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venerdì 13 settembre 2024

#Racconti: I segreti della mattina - Prima Parte

Quando ero bambina pensavo che la mattina appartenesse solo ai veri fortunati. Capitava di rado che non andassi a scuola pur stando bene, gli scioperi ai miei tempi non erano così frequenti. Con entrambi i miei genitori al lavoro ero affidata ai miei quattro nonni, che fortunatamente andavano tutti d’accordo tra di loro.     
Arrivavo sotto il portone dei genitori di papà, Costanza e Tonio, e con quest’ultimo andavo al bar a fare la seconda colazione, “Mi raccomando, leggera, che ha già mangiato a casa” così ho pensato fino ai quindici anni che il maritozzo con la panna e il succo di frutta alle otto e mezza del mattino, dopo il latte e Nesquik con cinque Abbracci si potesse considerare una colazione leggera.


Nonno Tonio mi portava tutto al tavolino, mentre lanciava occhiate felici e soddisfatte ai suoi amici, seduti a qualche metro di distanza. All’epoca le ignoravo, oggi non so se erano dovute al fatto che fosse davvero orgoglioso di me o se semplicemente era felice di non avere a che fare, almeno per una mattinata, con discorsi di acciacchi o ricordi sui bei tempi andati, quando erano al fronte e avevano fatto vedere agli altri di che pasta erano fatti gli italiani. Se penso che quelle conversazioni un tempo erano la normalità, mi vengono i brividi.

venerdì 23 agosto 2024

#Racconti: La stella e la cometa

C’era una volta una stella che infuse calore al buio dell’universo, la sua luce permise a diversi mondi di svilupparsi e prosperare, persino gli abitanti di galassie lontane la venerarono come una dea benigna.

L’astro vegliò su mondi di luce, colorati, multiformi e pieni di meraviglia; infuse loro energia e speranza, forza e ingegno.

venerdì 16 agosto 2024

#Racconti: L'inconscio

“L’altra figura, se può chiamarsi tale chi non ha figura in parte alcuna distinguibile per membra e per giunture, è una sostanza, se può dirsi tale ciò che un’ombra sembra, ma le diresti entrambe; si stagliava nera come notte, e fiera, con la forza di dieci furie e orrenda come l’inferno”.

(John Milton, “Il paradiso perduto”, terzo libro)

venerdì 7 giugno 2024

#Racconti: 1960 - Seconda Parte

Anche se il secolo non è l’Ottocento, questo tipo di racconti fa parte della raccolta psichedelica di milleottocentoottantaequalcosa.

Sono racconti che all’apparenza possono sembrare insensati, ma in realtà portano nel mondo un profondo significato, basta solo saperlo cercare bene.

I fatti narrati sono autobiografici, ma per questioni di privacy abbiamo cambiato nomi, fatti e luoghi, così nessuno può lamentarsi.

Le immagini sono state create con l’intelligenza artificiale.

Potete recuperare la prima parte qui.

lunedì 3 giugno 2024

#Racconti: 1960 - Prima Parte

Anche se il secolo non è l’Ottocento, questo tipo di racconti fa parte della raccolta psichedelica di milleottocentoottantaequalcosa.

Sono racconti che all’apparenza possono sembrare insensati, ma in realtà portano nel mondo un profondo significato, basta solo saperlo cercare bene.

I fatti narrati sono autobiografici, ma per questioni di privacy abbiamo cambiato nomi, fatti e luoghi, così nessuno può lamentarsi.

Le immagini sono state create con l’intelligenza artificiale.

venerdì 19 aprile 2024

#Racconti: L'inganno del Ragno

Attenzione
: questo racconto può contenere immagini violente anche se del tutto metaforiche.


C’era una volta, nel regno della magia, un regno tranquillo e per lo più sereno.

