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giovedì 2 marzo 2023

#Pensieri: Ti voglio bene

Venerdì 3 febbraio abbiamo pubblicato il mio pensieri “Ti amo non lo so accettare” (scritto da me il 5 gennaio).

Quando Aida lo ha corretto, ha scritto nella mia sezione di Trello, quella dove ognuno di noi segna gli articoli che vorrebbe scrivere: “Ti voglio bene”.
Quando l’ho visto il mio primo impulso è stato quello di cancellarlo, ma ero ancora impietrita alla vista delle tre paroline magiche che so dire ma non accettare su me stessa. Poi, però, nel giro di pochi secondi, mi sono detta: “Va bene, è una sfida. Scriviamo un po’ i miei progressi dell’ultimo mese”.

Cioè, nel senso: sto scrivendo il 29 gennaio, quindi sicuramente non sono pensieri che mi rispecchieranno per il giorno in cui verrà pubblicato questo articolo. O forse sì… non so, il tempo è un concetto troppo astratto per me. 

venerdì 5 maggio 2023

#Pensieri: Bloccare sui social

Prima di iniziare con questo flusso di coscienza è bene fare un’introduzione come si deve.

Nella premessa voglio dire due cose fondamentali: la prima è che quanto seguirà può essere paragonabile a una chiacchierata da bar dove si dà il peggio di sé nello spettegolare. Non aspettatevi nulla di che, quindi.
La seconda è una breve descrizione di Trello: l’app che utilizziamo per lavoro. E no, non è una pubblicità. Nessuna Musa è stata pagata da Trello, sia chiaro. Comunque Trello è un’app che ti permette di organizzare il lavoro di gruppo anche a distanza. Nella nostra bacheca mettiamo gli articoli che abbiamo scritto, quelli che abbiamo programmato e quelli che vorremmo scrivere. Ognuno di noi è libero di aggiornarla come vuole, così capita che i più spassosi e pettegoli del gruppo, in questo caso io e Gianluca, decidiamo di aggiungere tematiche di articoli nello spazio degli altri.
Spesso questi articoli hanno a che fare con quanto capita nella nostra vita quotidiana, prendendo spunto da discorsi, battute o liti. È stato il caso di “Ti voglio bene”, di “Come in un bowling”, “Quella volta che Pandora è andata via”,  1883 e di tanti altri.
“Bloccare sui social” nasce proprio da un evento personale nella vita di 4Muses – e non solo – che ha destato una notevole ilarità. 

mercoledì 4 settembre 2024

#TheBeatles: Michelle

Michelle” è ancora oggi uno dei brani più iconici dei Beatles.
Pubblicato nel 1965 nell’album “Rubber Soul”, è una canzone dolcissima, con versi in francese – che abbiamo deciso di non tradurre proprio per rimanere in linea con la canzone – che testimoniano come la musicalità fosse lontana dal rock anni ’60, per questo unica.


Probabilmente, chi l’ha sentita la prima volta all’epoca, ha dovuto accertarsi fosse proprio dei Beatles. I crediti parlano chiaro: Lennon/McCartney, anche se è stato il secondo a scriverla e comporla.

venerdì 17 giugno 2022

#Pensieri: Cercami

Ultimamente ci siamo ritrovate a scrivere di canzoni nella categoria Pensieri, e credo sia una delle scelte che più ha senso di noi Muse. Vedete, è estremamente difficile parlare di una canzone in modo oggettivo e per ognuna di noi il testo può avere mille sfumature diverse, lo abbiamo notato con “A Day In The Life” dei Beatles, dove sia io che Silvia abbiamo dato vita a due differenti articoli.
Se seguite il programma radio Apollo Station su RadioSapienza, sapete quanto tutte e quattro riusciamo a parlare liberamente di amore. Non è sempre facile, soprattutto non lo è stato dall’inizio, ma ci siamo rese conto di una grandissima verità: si fa più bella figura a dire apertamente ciò che si pensa.
Ora, non voglio entrare nei dettagli della mia vita sentimentale perché di certo non è da me, ma negli ultimi giorni un’altra grandissima verità mi si è palesata davanti: che liberazione è amare ed essere amata da qualcuno che ti accetta esattamente per come sei? Cerco di spiegarvelo attraverso le parole di una nota canzone di Renato Zero: “Cercami
Non farò nomi che non vadano oltre quelli di Aida, Silvia e Manuela, sia perché per noi quattro la nostra relazione è d’amore a tutti gli effetti, sia perché permettetemi di avere una vita privata!

