lunedì 6 ottobre 2025

#Libri: La locanda Nakamura - Il patto dei sette

L’11 settembre 2025 sono andata alla presentazione del libro di Aika AvonleaLa locanda Nakamura – Il patto dei sette”, tenutasi alla biblioteca Moby Book nella zona di Garbatella, Roma.

Dialogando insieme a Mario Miceli, l’autrice ha saputo trasmettere non solo tutta la sua passione per il Giappone e per la letteratura, ma anche un animo romantico, dolce e sensibile che traspare in ogni pagina del libro.
  
La locanda Nakamura è situata a pochi passi dalle rive della baia di Omura. È gestita dalla nonna di Taeko, che a metà anni Ottanta è una ragazzina di quasi quattordici anni che ogni estate si reca lì per le vacanze e rivedere così i suoi amici di sempre: Kyosuke, Minako, Shinako, Tooru, Taro e Seichi. Tutti di caratteri, ideali e sogni per il futuro diversi ma tutti accomunati dall’incredibile amore che li lega e che rende la loro amicizia profonda e sincera.
Le estati trascorrono tra giochi, bagni in mare, scorpacciate di angurie e pranzi all’ombra del salice in giardino, scherzi, divertimento… fino a quando a unirsi al gruppo arriva Astrid: una giovane donna svedese che inevitabilmente – e forse senza neanche accorgersene – scuoterà le dinamiche consolidate da anni.

Quando mi ritrovo a pensare alle mie amicizie infantili e adolescenziali, ai momenti di uscita e svago, è inevitabile che la maggior parte dei ricordi che riaffiorano siano tutti associati al periodo estivo. Così potrei dire che altra protagonista del libro è sicuramente l’estate che non fa solo da sfondo e colonna sonora alla lettura, con i colori e suoni che l’autrice ci trasmette, ma è come se fosse una forza che fa crescere, maturare e prendere consapevolezza di sé ai ragazzi.
Il tempo trascorre tranquillo e placido, con le sue tempeste e i suoi timori e così fa la vita per i sette amici che ogni anno si ritrovano senza perdersi mai davvero tra lo spazio, i vari impegni quotidiani e le discussioni che possono sicuramente capitare. Perché, dopotutto, difficilmente si litiga con chi non si vuole bene.

Nella scrittura di Aika Avonlea ho ritrovato tutta la magia del Giappone, che mi accompagna fin da bambina non solo attraverso i numerosi anime visti e manga letti, ma anche alla sua letteratura che da Murakami, dalla Yoshimoto agli autori meno conosciuti qui in occidente, ho imparato ad amare e integrare nel mio spirito.
Mi è sembrato quasi magico leggere il romanzo, che dà scene vivide, tanto da aver sentito sulla lingua il sapore del bancha (tipo di tè verde giapponese), dei gyoza (ravioli di carne di maiale) che non mangio da anni, e dei miei amati onigiri; così come ho sentito il sale dell’oceano, ho sentito il caldo sulla mia pelle anche se nella realtà settembre provava a scuotermi dalla lettura in balcone con il suo venticello fresco e i temporali improvvisi. È stato un incanto tornare a essere un pochino adolescente, a riscoprire i cambiamenti del corpo e quelle sensazioni che ancora non avevano un nome e che meno che mai sapevo controllare

Il romanzo è quindi consigliato a tutte quelle persone che amano il Giappone, che vogliono tornare alle prime volte, ma soprattutto a ogni ragazzo che si affaccia all’adolescenza e al mondo adulto.

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