Il regno era governato dal Re del fuoco con il suo cuore di fiamme e lava; si diceva che ogni sua decisione venisse presa con l’ardore di un vulcano in eruzione. E più del suo regno avrebbe protetto la sua Regina e i suoi figli che amava con il calore di un camino accesso durante l’inverno.
La Regina era candida e pura come la neve, le sue mani erano di seta create per accarezzare i suoi bambini con la sola delicatezza che può avere una madre. 
Nel bel mezzo del suo petto c’era un enorme cuscino di piuma d’oca per accogliere e avvolgere i suoi principini e il suo Re.

venerdì 12 aprile 2024

#Racconti: Il forse nato

Ogni anno è sempre la stessa storia. Di solito, le persone normali attendono il proprio compleanno per ricevere regali e per condividere convivialità con i propri amici. Ma io no. Il mio destino è alquanto… singolare. La mia nascita potrebbe non essere mai avvenuta. Detto così è sconcertante, lo so. Per trovare un senso alla mia grottesca situazione, non vi resta che ascoltare ciò che ho da dire. Anche se vi confesso che io un senso sul mio fato non l’ho mai trovato.

lunedì 8 aprile 2024

#Racconti: Campanelli d'allarme

Avevo da subito visto quel bagliore sinistro nei suoi occhi, doveva essere già quello un campanello d’allarme.

Ma è risaputo, i sentimenti non vogliono sentire ragione… Mi ero innamorato di lei.

E tutto ciò che è venuto dopo non mi era sembrato altro che il coronamento di una Fiaba. Certo, io e lei siamo stati insieme giusto un paio di stagioni, ma in questo arco di tempo mi sono sentito nel lieto fine di una commedia romantica.

Mostrava una particolare cura nei miei confronti, da parte sua sentivo una forte apprensione verso di me.

I campanelli d’allarme? Quelli c’erano, solo che io non davo loro peso. Perché mai avrei dovuto? Avevo la chiara conferma che mi amasse.

venerdì 16 febbraio 2024

#Racconti: 1887 - Seconda Parte

Seconda parte di 1887, potete recuperare la prima parte qui, che fa sempre parte della saga dei racconti psichedelici che potrebbero non avere un senso, ma che in realtà ne custodiscono uno immenso.

Buona lettura

lunedì 12 febbraio 2024

#Racconti: 1887 - Prima Parte

La saga dei racconti ambientati in epoca ottocentesca riguarda esperienze di vita realmente vissuta negli anni venti del Duemila. Il tutto, però, è stato scritto nel mentre la sottoscritta ascoltava musica psichedelica. Le immagini sono state create dall’intelligenza artificiale.


Non vi assicuriamo che ogni racconto abbia un significato, ma sicuramente vi è dentro una lezione, come accade sempre nel quotidiano.

Si può procedere alla lettura della prima parte di 1887 anche senza sapere cosa è successo in precedenza, anche se vi consigliamo di farlo.

venerdì 5 gennaio 2024

#Racconti: L'appartamento che veniva da un'altra dimensione

La ricerca della casa è un’attività che potrebbe durare anche anni. Ma che dico, potrebbe durare anche una vita intera. Ci sarà sempre un motivo per preferire qualcos’altro. O almeno questo era quello che credevo.

Vi racconto una storia, anche se dovrei fare una premessa per assicurarmi protezione. Dovrei dire che tutto ciò che sto per raccontare è frutto della fantasia. Effettivamente, non me la sento di dirvi che si tratta di una storia vera. Ma non posso neanche affermare sia falsa.

Vi pongo questo dilemma logico perché è con un quesito che si apre il racconto stesso.

Posso trovare un posto davvero comodo da abitare durante la mia vita mortale? Tempo fa posi questa domanda a un curioso agente immobiliare, lui mi guardò un istante, immobile, e dopo dei secondi pesanti di silenzio annuì. Prese dal suo cassetto una chiave e mi disse che mi avrebbe portato in un posto speciale, che potevo essere il cliente giusto, colui che avrebbe audacemente chiuso l’affare.

lunedì 25 dicembre 2023

#Racconti: Pensieri di un personaggio

È un intramezzo tra un racconto e un pensieri, ma si sa, noi scrittori quando non vogliamo affrontare la realtà tendiamo sempre a farla fare ai nostri alter ego: personaggi che creiamo a nostra immagine e somiglianza per far ricadere su di loro traumi, colpe, vittorie e ricompense.