mercoledì 16 dicembre 2020

#MustToRead: Il Piccolo Principe

Ci sono libri, film e serie TV che vincono un posto nella categoria "MustTo" a mani basse, e Il Piccolo Principe è decisamente un libro che si merita una posizione tutta sua in questa lista.

Il libro, scritto nel 1943 dallo scrittore, militare e aviatore francese Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry (1900-1944), conosciuto ai più come Antoine de Saint-Exupéry o Tonio, è uno di quei libri che quando sei piccolo (ma anche quando si diventa grandi) almeno una volta ti viene regalato. Che sia la maestra delle elementari che all'ultimo giorno di quinta te lo lascia sul banco con tanto di dedica all'interno, lo zio che al pranzo di Natale te lo porge con fare imbarazzato perché non sapeva proprio che regalo farti, o ancora l'amico, il fidanzato, la fidanzata che come gesto di affetto ti dona questo manualetto di sole centoventidue pagine, Il Piccolo Principe è un must e crediamo non sia un caso che sia stato tradotto in più di trecento lingue e dialetti diversi, risultando il terzo libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia e il Corano.

Sulla base di ciò, siamo sicuri che Il Piccolo Principe sia semplicemente un libro per bimbi da leggere con leggerezza?

giovedì 23 dicembre 2021

#Natale: Pensieri

Questo racconto è ispirato alla canzone di Marco MasiniIl Giorno Di Natale (Il Giorno più Banale)”. Vi consigliamo di ascoltare la canzone prima della lettura, per cogliere tutte le diverse sfumature. Vi lasciamo comunque le parole, ma non bastano se non accompagnate dalla melodia. 

giovedì 22 febbraio 2024

#Intervista: Alessia Spera

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, cantava Antonello Venditti. Vi starete chiedendo cosa c’entra questo con l’intervista ad Alessia Spera? Un attimo di pazienza e ci arriveremo.


Come già scritto nell’articolo Natsukashii, chi sta scrivendo ora è ossessionata dalle sigle dei cartoni animati. Le riconosce fin dalle prime note e quando le canta, ognuna di esse la catapulta sul viale dei ricordi.

Se da bambina sognava di diventare amica di Cristina D’Avena, Giorgio Vanni ma soprattutto – non me ne vogliano – di Alessandra Valeri Manera, crescendo ha dovuto un po’ nascondere la sua passione per evitare le prese in giro. Ebbene, già a sedici anni (nel lontano 2005) se ne è fregata e si è detta: “Ma se mi fanno stare bene, perché rinunciarci?”.

Così, riprendendo Venditti, questo amore non è finito, ha provato ad allontanarsi ma poi è tornato, sia perché continua a metterle in ogni sua playlist (evitiamo di parlare del gruppo Whatsapp dove le canta ogni venerdì pomeriggio, mentre è intenta a editare video) sia perché come regola dell’Universo, nulla accade per caso e ogni incontro è stato già deciso.

Ora mi permetto la prima persona: chissà se l’incontro con Alessia Spera io non l’abbia in un qualche modo inconscio previsto quando da bambina mi mettevo davanti ai miei peluche e facevo finta di insegnare loro la nuova canzone che avrebbero poi dovuto registrare per il nuovo Fivelandia

sabato 25 giugno 2022

#Pensieri: Outing

Non pensavo avrei tirato mai fuori tutto ciò.
Ho accennato uno degli argomenti di cui parlerò in questo articolo nell’articolo “Con il rischio di andare contro al concetto di orgoglio” ma non ne ho mai parlato approfonditamente con nessuno, nemmeno per sbaglio.
Non che sia strano per me (e per noi di 4Muses) non parlare delle cose, anzi: in realtà anche se scriviamo tantissimi articoli nella categoria “Pensieri”, è importante che chi legge non si illuda, perché la maggior parte di quella che è la nostra persona è tenuta ben nascosta. Conosciamo benissimo però l’importanza che può esserci dietro un’esperienza personale raccontata con il cuore in mano e sappiamo molto bene anche qual è la differenza tra l’essere persone private e l’alzare dei muri di proposito.
E parlando personalmente, ho smesso di essere una fan dell’alzare i muri anni e anni fa.

