Quando si parla del mondo LGBTQ+ sono numerosi i termini e soprattutto i simboli di un determinato orientamento sessuale e identità di genere (ma non solo).
Sebbene noi di 4Muses siamo ben consapevoli del fatto che al Pride Month manchino ancora quattro mesi, nell'articolo di oggi (che è solo una prima parte) vogliamo comunque provare per quanto possibile a elencarvi alcune delle tantissime bandiere esistenti e a sollevarvi qualche dubbio.
Prima fra tutte è la bandiera arcobaleno "classica", disegnata da Gilbert Baker nel 1978 per la Festa della Libertà Gay di San Francisco; la bandiera fu progettata per dare un'alternativa al triangolo rosa capovolto utilizzato per le persone omosessuali nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nella versione del '78 la bandiera era composta da otto strisce orizzontali: il rosa, il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, il celeste, il blu e il viola; il rosa e il celeste furono eliminati un anno dopo.
La bandiera è stata rielaborata nel 2018 da Daniel Quasar e vede l'aggiunta dei colori della bandiera transgender e quelli che simboleggiano le minoranze di colore (il nero e il marrone).
Il termine "transgender" si utilizza per indicare le persone la cui identità di genere non corrisponde al genere e/o al sesso assegnatogli alla nascita.
La bandiera dell'orgoglio transgender fu progettata da Monica Helms nel 1999 ed è composta da cinque strisce orizzontali: le due strisce azzurre in cima e in fondo rappresentano il genere maschile, le due strisce rosa rappresentano il genere femminile e la striscia bianca nel mezzo rappresenta le persone in fase di transizione.
Il termine "non-binario" viene utilizzato per indicare le persone che non si riconoscono nel binarismo di genere (classificazione tradizionale del genere uomo/donna) e che si identificano o con un genere diverso dal genere assegnato, o con entrambi i generi, o con nessuno dei due generi. Le persone non binarie possono, ma non sono per forza, transgender.
La bandiera dell'orgoglio non binario è stata progettata da Kye Rowan nel 2014 ed è composta da quattro strisce orizzontali: la prima è gialla e rappresenta per le persone che non si identificano nel binarismo di genere, la seconda è bianca e rappresenta le persone che si identificano in più generi, la terza è viola e rappresenta le persone che si identificano con il genere maschile e femminile e la quarta è nera e rappresenta le persone che non si identificano in nessun genere.
Il termine "genderfluid" viene utilizzato per indicare le persone che hanno un’identità di genere fluida e non costante nel tempo; l'identità di genere di queste persone può variare più volte nella giornata, nelle settimane, nei mesi e negli anni. Le persone genderfluid possono ma non sono per forza transgender e/o non-binarie.
La bandiera dell'orgoglio genderfluid è stata progettata da JJ Poole nel 2012 ed è composta da cinque strisce orizzontali: la prima è rosa e rappresenta il genere femminile, la seconda è bianca e in questo caso rappresenta l'assenza di genere, la terza è viola e rappresenta sia il sesso femminile che quello maschile, la quarta è nera e rappresenta tutti i generi e la quinta è blu e rappresenta il genere maschile.
Il termine "lesbica" non ha bisogno di molte spiegazioni, ma nasce nel VII secolo a.C. e deriva dall'isola greca di Lesbo, dove visse la poetessa Saffo.
La prima bandiera dell'orgoglio lesbo è stata progettata da Sean Campbell nel 1999; in questa bandiera di colore viola viene raffigurata una Labrys (scure a due lame utilizzato dalle amazzoni) all'interno di un triangolo nero capovolto, lo stesso utilizzato all'interno dei campi di concentramento utilizzato per le persone "asociali" (in cui rientravano anche le lesbiche) durante la Seconda Guerra Mondiale.
La seconda bandiera, presentata per la prima volta nel 2010 nel blog "This Lesbian Life" è composta da sette strisce orizzontali ognuna di una gradazione di rosa e il simbolo del bacio in alto a sinistra (tolto poco dopo). La bandiera definitiva fu pubblicata nel 2018 su un blog di Tumblr ed è composta sempre da sette strisce orizzontali: la prima è arancione scuro e rappresenta la non conformità di genere, la seconda è arancione e rappresenta l'indipendenza, la terza è color albicocca e rappresenta la comunità, la quarta è bianca e rappresenta la sorellanza, la quinta è rosa e rappresenta la serenità, la sesta è rosa antico e rappresenta l'amore e il sesso e la settima è rosa scuro e rappresenta la femminilità.
Il termine "bisessuale" viene utilizzato per le persone che provano attrazione emozionale, romantica e/o sessuale sia verso chi si identifica nel genere (e/o sesso) femminile e sia chi si identifica nel genere (e/o sesso) maschile; la persona bisessuale non deve necessariamente provare attrazione per entrambi i generi (o sessi) in egual modo ma può anche esserci un'inclinazione nei confronti di uno dei due.
La bandiera dell'orgoglio bisessuale è stata progettata da Michael Page nel 1998 ed è composta da tre strisce orizzontali: la prima è magenta e rappresenta il genere femminile, la seconda è viola e rappresenta sia il genere femminile che il genere maschile e la terza è blu e rappresenta il genere maschile.
Il termine "pansessuale" viene utilizzato per le persone che provano attrazione emozionale, romantica e/o sessuale nei confronti di una persona senza dare importanza al genere e al sesso di quest'ultima; le persone pansessuali, quindi, possono essere attratte da donne, uomini e persone non-binarie e genderfluid. Ovviamente anche le persone bisessuali possono provare attrazione nei confronti di persone non-binarie e genderfluid, ma al contrario delle persone pansessuali lo rendono meno noto.
La bandiera dell'orgoglio pansessuale è stata pubblicata per la prima volta nel 2010 su un blog di Tumblr ed è composta da tre strisce orizzontali: la prima è magenta e rappresenta il genere femminile, la seconda è gialla e rappresenta le persone non-binarie e genderfluid e la terza è celeste e rappresenta il genere maschile.
Il termine "asessuale" viene utilizzato per la mancata mancanza di attrazione sessuale verso qualunque genere o sesso; le persone asessuali non per forza si astengono dalle attività sessuali, ma comunque non provano alcun tipo di desiderio nei confronti dell'attività stessa. È importante anche sottolineare che le persone asessuali non praticano né astinenza sessuale né la castità in quanto non scelgono volontariamente di non prendere atto alle attività sessuali.
Le persone asessuali possono ma non sono necessariamente aromantiche.
Le persone asessuali possono ma non sono necessariamente aromantiche.
bandiera dell'orgoglio demisessuale |
La bandiera dell'orgoglio asessuale è stata progettata da David Jay nel 2001 ed è composta da quattro strisce orizzontali: la prima è nera e rappresenta l'asessualità, la seconda è grigia e rappresenta la demisessualità, la terza è bianca e rappresenta i partner non asessuali e la quarta è viola e rappresenta la comunità.
Queste sono solo una piccolissima parte delle bandiere LGBTQ+ e come abbiamo già detto all'inizio dell'articolo questa è semplicemente una prima parte, quindi se siete interessati a scoprire in quali altre bandiere è possibile imbattersi, leggete anche la seconda parte!
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