venerdì 31 gennaio 2025

#DivinaCommedia: Canto XI - Purgatorio

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo l’undicesimo canto del Purgatorio. Siamo ancora nella prima cornice, quella dove i superbi spurgano il loro peccato portando sulla propria schiena dei pesanti massi, per questo la loro schiena è ricurva e ci è impossibile guardare il loro volto. Nonostante ciò finalmente possiamo parlare con due di loro: Oderisi da Gubbio e Omberto Aldobrandeschi.


Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una nostra parte

giovedì 30 gennaio 2025

#Intervista: Bianca Fiore

Dal 29 novembre 2024 è in rotazione radiofonicaPortami dove”, il nuovo singolo di Bianca Fiore disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 22 novembre.


“Portami dove” è un brano che parla delle emozioni e del senso di inadeguatezza e smarrimento che l’artista spesso prova quando non è in mezzo al mare su una barca a vela, dove tutto ha un senso. Il pezzo è stato scritto dopo un viaggio di due settimane in barca, durante navigazioni notturne ed esperienze indimenticabili con persone altrettanto indimenticabili.

Il videoclip di “Portami dove" rispecchia le emozioni che si raccontano nella canzone. La protagonista è chiusa in casa, come se non potesse uscire, bloccata, ma è altrove con la mente e con il cuore: sogna di andare via, sogna il mare e la barca. La nostalgia e malinconia sono parti fondamentali del testo e del videoclip, ma dietro a questo si nasconde anche volontà d’animo e forza.

Capisco molte cose ma me ne sto in silenzio, preferisco non parlare e lascio scorrere il vento.

(Bianca Fiore)

mercoledì 29 gennaio 2025

#TheBeatles: Get Back

Get Back” è uno dei brani più iconici dei Beatles, con un testo che lascia senza parola ancora oggi, per la sua attualità ma soprattutto per la schiettezza con cui vengono trattati certi argomenti.


Pubblicato come singolo nel 1969, e poi contenuto nell’album “Let it be” del 1970, “Get Back” fa parte di quei brani cantati nel famoso concerto sul tetto degli uffici della Apple Records, ultimo live dei Beatles. Inoltre dà anche il nome al docu-film disponibile su Disney+.

Ma cosa ha di così speciale? Andiamolo a vedere…

martedì 28 gennaio 2025

#Libri: Amici

Il 17 gennaio 2024 è uscito un libro gioiellino per tutti gli appassionati del mondo televisivo, radiofonico ma direi anche artistico in generale.

Edito Fazi Editore, “Amici” è il racconto che Giancarlo Governi (giornalista, autore televisivo, sceneggiatore e scrittore) fa della sua vita, attraverso tutte le amicizie che l’hanno segnata, rendendolo l’uomo che è.

Per me, che fin da bambina ho amato i dietro le quinte di qualsiasi spettacolo e che passavo le ore a leggere i titoli di coda sognando di diventare un’Alessandra Valeri Manera, pur non sapendo nulla della persona o del suo lavoro, leggere questo libro è stato un vero e proprio onore, come se avessi avuto Governi in persona a raccontarmi tutto.

lunedì 27 gennaio 2025

#Libri: Una storia ridicola

Una storia ridicola”, edito Fazi Editore, è uscito in tutte le librerie d’Italia il 21 gennaio 2025.
Scritto da Luis Landero, autore anche di “Pioggia Sottile”, questo libro mi ha fatto ridere, ma anche intrippare parecchio.


Adatto a chi ama il genere realismo surreale, “Una storia ridicola” vi farà entrare in sintonia con Marcial: uomo da una profonda passione per la filosofia e… se stesso.

La traduzione è di Giulia Zavagna.

venerdì 24 gennaio 2025

#RoyalFamily: A cosa serve la Monarchia nel 2025? I Pro

Netflix
ha fatto uscire la seconda stagione de “L’Imperatrice” e noi amanti delle monarchie non possiamo ci siamo persi l’evento, anche se contaminato da errori storici. Io cerco sempre di ricacciare la saccenza dicendomi: “Non è un documentario, quindi non è importante l’accuratezza storica, ma il senso e finché quello non viene meno, posso continuare a guardare senza problemi”. Ma proprio non riesco a ricacciare la saccenza quando, aspettato come una pioggia battente il giorno dell’evento più importante dell’anno, sotto a ogni post/video/foto che parla di monarchia arriva il fatidico commento di Giggino er fomantino e/o di Gianella aa saputella che tronfi di sapienza de tor de quarcosa, scrivono: “Ma ancora co ‘sta Monarchia? A che serve, poi, ner 2025?


