Cosmopolis è un film del 2012, tratto dall’omonimo romanzo di Don De Lillo e diretto dal regista David Cronenberg.
Ripetiamo che Cronenberg è un personaggio popolare per essere una figura di spicco del genere horror-fantascientifico.
Ricordiamo anche che abbiamo recentemente presentato “Crimes of the future”, l’ultimo film Cronenberg uscito da poco nelle sale.
Ma torniamo a parlare di Cosmopolis.
Sebbene nella pellicola siano presenti elementi di fantascienza, il set della storia è molto diverso da quelli a cui Cronenberg ci ha abituati.
Il luogo dove si svolge la storia è una metropoli in fermento, ricca di personaggi eccentrici ed eventi insoliti.
Il protagonista, Eric Packer (interpretato da Robert Pattinson), è un ricco giovane che ha da sempre saputo come investire il suo denaro per farlo fruttare.
Il film si apre con Eric che mostra l’irrefrenabile bisogno di “aggiustare il taglio” dal suo barbiere di fiducia. Verrà scordato in una lussuosa limousine dal suo autista e dalla sua guardia del corpo. Il viaggio è molto lento, e il barbiere è dall’altra parte della città. Nella metropoli c’è molto traffico e si infiammano rivolte, infatti è il giorno in cui il presidente passa in città.
Eric nel viaggio incontra i suoi collaboratori e sua moglie, tutti personaggi con i quali instaura dialoghi complessi che ci mostrano la psiche del protagonista e di chi gli gravita intorno.
Il viaggio di Eric è una vera e propria di Odissea, il personaggio si mostra e si sviluppa nell’arco della narrazione e del viaggio, per poi raggiungere significativi risvolti verso la fine del film.
Eric ha tutto ciò che vuole e possiede un intelligenza che lo porta a essere arrogante. È un personaggio che si è già realizzato nonostante la sua giovane età, ma ciò che ha non gli basta e vuole sempre di più.
Durante l’arco del film veniamo lentamente a conoscenza della spropositata ricchezza del protagonista. Egli possiede gli oggetti più disparati, dalle opere d’arte a un bombardiere sovietico d’epoca.
Cosmopolis è un film che si sviluppa lentamente, articolato in interazioni complesse e non sempre chiare, ma che ripaga in definitiva lo spettatore verso le battute d’arresto della pellicola.
Ogni cosa accade per mostrarci una parte del tutto, un volto o un evento, per l’attesa di una catarsi finale che risolva tutti i conflitti relazionali e interiori.
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