Non so bene come iniziare questo articolo, quindi lo inizierò con una domanda: qual è la differenza tra outing e coming out?

mercoledì 14 dicembre 2022

#PennyLane: ... I love you more - extra

⚠️ VM.18

Questa è un'opera di fantasia. La storia che segue è frutto dell'immaginazione dell'autrice e non è da considerarsi reale. È una fan-fiction ispirata al testo della canzone "Penny Lane" dei Beatles, i quali detengono i diritti sul brano.
Ascoltando il brano e traducendolo quando aveva tredici anni, le è venuta in mente questa storia che è quindi soltanto una sua personale interpretazione della quale detiene ogni diritto.

Attenzione: i capitoli "extra" sono da considerarsi estrapolazione della fan-fiction stessa, vi consigliamo di leggerli dopo aver concluso la storia originale. Molto probabilmente verranno pubblicati in ordine del tutto casuale e con stili differenti.

La prima parte del racconto è disponibile cliccando qui.

sabato 18 dicembre 2021

#Pensieri: Oltre l'orizzonte

Come al solito quando scrivo su Pensieri, so benissimo che il discorso vale per me ma anche per le altre. Se ho scelto di mettere questo articolo nella categoria più intima del blog è perché credo che ciò che ho passato possa aiutare molte persone. Quando ho visto “Oceania” per la prima volta non nego che ho pianto. Non tanto per la trama o per la profondità del film d’animazione, ma per la canzone “Oltre l’orizzonte”.

Era il 2017, un anno dopo la sua uscita, e proprio come la protagonista Moana -solo in italiano il nome è Vaiana- io vivevo una vita che agli occhi degli altri era perfetta, ma che per me era una prigione. Piccolo riassunto per chi non avesse il film: Vaiana è l’erede dell’isola Motunui, dove agli abitanti è sempre stato proibito andare oltre l’orizzonte del mare, nonostante il passato (sconosciuto alle nuove generazioni) da navigatori. Vaiana è sempre stata attratta dall’esplorare il mare e, anche se il sentimento è rimasto latente per anni, prossima all’elezione come capo villaggio, si libera da quella costrizione. Il testo della canzone descrive pienamente come mi sono sentita per anni e oggi voglio analizzarlo qui, perché come la voce di Chiara Grispo (Vaiana nelle canzoni) mi ha dato la forza di reagire, allo stesso modo mi auguro possa farlo con voi. Aggiungo solo che la versione originale ha come titolo: “How far I’ll go”, ora, chiedo pietà, ma secondo il mio modestissimo parere, la Disney in italiano è molto più matura rispetto alla versione originale inglese. Quindi ecco spiegato il perché voglio riportare il testo italiano. 

lunedì 8 luglio 2024

#Sperimentiamo: Il ballo delle donne - Dietro le quinte

Finalmente è arrivato! Beh finalmente, ansia, tanta, cosa ho dimenticato? Riguardo l’elenco ma tanto so che delle cento cose che ho messo in valigia invariabilmente la metà è inutile e sicuramente mancherà qualcosa che serve.
Non facciamo tardi per la prova generale!

venerdì 31 marzo 2023

#Racconti: il treno nel supermercato

“L’altro giorno ho fatto un sogno stranissimo”.

Disse Carlo a Teresa, guardandola intensamente negli occhi come se volesse essere scrutato nella sua inquietudine più profonda.

Teresa capì subito che qualcosa non stava andando bene, non tanto per lo sguardo vacuo e spaventato di Carlo, quanto per una strana atmosfera che si era formata all’interno del supermercato.