Ecco che le mie dita fremono, si muovono dietro l’impulso di scrivere quello che la voce vorrebbe urlare: “’A cicci*, anch’io ne dico di fesserie, ma ho il buonsenso di non condividerle con il mondo”. Ma no, le dita si muovono sullo schermo del telefono, scrivono, scrivono, mettono punti su punti, c’è la bozza di un commento chilometrico e quando lo sto leggendo per la terza volta, in cerca di eventuali errori tra date, nomi de, de regine, de conti e contesse che poi so’ tutti uguali, ecco l’illuminazione: ma io ho un blog!

Quindi eccomi qui a rispondere a tutti i Giggini e Gianelle che popo nun riescono a dormì la notte sapendo che in Europa (ma non solo) esistono ancora le Monarchie…

Attenzione: parlerò di quello che dovrebbero fare le Monarchie, rimanendo sul superficiale, non criticherò – o almeno cercherò di non farlo – tutti i comportamenti sbagliati degli aristocratici moderni. Per quello ci sarà un altro articolo… forse.

giovedì 23 gennaio 2025

#Intervista: Lapolveriera

Sibilla” è il nuovo singolo de Lapolveriera feat. Meganoidi disponibile dal 15 novembre 2024 in tutte le piattaforme streaming e in rotazione radiofonica. Il brano ha anticipato il nuovo ep “Un posto in cui tornare”, uscito il 13 dicembre 2024.

“Sibilla” è un brano che esplora la complessità della salute mentale attraverso la prospettiva di una giovane ragazza che si sente emarginata. La narrazione mette in luce le esperienze di pregiudizio e solitudine che affronta, evidenziando come la sua condizione possa farla sentire isolata dalla società.

Tuttavia, la canzone rappresenta anche un atto di rivincita. Sibilla decide di abbandonare le maschere che indossa per adattarsi alle aspettative altrui. Questa scelta di autenticità è un potente gesto di resistenza contro un mondo che la disprezza ed esclude. Il messaggio centrale è quello dell’accettazione di sé, incoraggiando l’ascoltatore a riconoscere e valorizzare la propria individualità, senza piegarsi ai compromessi imposti dalla società. In questo modo, “Sibilla” diventa un inno alla forza interiore e alla libertà personale.

 

Nell’arrangiamento del brano abbiamo collaborato con i Meganoidi, storica band che non potremo mai ringraziare abbastanza. Il loro contributo alla registrazione del brano, con voce e flicorno, ha dato a questo singolo colore e gusto.

 

- Lapolveriera

mercoledì 22 gennaio 2025

#Arte: Il Giardino delle Delizie

L’arte può essere vista in tantissimi modi: contemplativa, diretta, appassionante… oggi vorrei parlare di quella che si può definire misteriosa.

Un grande esempio è “Il Giardino delle Delizie”, del pittore fiammingo Hieronymus Bosch (1453-1516).
L’opera è un trittico – opera pittorica divisa in tre parti – di 220x239 cm dalla storia e dal significato ancora oggi quasi del tutto celati.

Anche se la sua datazione lo pone tra il 1480 e il 1490, questo capolavoro è tale anche perché anticipa di circa cinque secoli il movimento artistico del Surrealismo, sviluppatosi in Francia, negli anni venti del Novecento.

C’è tanto da dire, perciò direi di iniziare subito.

martedì 21 gennaio 2025

#Cinema&SerieTv: The Decameron

Avete presente quando venite invitati per la prima volta a casa di amici e vi danno quel terribile piatto con uova, guanciale, pecorino, cipolla e panna che chiamano Carbonara e voi non sapete come reagire? Dentro urlate: “Ma cosa diamine sto mangiando…” ma fuori vi esce un più diplomatico: “Per carità, de gustibus, va bene tutto, ma non chiamarla Carbonara”.


