Da amanti della monarchia inglese non abbiamo potuto fare a meno di acquistare il libro “La regina proibita”, di Anne O’Brien, romanzo ispirato proprio sulla storia della Regina Vedova.
Il libro è scritto in prima persona, dal punto di vista di Caterina. È come se lei ci stesse raccontando tutta la sua vita, e noi siamo lì a gioire, ma soprattutto a soffrire, per ciò che le accade.
Questo articolo, quindi, non contiene veri e propri spoiler, visto che narra vicende storiche, ma se volete conoscerla attraverso le “sue” parole, procedete alla lettura dopo aver terminato il libro.
Il padre era affetto da una grave forma di schizofrenia paranoide, tanto da essere definito il re folle, mentre la madre era più intenta a godersi la vita e a intrattenersi con ogni uomo di corte giovane e affascinante.
“Le vostre labbra sono stregate, Caterina…”
-Enrico V a Caterina: Shakespeare, Enrico V
Il matrimonio tra Enrico V e Caterina fu rispettoso, ma di certo non d’amore. I continui tentativi da parte di Caterina per essere amata sul serio e non come oggetto di potere, non riuscirono ad avere alcun impatto sul marito, neanche quando lei dieci mesi dopo il matrimonio gli diede un figlio maschio: Enrico, futuro Enrico VI (1421-1471). Purtroppo Enrico V non riuscì mai a vedere suo figlio perché mentre Caterina lo diede alla luce e lo accudì nei primi mesi in Inghilterra, lui stava in Francia e lì si ammalò di febbre tifoide dopo una grave forma di dissenteria, che lo portò alla morte nell’agosto del 1422.
Il re non chiamò la moglie al suo capezzale, nonostante lei riuscì a tornare in Francia, e questo fece sentire Caterina ancora una volta abbandonata da una persona che avrebbe dovuto amarla. Cominciò così il suo periodo di vedovanza forzata, che in una giovane donna di ventuno anni vuol dire iniziare un lento cammino verso la depressione. L’unica gioia alle sue giornate era suo figlio Enrico, ma gli anni che trascorse accanto a lui furono veramente pochi, perché da figlio di un re morto, fu costretto fin da subito a prendere il posto del padre. Difatti venne incoronato da bambino, e per questo sottratto sempre di più alla madre.
Nel libro si dà molto credito a un pettegolezzo del tempo, quindi prendete con le pinze il tutto.
Anche noi crediamo che le cose siano andate così, ma non ci sono fonti certe. O se ce ne sono, errore nostro non esserci documentate abbastanza. Comunque, qualche anno dopo la morte di Enrico V, Caterina si innamorò di Edmund Beaufort (1406-1455). I due decisero di sposarsi, nonostante le dame di corte e la stessa Giovanna di Navarra (1370-1437), vedova del Re Enrico IV, la incitarono a non commettere un grave errore di calcolo: Edmund, infatti, non la amava, ma voleva unirsi a lei solo per poter un giorno governare su Inghilterra e Francia (nel frattempo il giovane Enrico VI divenne anche re di Francia, a seguito della morte del nonno). Il gran consiglio, nel 1428, vagliò quindi una nuova legge: la Regina Vedova - Caterina, appunto - potrà sposarsi solo sotto consenso del Re, ottenuto alla sua maggiore età. Se si fosse sposata senza consenso, il marito avrebbe dovuto rinunciare a ogni titolo, terra ed eredità in suo possesso.
Caterina morì nel 1437, poco dopo aver partorito la sua ultima figlia. Alla morte di Caterina, Owen venne arrestato per accuse poco chiare, e rilasciato poco dopo. Owen trovò la morte nel 1461, quando venne giustiziato dai seguaci del Casato di York a seguito della battaglia di Mortimer’s Cross, durante la guerra delle Due Rose. Edmund Tudor (1430-1456), primogenito della coppia, sposò Margaret Beaufort (1443-1509) nel 1455 e dalla loro unione nacque quello che poi sarà Enrico VII d’Inghilterra (1457-1509), primo re Tudor.
La dinastia Tudor finirà nel 1603, con la morte di Elisabetta I: la regina che mai si sposò e quindi non ebbe discendenza.
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