lunedì 20 dicembre 2021

#Musica: Una canzone per Natale

Il periodo Natalizio è già arrivato, lo si nota dall’abbondanza di decorazioni sfarzose, nonché dal freddo siberiano capace di farti rabbrividire nonostante tu stia indossando tutti i maglioni del tuo guardaroba. Ma c’è anche un’altra peculiarità che contraddistingue questo periodo, ossia l’essere associato a quelle canzonette un po’ stucchevoli che da tempi immemori vengono riesumate per l’occasione. In questo articolo vogliamo presentarvi una canzone “natalizia” abbastanza particolare, che nei contenuti si discosta significativamente da quelle a cui la tradizione ci ha già abituato.

Mettetevi comodi nascondendovi dal freddo siberiano sopracitato, per questo Natale è arrivato il momento di concedervi l’ascolto di musica alternativa.
Men in Skratch & Rancore feat. Mr Brown - Sai che mi ha detto il Grinch?

“Sai che mi ha detto il Grinch?
Questo è l’ultimo natale che provo a rovinare
Compro casa a Paradise Beach
È regolare, regalare l’odio ai moderni fa vomitare”

Il brano si apre con un campione di suoni tipici del carillon, evocando in parte l’atmosfera musicale natalizia e un po’ puerile che ci è tanto familiare. Il pezzo tuttavia è una canzone rap, le cui strofe di Rancore si alternano a un ritornello cantato da un coro di voci bianche. A livello musicale, la struttura formale della canzone è molto ibrida: benché vi siano molti richiami propri delle canzoni natalizie, sono stati aggiunti ulteriori suoni del sintetizzatore che accompagnano e ricalcano quello del carillon. In più, la strumentale è arricchita da percussioni a suono indeterminato sulle quali Rancore scandisce la metrica. Nell’ultima parte, la musica viene impreziosita dagli scratch eseguiti dal collettivo dei dj che hanno prodotto la canzone.

Passiamo ora ai contenuti del testo, scritto ed eseguito da Rancore. Il tema del Natale viene trattato con disincanto, muovendo una critica al consumismo tipico del periodo.

Il Natale viene subito definito “come un dado morto nella minestra”, una similitudine che affiancata alla festività ci porta a una riflessione su quest’associazione particolare. Il dado, che rappresenterebbe lo spirito originario del Natale cristiano, si dissolve divenendo la sovrastruttura che veicola il desiderio di acquisto e consumo di un determinato periodo dell’anno. Della forma iniziale del dado, non è rimasto più nulla, esso insaporisce la minestra: una metafora per esprimere la giustificazione al consumo fondata su una festa di matrice religiosa.

“Perché sapete che mi ha detto il Grinch?
Attenti che sono poche le cose autentiche
Babbo Natale ora c’ha i dipendenti che
fanno giocattoli e scatole identiche”

Nelle rime appena citate, Rancore rielabora gli archetipi associati a Babbo Natale, restituendo un’immagine simile a quella del dirigente di una fabbrica fordista. Viene demistificata la magia associata al personaggio, associandolo al mondo concreto della produzione: i suoi elfi/operai, producono prodotti seriali per desideri standardizzati.

“Musica pop e poster pop-art
Ogni TV senza più presa SCART
E l’inferno sarà un luna park
E le macchine a scontro contromano sopra a piste go-kart”

Il brano si incentra anche sugli aspetti della brama dei doni, ponendo una riflessione su come l’immaginario venga stimolato al desiderio di oggetti da regalare e regalarsi per Natale.

“Hai tutti contro Grinch, non soccombere
Non fidarti, non farti corrompere
Se metà dell'umanità stampa scontrini,
poi l'altra metà fa le compere”

Il Grinch dunque, non è il vero cattivo che tenta di distruggere il Natale, bensì colui che ne smaschera la perversione, facendoci riflettere sulla deviazione che la festività ha assunto rispetto alle proprie origini.

“Basta con questa musica natalizia, è così gioiosa e trionfante!




[Info]
Il racconto è stato scritto da Gianluca Boncaldo!
Se siete interessati a conoscerlo, ci lasciamo i suoi contatti: Facebook e Wordpress.

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