Anche se non si è credenti, vivere in Italia vuol dire ritrovarsi ad ascoltare storie o leggende legate al mondo cristiano. Chiese, vie, a volte scuole, portano nomi di santi, e uno dei tanti che ci è rimasto impresso è proprio quello di Santa Lucina. Non sappiamo bene il perché, visto che non ci sono conferme della sua esistenza, né tantomeno fonti ufficiali della sua vita. Forse è proprio per questo alone di mistero, o forse perché fu una donna strettamente legata agli apostoli, che abbiamo voglia di parlarvene. Vi confermiamo, però, che è stato particolarmente difficile trovare qualcosa, e ciò che vi proponiamo va preso con le dovute pinze.
Le reliquie della Santa furono trovate a inizio Seicento, nelle Catacombe di San Sebastiano, a Roma. Nel 1621 Papa Gregorio XV diede ordine di spostarle a Massalubrense, vicino Sorrento. Rimasero lì per tre secoli, fino a quando il vescovo di Sorrento le diede all’arcivescovo di Milano Alfredo Ildefonso Schuster, che nel 1933 le portò alla parrocchia di Santo Stefano a Rosate, dove sono ancora conservate.
La vita di Santa Lucina è descritta nel Martirologio di Sant’Adone di Vienna, opera del IX secolo. A quanto pare, Lucina visse nel I secolo, e fu battezzata da San Pietro. Prima del battesimo, e quindi di prendere il nome di Lucina, probabilmente era Pomponia Grecina, moglie del politico, militare e generale Aulo Plauzio, colui che guidò la conquista in Britannia e che ne divenne governatore.
Viene conosciuta come la “discepola degli Apostoli”, perché apprese gli insegnamenti cristiani direttamente da loro. Il suo lavoro, però, non si fermò solo a quello. Lei infatti visitava i Cristiani detenuti in carcere, probabilmente grazie al ruolo politico del marito, e seppelliva i Martiri, tanto che sembra abbia costruito varie cripte nelle catacombe, anche quella in cui lei stessa è stata ritrovata.
Nelle catacombe non fu stata seppellita da sola, ma accanto ai suoi famigliari e discendenti. Forse è proprio questo che ci affascina: come mai di una donna che è stata discepola degli apostoli stessi, e che ha contribuito così tanto, aiutando i Martiri e molto probabilmente parlando del Cristo con tutta la sua famiglia, si sa così poco?
In effetti l’articolo è già terminato, e forse è stato scritto più per sperare che chi ne sappia più di noi, possa commentare e lasciare una testimonianza maggiore.
La vita di Santa Lucina è descritta nel Martirologio di Sant’Adone di Vienna, opera del IX secolo. A quanto pare, Lucina visse nel I secolo, e fu battezzata da San Pietro. Prima del battesimo, e quindi di prendere il nome di Lucina, probabilmente era Pomponia Grecina, moglie del politico, militare e generale Aulo Plauzio, colui che guidò la conquista in Britannia e che ne divenne governatore.
Viene conosciuta come la “discepola degli Apostoli”, perché apprese gli insegnamenti cristiani direttamente da loro. Il suo lavoro, però, non si fermò solo a quello. Lei infatti visitava i Cristiani detenuti in carcere, probabilmente grazie al ruolo politico del marito, e seppelliva i Martiri, tanto che sembra abbia costruito varie cripte nelle catacombe, anche quella in cui lei stessa è stata ritrovata.
Nelle catacombe non fu stata seppellita da sola, ma accanto ai suoi famigliari e discendenti. Forse è proprio questo che ci affascina: come mai di una donna che è stata discepola degli apostoli stessi, e che ha contribuito così tanto, aiutando i Martiri e molto probabilmente parlando del Cristo con tutta la sua famiglia, si sa così poco?
In effetti l’articolo è già terminato, e forse è stato scritto più per sperare che chi ne sappia più di noi, possa commentare e lasciare una testimonianza maggiore.
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