Il genere thriller è forse uno dei più difficili da scrivere, bisogna essere ben capaci di dosare la veridicità degli eventi e della psiche dei personaggi con continui colpi di scena e svolte inaspettate che tengono il lettore incollato, tanto da non mandarlo a letto neanche se gli occhi si chiudono e lacrimano per la stanchezza dopo un’intera giornata di studio o lavoro.
Ecco, questo è quello che è successo a noi con “Il peso del coraggio”, di Michele Navarra, che abbiamo letto in anteprima grazie alla Fazi Editore. Lo abbiamo divorato, leggendolo in soli tre giorni, due dei quali interamente passati al Romics!
Quindi già ve lo diciamo: sì, vale la pena acquistarlo!
Il team silenzioso che si muove dietro 4Muses è formato da avvocati quindi è stato facile per noi empatizzare moltissimo con l’avvocato Alessandro Gordiani, – che abbiamo già incontrato in “Una giornata cominciata male” – alle prese con un caso più che delicato: deve assistere la famiglia di un bambino vittima di abusi sessuali da parte del suo allenatore di calcio.
Almeno, questo è quanto sostiene il ragazzino perché non esistono prove certe. Tra la mancanza di queste e le testimonianze contraddittorie quanto traballanti, l’allenatore e stimato medico viene del tutto assolto dalla giustizia.
Il caso, però, non è finito qui e sembra essere riaperto con uno probabilmente più grave: un omicidio.
Gordiani si ritrova catapultato in giorni e mesi difficili, sia dal punto di vista lavorativo – dove un minimo errore può distruggere vite e carriera – che dal punto di vista famigliare. La moglie, infatti, è sempre più distaccata e polemica nei suoi riguardi, scatenando liti anche dal niente.
Non andremo oltre alla trama per non incappare in troppi spoiler.
Ciò che ci ha colpito della scrittura di Navarra è il suo scendere nei dettagli più minuziosi del diritto, senza sfociare nella noia o nell’incomprensione. Il caso è seguito dal punto di vista del protagonista che, da avvocato, segue tutte le sue lotte interiori tra legge terrena e morale personale.
L’una può trascendere l’altra, e se sì, a che costo? Evaderla, anche se a fin di bene, ti può trasformare in un’altra persona? Farsi giustizia da soli è sinonimo di vendetta o di sfiducia nello Stato?
Sono tante le domande che ci sono ronzate in testa e alle quali ancora non abbiamo una risposta ben precisa.
Navarra riesce a colpirci nel profondo, senza scadere nella classica “americanata”: dove la trama thriller/poliziesca segue vicissitudini irreali, pompate, forse non necessarie che ti fanno proseguire la lettura con un’eterna “facepalm” (mano sulla faccia) stampata sul volto.
Ci è sembrato di seguire un caso mediatico, uno di quelli che sconvolge l’opinione pubblica ma che hai la “fortuna” di analizzare con esperti sul campo.
Qui nulla è come sembra – frase forse troppo ridondante nei thriller ma che per questo articolo è necessaria – e ogni personaggio ha una sua giustificazione per l’azione intrapresa, anche se questo non vuol dire doverla condividere.
Speriamo ci siano più capitoli che riguardano Gordiani, perché non vediamo l’ora di leggerne! Per ora vi invitiamo ad andare in libreria e acquistarlo, “Il peso del coraggio” esce proprio oggi!
P.S. i riferimenti calcistici alla Roma sono stati più che apprezzati!
Almeno, questo è quanto sostiene il ragazzino perché non esistono prove certe. Tra la mancanza di queste e le testimonianze contraddittorie quanto traballanti, l’allenatore e stimato medico viene del tutto assolto dalla giustizia.
Il caso, però, non è finito qui e sembra essere riaperto con uno probabilmente più grave: un omicidio.
Gordiani si ritrova catapultato in giorni e mesi difficili, sia dal punto di vista lavorativo – dove un minimo errore può distruggere vite e carriera – che dal punto di vista famigliare. La moglie, infatti, è sempre più distaccata e polemica nei suoi riguardi, scatenando liti anche dal niente.
Non andremo oltre alla trama per non incappare in troppi spoiler.
Ciò che ci ha colpito della scrittura di Navarra è il suo scendere nei dettagli più minuziosi del diritto, senza sfociare nella noia o nell’incomprensione. Il caso è seguito dal punto di vista del protagonista che, da avvocato, segue tutte le sue lotte interiori tra legge terrena e morale personale.
L’una può trascendere l’altra, e se sì, a che costo? Evaderla, anche se a fin di bene, ti può trasformare in un’altra persona? Farsi giustizia da soli è sinonimo di vendetta o di sfiducia nello Stato?
Sono tante le domande che ci sono ronzate in testa e alle quali ancora non abbiamo una risposta ben precisa.
Navarra riesce a colpirci nel profondo, senza scadere nella classica “americanata”: dove la trama thriller/poliziesca segue vicissitudini irreali, pompate, forse non necessarie che ti fanno proseguire la lettura con un’eterna “facepalm” (mano sulla faccia) stampata sul volto.
Ci è sembrato di seguire un caso mediatico, uno di quelli che sconvolge l’opinione pubblica ma che hai la “fortuna” di analizzare con esperti sul campo.
Qui nulla è come sembra – frase forse troppo ridondante nei thriller ma che per questo articolo è necessaria – e ogni personaggio ha una sua giustificazione per l’azione intrapresa, anche se questo non vuol dire doverla condividere.
Speriamo ci siano più capitoli che riguardano Gordiani, perché non vediamo l’ora di leggerne! Per ora vi invitiamo ad andare in libreria e acquistarlo, “Il peso del coraggio” esce proprio oggi!
P.S. i riferimenti calcistici alla Roma sono stati più che apprezzati!
Nessun commento:
Posta un commento