Ecco, questo è quanto penso di “The Decameron”, serie di produzione americana – ovviamente – disponibile su Netflix dal 25 luglio 2024.
La mia visione è partita senza pregiudizi, in quanto le mie aspettative erano già molto basse.
Opere in costume più produzione americana non vanno d’accordo, lo dimostra la più celebre “The Bridgerton” – e qui che sia virale anche in Italia testimonia solo il ribasso culturale che stiamo ahimè subendo dal pensiero a stelle e strisce – ma con “The Decameron” penso si siano toccate le più alte vette del nosense e dell’assolutamente non necessario.

La serie viene definita di genere medievale e black comedy, ispirata al celebre Decamerone di Giovanni Boccaccio; peccato che di medievale, black e comedy non abbia nulla… e sono piuttosto convinta che per ogni persona che la inizia un Giovanni Boccaccio muore in un universo parallelo.

lunedì 20 gennaio 2025

#StorieRomane: Perchè i romani dicono "tante volte"?

«Ma toglimi un dubbio: perché voi romani dite sempre “tante volte…” prima delle locuzioni?» Gianluca mi ha spiazzato di colpo sfoderando questa domanda, mentre stavo al telefono con lui e, intenta ad attraversare la strada, gli ho detto: «Tante volte arrivo prima…»


Sono quei modi di dire dialettali che chi nasce e cresce a Roma dice tanto per sentito dire, non accorgendosi che alle orecchie di un non romano possono sembrare bizzarri.

Quindi eccomi qui a spiegare a Gianluca – e anche a tutti voi – il perché di questo modo di dire, ovviamente corretto solo nell’italiano colloquiale. Consiglio la lettura a tutti, tante volte ve dovesse servì…

venerdì 17 gennaio 2025

#Personaggi: Bernardette di Lourdes

Arriva a Roma il musical Bernardette de Lourdes che tratta fedelmente la storia della santa francese. Chi era, e qual è la sua storia? Ve ne parliamo oggi.


Attenzione: al solito utilizzeremo i verbi al presente per un maggior scorrimento nella lettura.  

giovedì 16 gennaio 2025

#Intervista: WakeUpCall

Seguiamo i WakeUpCall da un po’ di tempo, dal loro spettacolo nei teatri “If Beethoven Was a Punk”, e abbiamo già avuto modo di intervistarli.

Oggi torniamo a parlare di loro perché il 27 novembre 2024 è uscito su tutte le piattaforme streaming e gli store online la loro cover di “Nessuno mi può giudicare”.

Dopo più di 450 date in giro per il mondo, due album in inglese, un fumetto e il primo album italiano (“Doveva essere un disco indie”, 2023), i WakeUpCall ci regalano una versione molto personale e molto rock del famosissimo brano italiano.

Abbiamo deciso di rendere omaggio ad una delle più famose canzoni italiane degli anni ’60, trasformandola in un inno rock contemporaneo e moderno. In un’epoca in cui tutti si sentono di giudicare tutto e tutti, “Nessuno mi può giudicare” ci sembra un messaggio onesto e attuale.

- WakeUpCall 

mercoledì 15 gennaio 2025

#TheBeatles: Come i Beatles hanno (re)inventato la cultura pop

Dei Beatles che hanno influenzato e cambiato la società ne abbiamo già parlato anni fa. Oggi ci prendiamo una pausa dai brani per vedere come hanno inventato – o meglio, reinventato – la cultura pop.


Gli appassionati di musica lo sanno bene: esiste la musica prima e dopo i Beatles; la band di Liverpool è un vero e proprio spartiacque tra tutto quello che c’era prima e dopo di loro e ancora oggi nessun artista ha saputo fare altrettanto.

Se queste parole possono sembrare un’esagerazione, vediamo di fare un po’ di chiarezza spiegandole in questo articolo… 

martedì 14 gennaio 2025

#Anime: I 5 anime che hanno segnato una generazione

Volevo fare questo articolo da anni – forse mesi, dai – ma mi sono sempre resa conto che non è per niente facile scegliere solo cinque anime nella lista di quelli che hanno segnato una sola generazione. Quale può essere il metodo di scelta? E i motivi?

Fortunatamente la mia vita, il mio lavoro e i miei interessi mi spingono a parlare con generazioni totalmente differenti: vado dai nati negli anni ’30-40 a quelli appena venuti al mondo.

Sfruttando le mie doti da giornalista – o da rompipal… – ho fatto delle semplici domande, così ho potuto stilare la lista dei cinque anime che hanno segnato un’intera generazione (ma non solo).