Teresa: “Stiamo facendo la spesa, giusto?”

Carlo: “Non mi stavi ascoltando, come al solito”.

Teresa: “Sì. Ti stavo ascoltando. Ti ho posto questa domanda così ovvia perché sono sicura che il tuo sogno sia legato a questo”.

Carlo: “In un certo senso, sì”.

Teresa: “Non credo sia un sogno, ma potrebbe esserlo. Ma bada bene, se lo fosse, l’intera vita tua sarebbe un sogno”.

Carlo: “Stiamo facendo la spesa, giusto?”

Teresa: “Forse sei tu che non mi stai ascoltando”.

Carlo: “Lascia stare, questo dialogo non porta a nulla di buono”.

Teresa: “Stavamo parlando?”

Carlo: “Ma tu ricordi la luce del sole?”

Teresa: “Certo, ricordo un forte calore dei pomeriggi di agosto di quando ero bambina”.

Carlo: “Non sto parlando di ricordi così lontani. Voglio dire… Da quanto tempo siamo qua dentro?”

Teresa: “Ora che mi ci fai pensare non ricordo quando siamo entrati”.

Carlo: “E soprattutto, cosa stiamo comprando?”

Teresa: “Questo, più o meno, lo ricordo, stiamo aspettando il treno che ci porti al reparto ortofrutta”.

Altoparlante: “Treno per il reparto ortofrutta in arrivo tra due minuti”.

mercoledì 31 maggio 2023

#Racconti: Voglio scrivere di noi due

Attenzione: questa è una fan-fiction McLennon. Anche se non è necessario, si consiglia prima la lettura dell’articolo su “Two of us”. 

martedì 18 gennaio 2022

#Musica: Vaffanculo

Non c’è persona che non conosca questa canzone. È un po’ come "Albachiara" di Vasco Rossi, "Giudizi Universali" di Samuele Bersani, "Quello che le donne non dicono" di Fiorella Mannoia o, se vogliamo riavvicinarci a Masini, questa canzone è un po’ come "Bella stronza" e semplicemente non potete non conoscerla.

L’idea di questo articolo nasce in modo strano: ogni anno da ancor prima che 4Muses esistesse anche solo nell’anticamera dei nostri cervelli, è tradizione per noi fare una tombolata con tanto di karaoke, in cui vengono cantate una sfilza di canzoni che siamo abbastanza sicure di non poter nominare adesso.
Inutile dirlo, ma non vi immaginate il nostro momento karaoke - o qualsiasi momento karaoke, in realtà - come uno in cui è presente anche solo un briciolo di sobrietà. Eppure, anche da modificate riusciamo ad avere idee per degli articoli.

martedì 3 agosto 2021

#Pensieri: Quindici

Scrivere questa cosa, che ancora una volta non riesco a definire un articolo ma una pagina di diario, mi costa un coraggio immenso e so che probabilmente si porterà dietro una scia di critiche e scetticismo; in molti non hanno la più pallida idea di tutte le cose che sto per scrivere e per tanti altri sono solo quella che ricerca attenzioni e farebbe di tutto per ottenerle.

Di solito non inserisco dei trigger warning nei miei articoli, ma parlerò piuttosto apertamente di alcune cose che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno, quindi nel caso vi pregherei di bloccarvi e di non procedere con la lettura.

sabato 21 novembre 2020

#Pensieri: (Ri)cominciare

Ricominciare
/ri·co·min·cià·re/
Cominciare daccapo, riprendere dopo una interruzione più o meno lunga.

Sulla carta sembra facilissimo, ma sappiamo tutti quanti molto, ma molto bene quanto sia difficile.
Che ci vogliate credere o no, nel nostro corpo, nella nostra famiglia, nella nostra vita e in tutte le situazioni che ci si parano davanti tutti i giorni siamo noi e solo noi che ci vogliamo stare dentro, e arrivare a questa consapevolezza non è facile e soprattutto non è comoda per niente.