Un meccanismo sadico dove creiamo vite solo per comprendere noi stessi. Ironico, vero? Chissà se questi altri, una volta librati nel mondo della realtà e lasciati vagare per le menti degli esseri umani acquisiscano una loro coscienza che permetta di domandarsi: chi mi ha creato? E soprattutto: perché?

giovedì 21 dicembre 2023

#Natale: La mia prima volta da Babbo Natale

Immagine creata con Bing Image Creator
Disclaimer: la storia narrata è interamente inventata, seppur basata su eventi e persone reali. I nomi sono stati alterati per evitare che le persone coinvolte vengano a dare la caccia all'autore.

Tutti i miei Natali hanno sempre seguito uno schema consolidato, quasi noioso, cari cinque lettori: cena della Vigilia con i parenti di mio padre; pranzo di Natale con i parenti di mia madre; Santo Stefano con chi vuoi, tipo la Pasqua della filastrocca (di solito, amici, cinema, Blockbuster di turno e popcorn). Non ci sarebbe molto altro da dire, quindi la chiudo qua…

Sto scherzando, ovviamente. Pensavate di cavarvela con poco. Volevo, invece, raccontarvi, cari sei lettori (ah, se n’è aggiunto uno?) di quando ho finalmente iniziato a interpretare Babbo Natale alla cena della Vigilia dell’anno 2012.

mercoledì 20 dicembre 2023

#Natale: Nowhere Time - Terza Parte

Mi sto caricando più che mai, sono davvero pronta a intervenire. È questo il mio compito, arrivo una volta nella vita di tutti voi e la cambio. Beh, non è proprio e sempre così, diciamo che il mio intento è farvi tornare in pista. Dite così, giusto? Ho degli aiutanti, sia chiaro, non posso mica fare tutto da sola. Non sono mica Lui.


È che mi emoziono sempre quando stiamo quasi al punto di svolta. Oh, speriamo che lei capisca. È così bella quando è illuminata. Questa ombra nera non le rende giustizia. Non la rende a nessuno, a dir la verità.

Ora però silenzio, è un momento piuttosto delicato. Futuro deve concentrarsi, deve capire che forma prendere definitivamente, perché è l’unico tra di loro che è sempre pronto a cambiare.

martedì 19 dicembre 2023

#Natale: Nowhere Time - Seconda Parte

Vi ho intristito? Non volevo. Tendo a descrivere molto bene quello che vedo e so che non ne siete abituati. Vado oltre la superficie, mi avventuro su sentieri che nessuno osa percorrere. Lo fanno alcune di voi, quelli che non credono al
Va tutto bene” detto col sorriso. C’è chi scruta lo sguardo, chi sa che è lì che si nasconde un’altra me.
Non voglio farvi del male, il mio compito è aiutarvi a spostare tutti i massi che avete nel cuore, anche se questo per voi significa sofferenza, commozione, nostalgia, dolore.

Ah, piccoli miei. Se solo sapeste quanto vi amo, in ogni momento, in ogni istante. Se solo vi lasciaste abbracciare, se solo voleste passare un po
’ del vostro tempo con me. Sareste così gioiosi.

lunedì 18 dicembre 2023

#Natale: Nowhere Time - Prima Parte

Questa è una storia senza tempo e senza luogo. No, tranquilli, nessuna magia. Non è importante sapere dove siamo o quando ci siamo, perché è una storia che si ripete sempre, generazione dopo generazione, anno dopo anno.


