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mercoledì 14 aprile 2021

#Costume&Società: La Divina Commedia in chiave esoterica

Al liceo ci hanno insegnato che la Divina Commedia è un’opera che parla di Dio e di rimessione dai peccati. Ci hanno detto che Dante ha voluto denunciare la società dell’epoca, che ha mostrato uno spaccato di una realtà con le sue ombre, le sue luci e le sue incoerenze.
È sicuramente l’opera italiana per eccellenza, ma siamo sicuri che sia solo questo? Noi non siamo quattro ragazze che si fermano a ciò che gli altri ci dicono. Non abbiamo mai imparato a pappardella, a memoria, e meno che mai diamo per scontato che le cose raccontate siano la verità assoluta. I nostri caratteri ci hanno sempre spinto ad andare oltre ciò che si vede, e questa indole la utilizziamo in tutto: dalla musica alla letteratura, dai dipinti alle parole quotidiane che vengono dette da chi incontriamo. Ovviamente è sempre stato così anche per la Divina Commedia. 
 

sabato 8 gennaio 2022

#DivinaCommedia: Canto VIII

Il nostro appuntamento con la Divina Commedia prosegue, e come sempre vi ricordiamo che la nostra intenzione non è quella di analizzarla dal punto di vista storico o letterale, ma solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico. Se vi siete persi gli articoli precedenti, vi consigliamo di andarli a recuperare, li trovate tutti sotto l’etichetta "Divina Commedia".

Nel settimo canto c’è un’introduzione di quello che è l’ottavo: troviamo infatti già gli iracondi, ma ora andremo a conoscerli meglio, in maniera più approfondita. 

sabato 28 maggio 2022

#DivinaCommedia: Canto XIII

Siamo di nuovo a un altro appuntamento con la Divina Commedia! Oggi affrontiamo quella parte di noi che c'è, è sempre presente ma più fatichiamo a vedere. La crediamo nascosta, e in un certo senso ci illudiamo non esista. 

Aiutati da Nesso, Dante e Virgilio arrivano sull’altra sponda del fiume. Oggi affrontiamo il tredicesimo canto, quello dedicato ai suicidi e agli scialacquatori. Cerchiamo di fare attenzione sul perché un peccato viene condannato. Ovviamente ne parliamo più nel suo significato esoterico, che quello letterale o allegorico. 

lunedì 13 settembre 2021

#DivinaCommedia: Canto V

Gli articoli sulla Divina Commedia sono sempre così lunghi che cerchiamo di fare l’introduzione il più concisa possibile, per non farvi perdere tempo. Vi ricordiamo solamente che analizziamo tutti i canti dal punto di vista esoterico. Con questo non vogliamo sminuire ogni nozione appresa nel nostro cammino scolastico, al contrario. Ogni chiave di lettura va più che bene, ed è strettamente legata al livello di Consapevolezza che abbiamo.

Siamo qui per dirvi, però, che c'è anche il punto di vista esoterico. Non deve essere ignorato, ma soprattutto non deve andare perduto.

mercoledì 18 agosto 2021

#DivinaCommedia: Canto IV

Eccoci di nuovo ad analizzare la Divina Commedia dal punto di vista esoterico. Vi ripetiamo che non vi daremo nozioni storiche e letterali, quelle le conosciamo già grazie alla scuola. Noi esamineremo i versi del Sommo Poeta nella chiave che è rimasta nascosta per molti secoli.

Nel quarto canto ci ritroviamo nel primo girone dell’Inferno: il Limbo. Come tutti sappiamo è il luogo in cui dimorano le persone non battezzate. O almeno, dimoravano, perché dal 2007 Papa Benedetto XVI lo ha abolito.

Permetteteci una piccola battuta: può davvero un Papa eliminare una parte interna di noi? Ovviamente no. Ricordiamo, ancora una volta, che Dante descrive il cammino interiore di ogni iniziatico. E come la Bibbia va interpretata nelle sue innumerevoli metafore (che tu sia ateo o credente, se credi ciecamente e in maniera letterale a ciò che lì è scritto, vinto dall’ignoranza, ti perdi sul serio il bello), così anche la Divina Commedia va intesa oltre le parole stesse. Comunque, iniziamo. 

sabato 2 luglio 2022

#SullaStrada: Le terme del Bullicame

«Tacendo divenimmo la ‘ve spiccia fuor della selva un picciol fiumicello, lo cui rossore ancor mi raccapriccia.
Quale del Bullicame esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici, tal per la rena giù sen giva quello.
Lo fondo suo ed ambo le pendici fatt’era ‘n pietra, e margini dallato»
Canto XIV dell’inferno, versi 76-84.