In Italia, poi, ci aiuta anche la popolarità delle sigle di Cristina D’Avena e Giorgio Vanni!

Attenzione: gli anime sono messi in ordine cronologico, non di importanza.

lunedì 13 gennaio 2025

#Racconti: Passato Rimosso

Una scogliera sul mare in un giorno di sole, gremita di vegetazione mediterranea ma vacua di gente. Un luogo in attesa di essere ammirato o semplicemente vissuto. C’è una strada asfaltata che cinge la scogliera, deserta, dalla quale è possibile vedere il mare e l’orizzonte. Almeno, questo è ciò che si vede dalla cartolina che sto tenendo in mano.

L’ho trovata mentre sistemavo, ma non riesco proprio a ricordare dove l’ho presa.

venerdì 10 gennaio 2025

#Documentari: Dirty Pop - La truffa delle boyband

Le boyband hanno sempre fatto strappare i capelli alle ragazzine di tutti i tempi, dai primi anni Sessanta con i Beatles ai giorni nostri, arrivando fino al fenomeno del K-Pop.
Nulla di nuovo, quindi.
Con i continui scandali legati al mondo dello spettacolo e con un impero musicale statunitense che sta crollando lentamente, però, mai mi sarei immaginata quello che c’era dietro le boyband dei primi del Duemila e che seguivo.


Backstreet Boys e Nsync. Io più team dei primi, con poster di Nick Carter e Kevin Richardson sparsi per la mia cameretta che guardavo sognante sperando di conoscerli prima o poi. Si dice di prestare attenzione a cosa si desidera, perché potrebbe avverarsi. Ecco, ora la me adulta ringrazia l’Universo per non aver ceduto alle richieste di una ragazzina.

Backstreet Boys e Nsync, dicevamo, boyband create da Lou Pearlman, imprenditore che ai tempi era considerato un vero e proprio genio, lungimirante in ogni suo lavoro. Ma il tempo lo ha rivelato per quello che realmente era: un truffatore.

Netflix, con il suo documentario “Dirty Pop – La truffa delle boy band” diviso in tre parti, ci racconta tutta la sua storia.

giovedì 9 gennaio 2025

#Intervista: Lupo e Giovannelly

Il 29 novembre 2024 è uscito su tutte le piattaforme digitali l
’attesissimo EP di  Lupo e Giovannelly: “Scarabocchi”, accompagnato in radio con il singolo “Educato”.     
Il progetto, realizzato con il contributo di Nuovoimaie, prodotto da Luca Scarfidi e Mattia Micalich, registrato presso il Merlo Recording Studio, raccoglie sei tracce che raccontano l’inquietudine di una generazione alle prese con incertezze, contraddizioni e speranze. Il titolo, “Scarabocchi”, evoca l’idea di segni spontanei e imperfetti, proprio come le storie e i percorsi che ogni traccia esplora.


L’EP è un manifesto che unisce parole e musica in modo diretto e senza compromessi. Le tracce spaziano da riflessioni intime a osservazioni critiche sulla società contemporanea, affrontando temi come la pressione delle aspettative, la perdita di autenticità e la lotta per mantenere il controllo sulla propria identità. Lupo, con i suoi testi taglienti e immediati, dà voce a sentimenti condivisi e spesso taciuti, mentre Giovannelly costruisce un universo sonoro che si muove tra melodia e sperimentazione.

I singoli precedentemente estratti, Dove?, Bloccami! e Alibi, hanno anticipato il carattere intenso e versatile del progetto. “Scarabocchi” raccoglie sei tracce che si muovono su un confine sottile tra il familiare e l’inaspettato: ogni pezzo è costruito su arrangiamenti che mescolano strumenti acustici, sintetizzatori e linee ritmiche decise, dando vita a un suono crudo e vibrante. Ogni traccia è un frammento che invita a osservare il mondo da nuove prospettive, dando spazio sia alla fragilità che alla resistenza.

mercoledì 8 gennaio 2025

#Libri: Jole Giugni Lattari – La prima donna calabrese in Parlamento

Il titolo parla chiaro: Jole Giugni Lattari è stata la prima donna calabrese in Parlamento.

La grande ricerca approfondita e appassionata di Massimo Simonini riporta alla luce, per Edizioni Efesto, l’incredibile storia della Giugni Lattari che dal 1963 al 1968 è stata Deputato della Repubblica.

