Non vi mentiremo: non siamo mai state le alunne che studiavano tutti i pomeriggi per poter arrivare al dieci. Il sei era tutto ciò che ci bastava. Questo perché non abbiamo avuto moltissima fortuna con gli insegnanti, o semplicemente perché il sistema scolastico italiano è quello che è. Che non si punti sull’arte e sulla cultura, in Italia, è un dato di fatto, e troppo spesso chi insegna è solo qualcuno che lo fa per portarsi lo stipendio a casa. Va bene, ma un insegnante mediocre, avrà una classe mediocre.
Ma -è tempo del grande ma- la fortuna ha voluto che quei pochi insegnanti validi piantassero in noi i semi di quello che adesso è il nostro scopo nella vita. Oggi vi parliamo di una di loro, insegnante di Frè durante le scuole medie: Loredana Ripepi, professoressa di musica. Per una ragazzina timida e impacciata, l’idea di suonare il flauto o cantare in un coro non era di certo l’aspirazione della vita. Eppure da dodicenne che viveva il tutto come un peso, si è trasformata in tredicenne che ha scoperto la magia nell’arte, ed è poi diventata un’adulta che fa dell’arte il suo lavoro, la sua vita.
Chi vive a Roma Sud e ha conosciuto la Ripepi, tra il complesso scolastico dove insegna, o l’Associazione Sperimentiamo, sa bene di cosa stiamo parlando, per tutti gli altri, vi spiegheremo a grandi linee. Sappiate che c’è moltissimo da dire, quindi sicuramente ne parleremo anche in altri articoli.
L’Associazione, nome completo: Sperimentiamo Arte Musica Teatro, nasce nel 2007. Come ci ha detto la Ripepi stessa, insegnante dal 1980:
“Nella mia esperienza scolastica ho via via acquisito la consapevolezza che i linguaggi interagiscono tra loro, più di quanto immaginiamo, grazie anche alla collaborazione con la mia collega e amica, pittrice Paola Attina. È importante conoscere i linguaggi per poi trovare quello più congeniale a ciascuno. Questi migliorano le capacità di comunicazione, l'espressione di sé e l'autoconoscenza. In questo modo vengono fuori i talenti di ciascuno, che mi piace valorizzare. È proprio con questi obiettivi che nasce Sperimentiamo Arte Musica Teatro.”
Una sorta di oasi di libertà creativa, per potenziare il proprio talento ma anche -e soprattutto- per mettersi in gioco, per smussare quei lati del carattere che troppo spesso ci limitano, ci imprigionano. Ci svalutiamo troppo facilmente, credendo alla voce nella nostra testa, quella che ripete incessantemente quanto non siamo capaci. “Stai solo perdendo tempo”, quante volte lo abbiamo pensato? Musicoterapia, teatroterapia, servono ai bambini come agli adulti, per superare disagi e riprendere la propria vita in mano, per liberare tutte le emozioni, sia positive che negative, attraverso il dialogo sonoro o attraverso la caratterizzazione dei vari personaggi. Sperimentiamo offre tutto ciò, non a caso, proprio dal 2021, è Ente accreditato Miur per il piano triennale delle arti, in quanto l’associazione si è distinta per la creatività, nell’area teatrale e musicale.
Oltre ai concorsi vinti, il Gef (Festival Mondiale di Creatività Nella Scuola) ultimo in ordine di tempo, collaborazioni nel campo artistico e sociale, perché abbiamo preso così a cuore proprio Sperimentiamo? C’è il valore dell’affetto verso un’insegnante straordinaria, ma c’è ancora di più la vicinanza con la donna, il suo pensiero. “L’arte come missione nella vita”, è ciò che ci accomuna.
“Bisogna credere in quello che si fa, non farlo tanto per. Se io credo in quello che faccio, lo trasmetto. E i ragazzi lo capiscono, a loro non si può nascondere nulla, sono i migliori giudici. Ritengo che l'insegnamento sia uno scambio meraviglioso in cui l'insegnante non solo si dona, ma soprattutto riceve e impara dall'allievo.”
Siamo convinte che gli artisti, proprio come i Santi, siano chiamati da una Forza -che forse non comprenderemo mai- per compiere la Sua Opera. L’arte risuona con tutto ciò che è emozione e proviene da una fonte che non fa parte della materia. Eppure, perché in Italia non è così apprezzata? Perché sproniamo un bambino a fare più sport durante la settimana, ma non lo supportiamo allo stesso modo se vuole fare teatro, o imparare a suonare più strumenti? Perché, ancora adesso, quando diciamo che siamo scrittrici (o musicisti, attori, ballerini…) la gente si ostina a rispondere: “Sì, ok, ma qual è il tuo vero lavoro?”
Eppure, se fossimo a Londra, o Parigi, nessuno si sognerebbe di rispondere: “Ok, ma qual è il tuo vero lavoro?”, provare per credere. In Italia sembra sia impossibile, non è assurdo, per un paese come il nostro? Noi stesse abbiamo rinunciato all’estero, perché i ricordando i grandi del passato, ci siamo dette: “O qui, o niente”. Ci hanno dato delle pazze, delle imprudenti, forse abbiamo peccato di superbia, ma è grazie ad associazioni come queste che sappiamo di aver fatto la scelta migliore. Sperimentiamo offre ai ragazzi la possibilità di creare la propria vita grazie all’arte. E dato che è davvero aperta a tutti, da chi ancora non è nato, ai cento e passa anni, vi garantiamo che non è mai troppo tardi per mollare tutto e vivere come si vuole.
Non ci stancheremo mai di dire che sì, si può vivere di arte.
“La chitarra va bene, Johnny, ma non ti darà da mangiare”
Quante volte ci avete sentito ripetere la frase di Mimi Smith? Ebbene, imparatela anche voi a memoria, ricordandovi che se quel ragazzino avesse dato ascolto alla zia, noi non avremmo avuto John Lennon. Crediamo che Sperimentiamo sia quel canale che serva a tutti, quella consapevolezza che ci aiuta a non credere più alla zia Mimi dei dubbi, ma ad abbracciare il flusso che ci chiama dall’alto. Rispondere fa paura, lo sappiamo molto bene, ma sapete cosa? Nel momento in cui lo fate, incontrate il vostro vero Essere, sapete esattamente perché siete qui.
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