giovedì 4 novembre 2021

#TheBeatles: A Hard Day's Night

Siamo al terzo appuntamento con i Beatles e non possiamo che esserne veramente euforiche! Sì, con lo stesso tono di voce della pubblicità spam. Sapete cosa ci rende così felici? Il sapere che ogni album contiene almeno due-tre tracce che sono rimaste nella storia e che comunque non sono nulla se paragonate alle due-tre tacce rimaste nella storia dell’album successivo.

Insommma, i Beatles sono sempre una garanzia nel 2021, pensate a cosa erano nel 1964, anno d’uscita del loro terzo album. A Hard Day’s Night esce il 10 luglio 1964, dopo dei mesi non particolarmente tranquilli per i quattro di Liverpool.

Il lavoro del secondo album finisce nell’ottobre del ’63, e neanche un mese dopo i Beatles iniziano il tour invernale di sedici serate per il Regno Unito. Poi passano a Parigi, dove suonano per venti serate, per poi approdare negli Stati Uniti nel febbraio 1964.

Per quei tempi è stato un vero e proprio tour de force. Come se non bastasse, il 25 febbraio 1964 - giorno del ventunesimo compleanno di George Harrison - tornano negli studi di Abbey Road per iniziare a lavorare al loro nuovo album, quello che poi diverrà la colonna sonora del loro primo film, dal titolo omonimo. 

“Insomma, A Hard Day’s Night mostrava una nostra giornata tipo… o meglio, due giorni e due notti. Ci spostavamo dallo studio di registrazione a quello televisivo. Nel film abbiamo messo tutto quello che ci capitava.”

Ringo Starr

Il film, girato con un budget di 200.000 sterline, viene presentato il 6 luglio al London Pavilion. Tra il pubblico in sala c’era persino la principessa Margaret - sorella di Elisabetta II - e suo marito Lord Snowdon. Ovviamente il film ha un enorme successo anche nel resto del mondo, seppur con il titolo differente in Italia (Tutti Per Uno), in Germania (Yeah, Yeah, Yeah), in Francia (Quatre Garçon dans le Vent), in Finlandia (Yeah! Yeah! Tässä Me Tulemme) e in Brasile (Os Reis do Ié-Ié-Ié).

Altro primato di questo nuovo album, sta nel fatto che ogni traccia è una canzone inedita dei Beatles, che iniziano seriamente la loro vera scalata verso la Storia. Anche per questo album la grafica è di Robert Freeman, seppur non compaia tra i crediti. Freeman ha l’idea di scattare diverse foto per John, Paul, George e Ringo e disporle poi in fila. Anche se registrato in primavera, i quattro hanno cominciato a lavorare ai brani già da dicembre, tanto che Tony Barrow racconta l’aneddoto del pianoforte richiesto nella suite dei Beatles durante il loro soggiorno all’hotel George V di Parigi.

Il lato A dell’album è composto da brani del calibro di: A Hard Day’s Night, I Should Have Known Better, If I Fell, I’m Happy Just To Dance With You, And I Love Her, Tell Me Why, Can’t Buy Me Love; tutti con la firma McLennon. Il lato B, sempre totalmente firmato McLennon, ha brani come: Any Time At All, I’ll Cry Instead, Things We Said Today, When I Get Home, You Can’t Do That e I’ll Be Back.  

“Fin dal fragoroso accordo di apertura, A Hard Day’s Night ci catapulta in una tipica giornata nella folle vita dei Beatles. John Lennon e Paul McCartney raggiungono livelli altissimi, grazie a brani come If I Fell.”

- “Rolling Stone”, agosto 2013

Non temete, è anche l’unico album dove la firma McLennon è l’unica e sola. George ha un cammino lento e timido, inzialmente. Ma se George non dimostra ancora il suo talento come autore, lo fa senz’altro come chitarrista.

Nel gennaio 1964 i Beatles vengono asseriti da “NME” come la band britannica di maggior successo dell’anno e “A Hard Day’s Night” conferma questa dichiarazione. In una sola settimana dall’uscita, infatti, l’album raggiunge la prima posizione, detronizzando i Rolling Stone. Rimarrà in vetta per ben ventuno settimane, deposto solamente da quello che sarà il loro quarto album. Ve l’avevamo detto che non esiste guerra tra Beatles e Rolling Stone, proprio non c’è gara.

La mancanza di competizione tra queste due band sta anche nel fatto che A Hard Day’s Night non è ancora nulla in confronto agli album che verranno dopo. Forse siamo di parte, giuriamo di non voler sminuire i Rolling Stones, semplicemente… beh, avete capito di che team siamo. 

Una delle nostre canzoni preferite in assoluto è If I fell, e se amate la ship McLennon, vi consigliamo anche questa meravigliosa fan fiction di Giulia Piccionetti.

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