti l’artista ha spesso sperimentato reinventando il concetto di suono.
Fatta questa premessa, scopriamo che “Avril 14th” in realtà non presenta all’ascolto niente di atipico per la musica: è una melodia suonata al pianoforte. Anzi dovremmo dire una melodia suonata “dal” pianoforte, dato che lo strumento utilizzato nella registrazione è un “Disklaiver”, un particolare tipo di piano che può leggere in input un file MIDI contenente le note e riprodurle in automatico.
Aphex Twin ha dunque scritto la musica digitalmente, lasciando che il pianoforte si occupasse autonomamente dell’esecuzione.
Scopriamo dunque che nella sua concettualizzazione il brano è musica elettronica nel senso lato del termine, e che la performance è basata sulla propria riproducibilità tecnica. All’interno della canzone è anche possibile sentire le sottili sonorità del meccanismo automatizzato del piano che suona se stesso.
Come accennato in precedenza dunque, il brano è solo all’apparenza avulso rispetto alle altre opere dell’autore, ma si integra con esse per via della sua natura rivoluzionaria, per essere musica “classica” ma anche elettronica. Non è semplice tecnicizzazione della musica, ma è l’elevazione estetica della tecnologia. Il tutto avviene attraverso una composizione originale pensata appositamente, che consacra Aphex Twin come un artista musicale capace di spaziare abilmente tra i generi musicali.
La melodia è inebriante, il suono dolce e leggiadro evoca l’armonia di una giornata di sole, trasportando l’immaginazione dell’ascoltatore in un ideale agrodolce di primavera.
Chi ascolta può percepire un sentimento vago oscillare fra la nostalgia e un tempo ritrovato.
“Avril 14th” è una delle prove della sensibilità classica posseduta da molti musicisti d’avanguardia. La bellezza che permane nel corso delle epoche e che attraversa le rivoluzioni della tecnica.
“A thing of beauty is a joy forever:
Its loveliness increases; it will never
Pass into nothingness”
- John Keats, Endymion
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