Nata a Tripoli il 29 luglio 1923 e allieva prediletta del filosofo Benedetto Croce, studia Filosofia all’Università degli Studi di Napoli, per poi prendere, nel 1946, l’incarico di insegnante di Storia e Filosofia al liceo di Praia a Mare, sulla costa cosentina.

Ma in che modo questa grandissima insegnante è poi divenuta Deputato? 

martedì 7 gennaio 2025

#Metafisica: La teoria degli universi paralleli di Giordano Bruno

Quando ho deciso di creare l’etichetta “Metafisica” sapevo che sarebbe arrivato per me il momento di parlare di Giordano Bruno. Quando si tratta di certi personaggi, però, spiegare in poco spazio la loro vita, il pensiero, le opere, gli studi… è davvero un’impresa ardua, almeno per la sottoscritta. Così, visto che ultimamente sto ascoltando lezioni su come scienza, filosofia e fede si sono approcciati alla teoria degli universi paralleli, mi sono chiesta: perché non parlarne iniziando proprio da Giordano Bruno?


Quasi tutti conoscono la fine tragica della vita del filosofo italiano, ma in pochi sanno per cosa la Chiesa lo ha effettivamente condannato come eretico.
Nato a Nola nel 1548 e morto a Roma nel 1600, il suo genio e il suo enorme coraggio lo hanno portato a parlare apertamente di un universo infinito in continua espansione e di universi paralleli, anticipando di quattro o cinque secoli i più moderni sviluppi scientifici, come la teoria delle stringhe o quella del multiverso.
 

lunedì 6 gennaio 2025

#Pensieri: Cosa offriamo oggi alla vita?

Strana la festa dell’Epifania: il terzo Governo Andreotti la tolse nel 1977 per poi essere reinserita dopo otto anni grazie alla richiesta che Alessandra Conti, all’epoca una ragazzina delle medie, fece al Presidente Sandro Pertini.


Ma a essere davvero strano è il fatto che per tutti noi è facile associarla alla vecchina – per la me bambina palese la moglie di Babbo Natale – quanto difficile trovarne il vero significato se guardiamo al presepe.

Sì, tutti conosciamo la storia dei re Magi: tre umili saggi, ricchi materialmente e spiritualmente al punto di essersi fidati di una Stella che poi li ha condotti da Gesù Bambino  regalandogli oro, incenso e mirra. Eppure, se solo guardassimo alla storia con maggiore attenzione, potremmo chiederci: e noi? Cosa offriamo oggi alla vita? 

venerdì 3 gennaio 2025

#Racconti: Siamo qui

Inizia un nuovo anno, con delle nuove possibilità per chi ha ancora il tempo. Quando si vive nell’illusione della sua presenza, quando lo sentiamo scorrere nel ticchettio degli orologi, nelle ossa che si fanno più fragili, nei capelli che ingrigiscono, nell’essere solo testimoni visivi dei figli e dei nipoti che vanno via sempre di fretta… ci fermiamo a riflettere come questo incidere sia circolare.

Da bambini un mese equivale a un’eternità, poi si cresce e improvvisamente un mese diventa un attimo, poi ancora torna di nuovo a sembrare eterno: uguale a quello prima. Ma quando arriva davvero questa eternità, ecco che tutto è confinato in un istante.

Lo vediamo. Vi vediamo. E continuiamo a chiederci dove state realmente.  

mercoledì 1 gennaio 2025

#The Beatles: Honey Pie

Tra i centouno e più motivi per amare i Beatles metterei il fatto che i testi delle loro canzoni sanno essere semplici e allo stesso tempo sembrano provenire da un qualsiasi poema della letteratura inglese.
È il caso di “Honey Pie”, pubblicato nel 1968, nel famoso “White Album”.

Un brano nel complesso classico, sul genere vaudeville – genere teatrale nato in Francia a fine Settecento e diventato celebre negli Stati Uniti a fine Ottocento, fino ai primi anni Trenta, con canzoni inserite negli spettacoli, solitamente a tema leggero, d’attualità e satirico – che se ascoltato chiudendo gli occhi ci catapulta nella Belle Époque, col crescere della popolarità del cinema.

Scritto da Paul McCartney, il brano porta ovviamente gli accrediti Lennon/McCartney.