Il genere angst è quello che preferisco più in assoluto e forse è tutto nato dalla mia infanzia, quando mi piaceva vedere Cenerentola bistrattata dalle sorellastre o Biancaneve morire; ma anche seguire con attenzione le avventure di Remì, Candy, Georgie, della signorina Anne (che vale sia per Mademoiselle Anne che per Anna dai capelli rossi o ancora Là sui monti con Annette) e ritrovarmi completamente incantata quando la trama si faceva sempre più triste, angosciosa, malinconica.
Perdite, amori mai non detti o ancora peggio, come nel caso di Lady Oscar: confessati, consumati per poi essere interrotti dalla morte.
Gli anni ’90, con gli anime trasmessi tra Bim Bum Bam e le reti private, mi hanno trafitto il cuore così tanto che a oggi se qualsiasi persona vuole andarsene via dalla mia vita rispondo con un’alzata di spalle e un “Eh vabbè”.
Ma se pensate che con la (quasi) piena maturità ho capito che l’angst non è sempre così bello, vi sbagliate di grosso: è ancora oggi il mio genere preferito che ricerco quotidianamente anche nei libri, film e serie tv.
Dato che non ho avuto moltissimo tempo per iniziare un nuovo anime, e dato che devo pur mandare avanti questa etichetta, parliamo oggi del perché gli anime tristi ci (mi) hanno dato così tanta sete di vita.
Perdite, amori mai non detti o ancora peggio, come nel caso di Lady Oscar: confessati, consumati per poi essere interrotti dalla morte.
Gli anni ’90, con gli anime trasmessi tra Bim Bum Bam e le reti private, mi hanno trafitto il cuore così tanto che a oggi se qualsiasi persona vuole andarsene via dalla mia vita rispondo con un’alzata di spalle e un “Eh vabbè”.
Ma se pensate che con la (quasi) piena maturità ho capito che l’angst non è sempre così bello, vi sbagliate di grosso: è ancora oggi il mio genere preferito che ricerco quotidianamente anche nei libri, film e serie tv.
Dato che non ho avuto moltissimo tempo per iniziare un nuovo anime, e dato che devo pur mandare avanti questa etichetta, parliamo oggi del perché gli anime tristi ci (mi) hanno dato così tanta sete di vita.