La fine delle restrizioni da Covid ci sta permettendo di tornare alla normalità, cosa che ci spinge a girovagare un po’ per la provincia e la regione. Il Lazio, infatti, è una di quelle terre che offre particolari piaceri visivi se si sanno ricercare e ritrovare, le Terme di cui vi vogliamo parlare oggi non fanno eccezione. Citate da Dante, all’interno della Divina Commedia, noi non potevano fare a meno di visitarle. Si sa, infatti, che la Divina Commedia su questo blog è un’istituzione.

sabato 24 dicembre 2022

#DivinaCommedia: Canto XX

Riprende il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia esoterica.
Oggi analizziamo il ventesimo canto dell’Inferno, dedicato ai maghi e agli indovini.
Al solito vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato, ed è, il nostro Cammino Spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.

Una dote che non deve mai mancare a chi vuole intraprendere un Cammino Spirituale, o un lavoro su di sé, è sicuramente l’onestà nei propri confronti: è di estrema importanza, infatti, sapersi mettere in gioco e abbandonare ogni illusione di perfezione, credendoci invincibili e pensando che i peccati non ci appartengano.    
Ricordiamo anche che ci riferiamo al peccato come un mancato rangiungimento di un obiettivo o di uno scopo.

venerdì 23 luglio 2021

#DivinaCommedia: Canto III

Oggi vi proponiamo la lettura del terzo canto in chiave esoterica. Nel caso siate incappati prima in questo, vi consigliamo di recuperare gli articoli precedenti: l’introduzione, il primo e il secondo canto.


Anche se mosso da costanti dubbi e incertezze, Dante decide di seguire Virgilio perché sa che dopo il lungo e faticoso cammino infernale, potrà raggiungere Beatrice.

C’è così tanto da dire che reputiamo quasi inutile fare un’introduzione, meglio andare al dunque. Vi ricordiamo solo che non stiamo qui per fare un’analisi di letteratura o storia italiana. Stiamo qui per analizzare la Divina Commedia dal punto di vista esoterico. Liberiamo la mente e cerchiamo di ampliarla con i concetti metafisici e psicologici che solamente ora siamo in grado di apprendere sul serio dalle parole del grande Maestro. 

venerdì 11 giugno 2021

#DivinaCommedia: Canto II

Stiamo al nostro terzo appuntamento con la Divina Commedia, anche se in realtà è il secondo, visto che il primo articolo ha funto da introduzione. Nel primo canto Dante ha fiducia in Virgilio, non vede l’ora di affrontare il cammino, spinto in realtà più dalla sensazione di pace e armonia che avrà una volta finito, che da altro.


Ora, cerchiamo di immedesimarci nel Poeta: immaginiamo un momento della nostra vita in cui abbiamo finalmente ottenuto qualcosa che desideravamo da tempo. Può essere una relazione, un lavoro, un percorso di studi, un viaggio… non importa. Siamo emotivamente felici, appagati, ma più si avvicina l’ora dell’inizio, più si affacciano i primi dubbi: “Sarò all’altezza?”, “Mi basteranno le cose che ho portato con me?”, “E se fosse troppo difficile?”.

Vi abbiamo parlato più volte della non dualità, dell’unità del tutto, e ci fa sorridere pensare che la parola “dubbio” derivi dal sanscrito "dva" o "dvi": due. Il dubbio, quindi, sorge quando cominciamo a dubitare dell’Uno e si fa sempre più luminoso ogni volta che si presentano scenari diversi da quello che è il nostro obiettivo. Dante non sfugge da questo comportamento umano, ma fortunatamente ci incoraggia ad andare lo stesso avanti, ecco in che modo. 

venerdì 24 novembre 2023

#DivinaCommedia: Canto XXXI

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo il trentunesimo canto dell’Inferno. Qui troviamo i giganti, simbolismo di superbia e arroganza verso Dio, ma soprattutto passaggio tra l’ultima zona di fuoco e quella zona di ghiaccio che vedremo nel Cocito. Con la loro forza estrema ben utilizzata in vita, il contrappasso che li attende è ricco di silenzio, immobilità e incomprensione.
Troveremo in particolare Nembrot, Fialte e Anteo, con le loro storie provenienti dalla Bibbia e dalla mitologia classica.

Più che domande, questo canto ha suscitato in noi riflessioni. Stando all’Inferno già da un po’, non è di certo la prima volta che incappiamo nella superbia e nell’ira, ma qui le vediamo come matrici e uniche forze che spingono le anime ad agire. Constatiamo, quindi, quanto sia davvero inutile procedere nella vita attraverso di loro, soprattutto perché le anime più sagge – rappresentate in questo caso da Virgilio – altro non fanno che deriderci.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.  

martedì 24 agosto 2021

#Musica: Abbi cura di me

Simone Cristicchi, cantautore romano classe 1977, è forse uno dei talenti più puri nel panorama italiano che però, come spesso accade, non ha il riconoscimento che meriterebbe a livello popolare. Con la sua penna e la sua comunicazione riesce a esprimere concetti complicati con una semplicità che solo i veri artisti hanno. 

