“Tutta la vita si rinserrava, si spegneva, ammutoliva con quella notte; e io già la vedevo come da lontano, come se essa non avesse più senso né scopo per me”
(Luigi Pirandello, “Il Fu Mattia Pascal”)
Cala la sera tra le vicissitudini del quotidiano, e io cogitabondo e attonito mi scopro tutto d’un tratto un altro. Si tratta di una realizzazione che già il mio inconscio aveva lentamente maturato in questo periodo, ma che ora si palesa davanti ai miei occhi, fiera e incontrovertibile, come dato di fatto.
Un sentimento di assoluta estraneità si impossessa di me, come se non solo non appartenessi più a me stesso, ma come se la mia identità, frammentata e ridotta ai minimi termini, non acquisisse più significato alcuno rispetto a come fu impostata per un’intera esistenza.