giovedì 9 gennaio 2025

#Intervista: Lupo e Giovannelly

Il 29 novembre 2024 è uscito su tutte le piattaforme digitali l
’attesissimo EP di  Lupo e Giovannelly: “Scarabocchi”, accompagnato in radio con il singolo “Educato”.     
Il progetto, realizzato con il contributo di Nuovoimaie, prodotto da Luca Scarfidi e Mattia Micalich, registrato presso il Merlo Recording Studio, raccoglie sei tracce che raccontano l’inquietudine di una generazione alle prese con incertezze, contraddizioni e speranze. Il titolo, “Scarabocchi”, evoca l’idea di segni spontanei e imperfetti, proprio come le storie e i percorsi che ogni traccia esplora.


L’EP è un manifesto che unisce parole e musica in modo diretto e senza compromessi. Le tracce spaziano da riflessioni intime a osservazioni critiche sulla società contemporanea, affrontando temi come la pressione delle aspettative, la perdita di autenticità e la lotta per mantenere il controllo sulla propria identità. Lupo, con i suoi testi taglienti e immediati, dà voce a sentimenti condivisi e spesso taciuti, mentre Giovannelly costruisce un universo sonoro che si muove tra melodia e sperimentazione.

I singoli precedentemente estratti, Dove?, Bloccami! e Alibi, hanno anticipato il carattere intenso e versatile del progetto. “Scarabocchi” raccoglie sei tracce che si muovono su un confine sottile tra il familiare e l’inaspettato: ogni pezzo è costruito su arrangiamenti che mescolano strumenti acustici, sintetizzatori e linee ritmiche decise, dando vita a un suono crudo e vibrante. Ogni traccia è un frammento che invita a osservare il mondo da nuove prospettive, dando spazio sia alla fragilità che alla resistenza.
 
Lupo De Matteo, in arte Lupo nasce a Roma nel 2001.
Si avvicina al mondo della musica fin da piccolo, studiando pianoforte. Comincia a scrivere i suoi primi pezzi a sedici anni, ispirandosi all
indie pop italiano e provando fusioni con altri generi fra cui rap, R&B pop rock.
Con il sodalizio di Giovannelly alla produzione, comincia a crearsi unidentità musicale in linea con le nuove tendenze wave del pop elettronico e del pop rock leggero. Rimane però sempre presente la leggera influenza data dal mondo Hip Hop, da cui continua ad attingere e prendere ispirazione, soprattutto per quanto riguarda liriche e stile tendente allo streetwear.
Spazia molto tra generi e artisti con le proprie playlist musicali, e non ha dei veri e propri cantanti di riferimento, sebbene l
impronta di autori come Frah Quintale, Franco 126, Bresh sia stata importante per la sua evoluzione.
Nel 2021, con lo pseudonimo Help!, pubblica il singolo “Roma Deserta” edito da Bonimba Records. Lupo è autore del testo mentre la parte musicale nasce dalla collaborazione con Alessandro Giovannelli (Giovannelly) e Niccolò De Donatis (DEDØ).

La canzone racconta la voglia di ricominciare a vivere la città dopo il periodo di lockdown causato dal Covid-19. Per questo motivo il singolo viene inserito all’interno della colonna sonora del docufilm “From My House In Da House - A history of Rome” realizzato da Giovanni La Gorga e Alessio Borgonovo. La canzone viene anche sincronizzata nello spot ufficiale della manifestazione cinematografica intitolata “Il Cinema in Piazza - Edizione 2021”.

Nel 2023 esce il brano intitolato “Occhi” edito dall'etichetta indipendente romana Sins Records. Il brano viene subito inserito nella colonna sonora del film “Mia” con Edoardo Leo, prodotto da RAI Cinema e distribuito 01 Distribution.

Nel mese di dicembre del 2023 è uscito su tutte le piattaforme digitali il singolo Dove(?) che ha riscosso un discreto interesse radiofonico grazie alla permanente rotazione su Radio NONAME (ex RadioRai Indie) e su la web radio (Hits Italia).
Nel mese di giugno 2024 è uscito anche Bloccami! con un discreto interesse della critica e del pubblico. Questa estate ha aperto il concerto di Chiello a Parco Schuster.

In ottobre è uscito il singolo “Alibi” accompagnato da un videoclip girato a Santa Marinella.

Lupo è impegnato ormai tre anni nel mondo cinematografico, lavorando come assistente segretario di produzione. Oltre ai vari impegni professionali, è sempre stato un amante dello svago, dei concerti (soprattutto di artisti contemporanei), e della vita notturna romana, che ha ispirato probabilmente buona parte delle sue liriche.