Ha vinto il Festival di Sanremo nel 2007, con “Ti regalerò una rosa”, canzone che con pochi minuti descrive appieno i disturbi mentali e normalizza chi ne è afflitto. Forse è anche per questo che il velo-tabù posto dalla società sulle malattie mentali, dal 2007 è sceso un pochino.

Noi di 4Muses abbiamo (ri)scoperto recentemente la sua canzone “Abbi cura di me”, presentata al 69° festival di Sanremo. Il festival venne vinto da Mahmood, con Soldi. Il Festival viene anche ricordato per “Cosa ti aspetti da me”, della Bertè, “La ragazza con il cuore di latta” di Irama, “Mi sento bene”, di Arisa, “Rolls Royce” di Achille Lauro… eppure la perla di Cristicchi, arrivata quinta in classifica e vincitrice dei premi Sergio Endrigo alla miglior interpretazione e Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, è rimasta un bel po’ in sordina. Perché?

Oggi vogliamo parlarvi di questo capolavoro che dopotutto ha veramente bisogno di pochissimi chiarimenti al riguardo. Vogliamo offrirvela per ricordarla e cercare di darle l’alta considerazione che merita.

venerdì 26 aprile 2024

#DivinaCommedia: Canto II - Purgatorio

Immagine presa dal web
Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.
Oggi analizziamo il secondo canto del Purgatorio. Ci troviamo ancora alla spiaggia, ma il canto è straordinario perché vedremo sia il primo Angelo, sia le prime anime, ora festanti perché viaggiano verso la salvezza.

Già questo canto ci pone davanti le grandi tematiche della cantica: l’amore verso gli amici, le differenze tra materia e spiritualità, fisica e metafisica; e infine la consapevolezza di essere arrivati in un punto del viaggio in cui non ci si può più fermare.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi

venerdì 25 ottobre 2024

#DivinaCommedia: Canto VIII - Purgatorio

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo l’ottavo canto del Purgatorio. Cala il buio, il sole scompare all’orizzonte e scopriamo cosa accade all’Antipurgatorio quando arriva la notte.

Come sempre parliamo con delle anime, questa volta è il turno di un caro amico di Dante, Nino Visconti e un membro di una famiglia che diventerà importantissima per il Poeta: Corrado Malaspina.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.

venerdì 29 novembre 2024

#DivinaCommedia: Canto IX - Purgatorio

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo il nono canto del Purgatorio. Ora finalmente possiamo accedere al Purgatorio ma se pensiamo che sia arrivato anche il momento di rilassarsi e lasciarsi andare, stiamo sbagliando di grosso. Adesso più che mai dobbiamo rimanere attenti e vigili.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una nostra parte.

venerdì 31 maggio 2024

#DivinaCommedia: Canto III - Purgatorio

Immagine presa dal web
Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.

Oggi analizziamo il terzo canto del Purgatorio. Dopo aver attraversato tutto l’Inferno, siamo finalmente giunti al momento di purificazione, anche se cè ancora del cammino da fare.

Iniziamo finalmente a parlare con una delle anime qui presenti, che ci spiegherà cosa accade a chi è destinato a stare ancora all’antipurgatorio e per quanto tempo.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.

martedì 22 novembre 2022

#Mitologia: Dolore

La volta precedente abbiamo parlato della morte, di come nel nostro profondo ci viene difficile accettare il fatto che tutto prima o poi finisce, per trasformarsi in altro.
Non riusciamo ad amare fin da subito i cambiamenti, una parte di noi vorrà sempre rimanere ancorata a qualcosa che ha visto come salda e certa.
Ebbene, oggi affrontiamo un argomento che ci sta davvero a cuore: il dolore. Non pensate male, non siamo sadici, sappiamo che il dolore fa paura, è atroce e meno che mai auguriamo di soffrire alle persone. Ecco che arriva il grande ma: il dolore è necessario. Non possiamo ignorarlo, scappare da esso, perché altrimenti sarà lui a comandarci.
Tendiamo a reprimere o scappare dalla tristezza (ancora una volta, vi consigliamo la visione di Inside Out) non capendo che così facendo vivremo nel nostro inferno personale.
Dante lo spiega bene nella Divina Commedia: siamo noi a decidere come e quando procedere verso il Paradiso, verso la Salvezza.

sabato 5 marzo 2022

#Musica: La collina dei ciliegi

Oggi ci ritroviamo ad analizzare una canzone di Lucio Battisti, anche se sinceramente in questo caso non c’è molto da scavare nell’occulto, visto che le parole sono molto chiare. Nonostante questa limpidezza, comunque, Battisti e Mogol sono stati accusati di aver inserito nella canzone: “La collina dei ciliegi” riferimenti al fascismo, solamente per il verso: “Planando sopra boschi di braccia tese”. Ora, visto che quando la citiamo come nostra canzone preferita le persone ci guardano perplesse, a quanto pare un articolo sul significato della canzone non va escluso.

