mercoledì 4 settembre 2024

#TheBeatles: Michelle

Michelle” è ancora oggi uno dei brani più iconici dei Beatles.
Pubblicato nel 1965 nell’album “Rubber Soul”, è una canzone dolcissima, con versi in francese – che abbiamo deciso di non tradurre proprio per rimanere in linea con la canzone – che testimoniano come la musicalità fosse lontana dal rock anni ’60, per questo unica.


Probabilmente, chi l’ha sentita la prima volta all’epoca, ha dovuto accertarsi fosse proprio dei Beatles. I crediti parlano chiaro: Lennon/McCartney, anche se è stato il secondo a scriverla e comporla.

Michelle, ma belle
(Michelle, ma belle)
There are words that go together well
(Queste sono parole che stanno bene insieme)
My Michelle
(Mia Michelle)

Michelle, ma belle
Sont les mots qui vont très bien ensemble
Très bien ensemble

I love you, I love you, I love you
(Ti amo, ti amo, ti amo)
That’s all I want to say
(È tutto quello che voglio dirti)
Until I find a way
(Finché non troverò un modo)
I will say the only words I know that you’ll understand
(Ti dirò le uniche parole che so tu capiresti)

[…]

I need to, I need to, I need to
(Ho bisogno di, ho bisogno di, ho bisogno di)
I need to make you see
(Ho bisogno di farti capire)
Oh what you mean to me
(Cosa significhi per me)
Until I do I’m hoping you will know what I mean
(Finché io riesca, sto sperando che tu capisca cosa intendo)
I love you
(Ti amo)

I want you, I want you, I want you
(Ti voglio, ti voglio, ti voglio)
I think you know by now
(Credo che ora tu l’abbia capito)
I’ll get to you somehow
(Ti avrò in qualche modo)
Until I do I’m telling you so you’ll understand
(Fino a quel momento te lo dirò così capirai)

John era più grande di Paul di due anni e quando erano adolescenti capitava spesso che il secondo venisse invitato alle feste del college del primo. Immaginate l’imbarazzo per un liceale stare assieme a persone universitarie, così Paul – da bravo Gemelli – si fingeva chi non era, prendendo la chitarra e intonando canzoni in uno pseudo francese. Stiamo nel 1958 e “Milord” di Édith Piaf è in cima alle classifiche.

Non sappiamo se questo funzionasse al punto da rendere il giovane Paul abbastanza interessante, ma sappiamo che funzionava al punto che tutti si mettevano ad ascoltarlo.

Ed è qui che nasce l’idea di John di inserire un brano completamente diverso da quanto pubblicato dai Beatles, ma in linea con la loro forma pensiero.

Lennon va dal suo amico e gli ricorda di quei tempi, cercando nei meandri della memoria se avesse mai composto qualcosa del genere. A ripercorrere il viale del passato ci si mette anche George Harrison, che se ne esce con un vecchio accordo per chitarra sentito e poi appreso dal loro commesso di strumenti di Liverpool, che loro erano soliti chiamare “Fa pazzo”. A questo si aggiunge la moglie del migliore amico di Paul che era insegnante di francese. Lui va a trovarli chiedendole: “Ciao, mi trovi una rima di due sillabe con Michelle, e mi traduci ‘Sono parole che vanno insieme”? Ed ecco spiegato la nascita della canzone.

Poi, che il brano abbia che vedere anche con i numerosi viaggi a Parigi che facevano John e Paul da soli, è un altro discorso…

Comunque, “Michelle” vince il Grammy Award alla canzone dell’anno nel 1967 e, al solito, ha scalato i primi posti nelle classifiche di Italia, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Austria e Germania.

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