Alessandro Giovannelli, in arte Giovannelly nasce a Roma nel 2002. Ha iniziato a suonare la chitarra, regalatagli dal padre, all’età di undici anni. Col passare del tempo si è appassionato, prima alla musica in generale e poi alla produzione di canzoni vere e proprie. Gli artisti a cui si ispira sono molti, per esempio i Coldplay, gli U2, i Paramore, oltre a tutte le grandi band del passato che conservano per lui un valore simbolico e affettivo come Beatles, Pink Floyd, Queen, Led Zeppelin.
Negli ultimi anni ha prodotto vari pezzi, alcuni dei quali con riscontri in opere cinematografiche.
Nel 2021, durante il lockdown, compone assieme ai suoi amici Lupo De Matteo (in arte HELP! oggi semplicemente Lupo) e Niccolò De Donatis (in arte DEDØ) la musica di Roma Deserta pubblicata dall
etichetta Bonimba Records.
Sempre nel 2021 ha composto il brano Trastwest, che è stato utilizzato nell’omonimo cortometraggio di Ivano De Matteo, ma mai reso disponibile sulle piattaforme digitali.
Il suo obiettivo in campo musicale è riuscire a trovare una sintesi tra le grandi sonorità rock/pop-rock del passato e un sound invece più elettronico e contemporaneo. Tra le altre cose ha la passione per la chimica e dal 2020 è iscritto al relativo corso di laurea presso l’Università La Sapienza di Roma.

Ciao ragazzi! Grazie mille per la vostra disponibilità. Comincio con il chiedervi come avete iniziato con la musica e quando avete capito che questa sarebbe stata la vostra strada…

È un piacere grazie a voi! In realtà è partito tutto come un gioco in maniera parecchio naturale, essendo amici da molto e condividendo questo interesse per la musica ci siamo ritrovati banalmente a giocare insieme, come direbbero gli inglesi. Col tempo notando dei miglioramenti e non avendo mai smesso di divertirci abbiamo capito che sarebbe potuta diventare una strada da percorrere.

Com’è stato lavorare insieme? Vi è venuto spontaneo, quasi in una sorta di decisione impulsiva, o c’è voluto più tempo?

Da quel ricordo è stato abbastanza naturale. Penso di aver invitato qualche volta Giovannelly in studio da amici, di aver condiviso con lui qualche mia bozza di demo. Poi abbiamo cominciato a sentirci spesso e volentieri per parlare di musica, che fosse nostra o meno. Col tempo abbiamo trovato chiaramente un nostro modus operandi (in continua evoluzione) nonché un’identità.

Solitamente si parla della vostra generazione come quella che ama il virtuale, che tende a non relazionarsi più dal vivo. Eppure voi in brani come ”Bloccami!”, “Alibi”, “NSMC (Non siamo mica computer)” o “Educato” noto che per voi non è così. Vi sentite mosche bianche, o semplicemente noi “più grandi” non vi abbiamo ancora inquadrato bene come nuova generazione?

Scrivendo io testi posso dire di non sentirmi una Mosca bianca. Non voglio fare l’alternativo anti tecnologia anche perché non mi si addice. Però, allo stesso tempo, denuncio questo nostro lento esser sempre più dipendenti da certe cose come tv, telefoni, social… La mia è una denuncia da vittima, proprio perché so che io stesso a volte abuso di queste cose e ne percepisco le conseguenze, per me, negative. Con i miei brani provo, a modo mio, a ‘demonizzarle’. Non dico che dovremmo accantonare ogni forma di tecnologia, sarebbe folle. Però penso che andrebbero educate le persone a un utilizzo corretto e non spasmodico, come per qualsiasi altra cosa.

Un brano che mi è rimasto più impresso è “Buio”, probabilmente perché ho un carattere più chiuso, introspettivo, e “dark”, diciamo. Non saprei neanche da dove iniziare, quanto mi è piaciuta. “Vacillo nel buio seguendo le orme con passo impacciato mi perdo sicuro non vedo da un palmo, da un palmo dal naso”. Cosa vi fa accendere la luce quando è tutto buio nella vostra vita?

Ti ringrazio davvero! Personalmente la scrittura è davvero un bello sfogo, Giovannelly (conoscendolo) strimpella la chitarra a più non posso. Non sono poi mai stato uno troppo impaurito dai momenti difficili, anzi, per certi versi, trovo siano stimolanti (nei limiti del possibile), quindi quale cosa migliore se non sfogare le proprie emozioni in maniera costruttiva, nel vero senso della parola!

Siete entrambi giovanissimi ed entrambi di Roma. Questa città, che ha dato i natali anche a me, per quanto mi riguarda è fonte perenne di ispirazione. Quale angolo, quale posto o semplicemente quale momento della giornata la sentite veramente vostra?


Roma è una città che nonostante tutto si ama. Personalmente adoro star in mezzo alla gente quindi non prediligo luoghi o momenti precisi della giornata, basta che io sia nella situazione di riuscire ad ascoltare, osservare… rubare attimi della vita altrui. Non posso negare di esser un grande amante della notte, porta sempre grande ispirazione, grandi chiacchiere, momenti indimenticabili.

Proprio per la giovane età, per il talento che avete e anche per il successo già ottenuto, vi vorrei chiedere: come vi vedete tra dieci anni?

Spero di vedermi su un palco a divertirci. Abbiamo conosciuto anche altre persone fantastiche negli anni, con le quali vorremmo poter vivere esperienze indimenticabili e soprattutto scrivere. Spero di potermi permettere di lavorare liberamente, cosa non scontata. Per ora lavoriamo e facciamo del nostro meglio per farcela.

Nessun commento:

Posta un commento