“La collina dei ciliegi” esce come singolo nel settembre del 1973, dopo essere stata inserita nell’album “Il nostro caro angelo”, uscito nello stesso periodo. Negli anni successivi, Mogol stesso ha ammesso che l’album conteneva brani scritti per andare contro la Chiesa, o meglio, verso il senso del peccato. 

mercoledì 21 ottobre 2020

#Halloween: La Caccia Selvaggia in Italia

"Gli scudi sono neri, il corpo dipinto di nero, e scelgono notti nere per le battaglie e produrre terrore con il solo loro comparire, terrificanti e sfuggenti, come un esercito fantasma. Nessun nemico può resistere a una visione così strana e, per così dire, diabolica, perché in tutte le battaglie, l’apparire conta."

Così Tacito, lo storiografo e senatore romano, descrive la caccia selvaggia. Malgrado questo particolare evento affondi le sue radici nella cultura germanica e nella mitologia nordica, noi di 4Muses siamo qui per raccontarvi la versione italiana. Sebbene se ne parli poco, fa parte soprattutto della cultura alpina o comunque dell’Italia settentrionale. 

mercoledì 28 dicembre 2022

#Mitologia: Viaggio verso la salvezza

Con gli articoli precedenti abbiamo affrontato il concetto di morte e dolore, abbiamo accettato di provare quel senso di vuoto e smarrimento, inevitabili quando perdiamo le nostre speranze.
Ora siamo consapevoli che non possiamo avere il controllo su ciò che accade, e che tutto ciò che ci circonda è destinato a morire.
Va bene avere stabilità nel lavoro, nelle relazioni e nella salute fisica e psichica, ma non possiamo basare la nostra intera esistenza su questi concetti effimeri, sempre pronti a mutare e sfuggirci di mano nonostante la nostra volontà.     
Possiamo solo rinascere a nuova vita, ma cos’è davvero la vita? “Nel mezzo del cammin di nostra vita…” ha iniziato la sua Divina Commedia Dante, ma come lui, tutti noi a un certo punto del nostro cammino in questo mondo materiale ci sentiamo persi, spaventati perché sentiamo che ci manca qualcosa, ma non riusciamo a capire cosa.
Ebbene, la vera vita ha inizio quando cominciamo a porci delle domande, quando scopriamo che Ego e Spirito sono due parti di noi totalmente opposte, ma che vivono, nel bene e nel male, al nostro interno. Quando cominciamo a metterci in gioco, capendo che non esiste solo quello che ci circonda ed è tangibile...

lunedì 27 marzo 2023

#Musica: Alba

Quando abbiamo ascoltato “Alba” per la prima volta, durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023, ci è subito venuta in mente un’intuizione su Ultimo: “Vuole dirci qualcosa, vuole lasciarci un messaggio”.
Non prendeteci per pazzi, abbiamo scherzato noi per primi sulla frase che dall’inconscio è salita alla nostra mente, eppure il giorno dopo, ascoltandola per bene, abbiamo avuto quasi un mancamento. Allora ci siamo muniti del video ufficiale e lì non abbiamo più avuto dubbi: Ultimo ha qualcosa da dirci.

Come per confermare tutto ciò, facendo una breve ricerca Google sul brano, ci siamo imbattuti nell’intervista che il cantante romano ha rilasciato al Corriere della Sera:

Due anni fa avevo scritto una frase: ‘Amo l’alba perché è come fosse solo mia’. Quest’estate, poi, mi trovavo alle Isole Eolie, al porto, e non era ancora l’alba, a dire la verità. Ma a partire da quella frase che già avevo in mente, la canzone è venuta da me. Io ci credo, in questo. Sono stato un tramite. L’ho scritta io ma non l’ho scritta veramente io. Sono stato attraversato dalla canzone. […] È un viaggio etereo, quasi astratto. Quando la canto ho come la sensazione di ‘entrare nel tempo’”.

Dato che capita spesso anche a noi, quando scriviamo, non possiamo fare altro che ringraziare Ultimo e cercare di darvi il significato che abbiamo trovato nelle sue parole.