Possiamo dirvi il periodo, però, perché è in questo mese che riusciamo a lavorare meglio. Per vedere con i nostri occhi potrete utilizzare l’immaginazione, che alla fine è lo strumento che avete sempre a portata di mano  e che vi avvicina a noi.
Iniziamo a soffiare un po’ di neve, a sentire risuonare dei campanellini, profumiamo questo momento di cioccolata calda, cannella e legna che brucia nel camino.


Un grande uomo ha già parlato dei tre spiriti del Natale. Altri grandi esseri umani hanno tratto ispirazione dal suo Canto di Natale; io sono qui per dirvi che anche quanto ha già hanno raccontato non è magia.
Lo viviamo sempre. Un momento, noi non in prima persona, sia chiaro. Io poi sono solo un’attenta osservatrice. Vivo tutto quello che fate, ma senza giudicarlo… no, non posso mentire, quindi lo dirò: ci sono volte che proprio non riesco a contenere la mia gioia, allora vi abbraccio ed è lì che voi sentite dei brividi lungo il corpo. La chiamate “pelle d’oca”, questo nome mi diverte.

Ma ora iniziamo, scusatemi. È che divento prolissa quando ho la vostra attenzione.

Dove eravamo? Ah, già, imbianchiamo tutto quanto…

mercoledì 13 dicembre 2023

#Racconti: Croce e delizia

Sua madre le aveva sempre detto che l’amore era un concetto così utopistico che poteva abbindolare solo le persone con scarsi sogni realizzabili. “Un giardiniere è ovvio che desideri una donna d’amare, non potendo desiderare altro” e lei si era così convinta che la vita di un giardiniere dovesse essere davvero atroce, se considerava la donna che aveva al suo fianco come il massimo a cui poteva aspirare. In più la moglie del signor Corsetti non era questo gran spettacolo né sotto il punto di vista esteriore, meno che mai interiore. Imprecava e sorrideva maliziosa ogni volta che Carola le passava accanto, ancora oggi era percossa dai brividi ogni volta che pensava a quella donna.

Così, certa che l’amore fosse un sentimento da associare solo al basso rango, o ai romanzetti rosa che la appassionavano fin dall’adolescenza, aveva accettato la proposta del marchese Arindo degli Scalchi.

venerdì 1 dicembre 2023

#Racconti: Ritrovarsi nell'infinito

La vita è un’eternità troppo veloce, specialmente nel momento in cui la propria fiamma si dissolve nel freddo gelido dell’inverno.

Sono considerazioni veloci se fatte in quel determinato momento, pensieri che lasciano appena il tempo di realizzare ciò che sta accadendo.

Ora che Roberto si trova in pericolo davvero, sente il tempo dilatarsi e comprimere, lasciando affiorare ricordi del futuro che gli è stato negato e del passato ormai perduto.

venerdì 24 novembre 2023

#Racconti: Segreti

Immagine creata con Bing Image Creator
Oggi, una stanza
Una sedia vuota sta al centro di una malridotta stanza con le pareti ammuffite. Sembra abbandonata lì da anni.

Su un lato, a un paio di metri dalla sedia, un cavalletto viene posizionato con cura.

Sull’aggancio viene fissato uno smartphone, lo schermo rivolto alla sedia.

Una mano si avvicina allo schermo e preme un enorme tasto rosso al centro. Parte una diretta Instagram.

La mano appartiene a un Uomo, alto, muscoloso, con i capelli lunghi e sporchi, una barba incolta. Avrà poco più di trent’anni ma il volto è scavato dalla vita. Si siede pesantemente sulla sedia. Questa scricchiola.

Sospiro… sospiro…

martedì 21 novembre 2023

#Racconti: 1886

Tornano le avventure dei tre amici bontemponi che dopo aver bevuto il loro caffè si catapultano in un’altra realtà.


Roma, 2023

Frè: «Quando hai detto che torni a Roma?»
Gianluca: «A metà novembre.»
Frè: «Ottimo, così andiamo al cimitero insieme.»
Gianluca: «Prima devo trovare casa, però.»
Aida: «Vabbè, dai, beviamoci un caffè.»