Dire che non è comoda in realtà è un eufemismo, ma avete capito il concetto.
Accettare tutto ciò, ma anche solo avere la voglia di comprendere quello che sto dicendo in realtà sembra quasi impossibile e anche se lì per lì sembra quasi che sia impossibile perché è difficile da soli darsi una spiegazione a tutto ciò (il che non è completamente errato), la verità è che c’è una paura di fondo che non tutti vogliono guardare in faccia: accettare quello che ho detto significa prendersi la responsabilità di ogni singola cosa che ci succede; anche se in realtà siamo stati progettati per prenderci tale responsabilità, in realtà non vogliamo.

mercoledì 6 luglio 2022

#Pensieri: Nei giardini che nessuno sa

La categoria Pensieri è altamente emotiva, ogni pagina virtuale scritta sotto la sua etichetta è carica di emozioni intense, spesso del tutto contrastanti.
Solitamente scrivo in Pensieri quando una mia ferita emotiva è quasi del tutto cicatrizzata. Ho scritto di argomenti forti dopo anni che sono avvenuti, proprio perché metterli per iscritto è più semplice se il male è stato curato.
Questa volta no. Questa volta affronto la ferita emotiva gettandole il sale quando ancora sanguina incontrollata. Forse ci sarà una punta di vittimismo o di autocommiserazione, perché a volte proprio non riusciamo ad accettare che tutto serve per la nostra crescita.
Cercherò comunque di non entrare nei dettagli, perché lo sapete, sebbene stia pubblicando un pezzo di me, rimango sempre sul riservato.

Dal titolo della canzone di Renato Zero: “I giardini che nessuno sa” si può evincere quanto questo articolo parli di un lato di me (il giardino lo associo sempre alla cura dell’inconscio) che nessuno, io compresa, conosce. Una sorta di Giardino Segreto dell’anima, la parte che è ancora da mettere in ordine ma che allo stesso tempo mi spaventa affrontare. Vorrei avere il coraggio di Mary per poterlo fare, e forse sto scrivendo proprio per trovarlo. 

giovedì 11 giugno 2020

#Costume&Società: SkinCare, la mia esperienza

A chi non è mai capitato di aprire questo o quel video, o di googlare questo o quel consiglio, alla spasmodica ricerca di comprensione?
Skin Care, letteralmente cura della pelle, è un qualcosa che tutte le beauty guru consigliano di eseguire mattina, mezzogiorno e sera, ma da dove iniziare?
Certo, sarebbe più facile recarsi da un dermatologo per poter cercare di capire che tipo di pelle si ha, ma chi ha il tempo per farlo?

martedì 22 dicembre 2020

#Intervista a Talkingtomybody: Sara Busi

Noi di 4Muses, in questo spazio, cerchiamo di trattare i più diversi argomenti che riguardano la nostra società e la nostra cultura; ma è ovvio che ne siano alcuni che sono più strettamente connesse a chi siamo e a come viviamo e che, quindi, in un modo o nell'altro hanno una rilevanza maggiore. Tra questi vi è, quasi senza alcun dubbio, il discorso sui disturbi alimentari e sulla conseguente cura di mente e corpo. Ne avevamo già parlato quando avevamo fatto un'analisi della canzone di Melanie Martinez "Orange Juice" e oggi torniamo a farlo portando la testimonianza di: Sara Busi, meglio nota come Talkingtomybody.

Abbiamo scoperto il suo profilo un po' per caso, scorrendo tra i reels di Instagram, e siamo rimaste immediatamente colpite dalla sua storia. Il 28 novembre del 2019 lei si è sottoposta all'intervento di bypass gastrico. Un argomento che ci è parso quasi provvidenziale visto il percorso che sta iniziando una di noi 4. 
Questo intervento le ha permesso di perdere un bel po' di chili, ma non ci vogliamo soffermare su ciò, quanto più sulla forza che questa donna riesce a trasmettere nelle sue storie attraverso anche le sue parole. Proprio perchè voglio mostrarvi lei in tutta la sua interezza e forza vi lasciamo alle sue parole sperando che possano ispirarvi e possano esservi d'aiuto come lo sono state per noi.