mercoledì 13 settembre 2023

#Venezia80: Comandante - Recensione

L’ottantesima edizione della mostra internazionale del cinema di Venezia è stata aperta da Pierfrancesco Favino col suo “Comandante”.
La pellicola ci porta all’interno del sottomarino Cappellini, luogo in cui durante gli inizi della Seconda Guerra Mondiale la ciurma si è trovata davanti a un bivio etico: salvare o meno il nemico finito in mare, dopo aver tentato di abbatterli.

Quella diretta da Edoardo De Angelis è una storia dalle molteplici letture. Durante il corso della narrazione, infatti, le battute dei personaggi hanno il preciso compito di poter punzecchiare lo spettatore sull’importanza del soccorso in mare. Allo stesso tempo, però, possiamo parlare di un film diviso in due parti. In un primo momento abbiamo una ricostruzione sentimentale di quelle vite che verranno sprecate in acqua, il film ci tiene a ricordare che delle 112 missioni subacquee solo in 19 sono rientrate sane e salve. “Quanto spreco di vita in quella bara” è una delle principali frasi che risuonano per le prime scene: istanti in cui gli uomini devono dire addio a ciò che finora hanno conosciuto e amato: la terra che stanno lasciando per il fondo del Mediterraneo.

#Mitologia: Metamorfosi

Crediti: Daniel Bates Hurtado
In uno dei tanti libri che abbiamo letto nel corso della vita, abbiamo trovato questa frase: “Il senso della vita è gelosamente custodito nella vita stessa” e anche se non ricordiamo più di quale libro si tratti, o chi sia il suo autore, la potenza di queste parole alberga ancora dentro di noi.
Ne siamo diventati così tanto consapevoli che passiamo interi minuti a osservare anche il più piccolo dettaglio della natura per cercare di captare il senso più profondo. Questo ci aiuta di molto nelle situazioni della vita stessa, soprattutto quelle più difficili e complicate, perché sappiamo che c’è un senso più profondo, anche se ancora nascosto.


Chi sta scrivendo questo articolo nel corso di una delle sue passeggiate per la campagna, si ritrovò di fronte a una grande verità: stava costeggiando uno stagno, poteva sentire il gracidare delle rane e intravedere delle libellule volare. Improvvisamente comprese che l’acqua sporca, stagnante, appunto di uno stagno è pur sempre acqua. Cos’è, quindi che la differenzia da quella pura e limpida di un ruscello? Il movimento.

E non è forse questo la base della nostra esistenza? Pensiamo proprio all’opera di DickensA Christmas Carol”: Scrooge è avaro ed egoista, sia nel materiale che nel suo animo, ma non nasce così. Si è imprigionato in una spirale di pensieri negativi sempre uguali, di rifiuto verso l’esterno: sono gli altri che sbagliano, sono gli altri a essere maleducati e cattivi, sono gli altri che pensano più a divertirsi invece che alle cose serie. Lui, secondo la sua convinzione, è sempre nel giusto.

Ed eccoci: una società piena di Scrooge che preferisce bloccare l’energia della trasformazione per paura di arrivare a stretto contatto con la propria anima. Un po’ come al mattino copriamo gli occhi se qualcuno ci alza la serranda senza preavviso. Per abituarci alla luce radiosa della nostra anima, dobbiamo fare in modo che il nostro interno cambi, piano piano, a seconda dei nostri tempi. E per farlo dobbiamo abbandonare sempre di più ogni nostra convinzione in modo tale che la nostra vita possa tramutarsi proprio assieme al nostro animo.

martedì 12 settembre 2023

#Venezia80: L'ordine del tempo - Recensione

Liliana Cavani è stata premiata, in apertura di Venezia80, col leone alla carriera e ha portato in sala il suo “Ordine del Tempo”. Una pellicola con volti noti del grande schermo italiano, ma che non ci ha convinti del tutto. Già presente nelle sale italiane dal 31 agosto.

Siamo in un’apocalittica Sabaudia, un gruppo di amici si ritrova in occasione del compleanno di Elsa (Claudia Gerini). In attesa che tutti gli invitati arrivino in questa villetta sulla spiaggia, un evento catastrofico rimbomba nei notiziari del giorno: c’è il rischio che un meteorite si schianti contro la Terra. Poche sono le certezze che si conoscono sull’eventualità di questo schianto, la maggior parte di esse arriva dall’osservatorio del Perù. Enrico (Edoardo Leo) è l’unico che può fornire qualche informazione inedita ai notiziari: lui è un fisico ed è in contatto con gli osservatori per poter calcolare la velocità del meteorite e anche la possibilità reale dello schianto. La quasi certezza del colpo sulla Terra spinge i nostri protagonisti a riflettere sulla loro vita e sullo scorrere del tempo.

#Pensieri: Ammettere di sbagliare

Come molte persone della mia età, sono cresciuta con “Dawson’s Creek”, teen drama dalle profonde venature filosofiche allinterno della sua trama. Ancora oggi piango fiumi di lacrime se mi metto a guardare il discorso finale di Jen Lindley alla figlia Amy, tanto per fare un esempio.
Sono d’accordo con ogni parola, ma c’è un passaggio che mi ha sempre fatto pensare:

Cerca di fare degli errori, fa molti errori, perché non c’è modo migliore per imparare e crescere.


Da persona con un enorme Ego contenente superbia e orgoglio, è stato davvero difficile accettare di poter sbagliare, eppure quando l’ho fatto mi sono sentita libera e sono tornata subito al quella frase: “Perché non c’è modo migliore per imparare e crescere.

Vivendo – mio malgrado – il mondo dei social mi ritrovo in persone che non hanno ben compreso tutto ciò e mi chiedo: Cosa spinge le persone a rimanere ferme sul loro punto di vista, anche quando notano che è sbagliato?

lunedì 11 settembre 2023

#Venezia80: Dogman - Recensione

Luc Besson arriva all’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia con il suo “Dogman”, film che sarà disponibile nelle sale italiane il prossimo 5 ottobre. Grande l’attesa per questa interessante storia stroncata dalla critica, immensa la disperazione dei fan che sul Red Carpet chiamavano il suo protagonista Caleb Landry Jones e lo stesso Besson.

La storia ci porta all’interno della vita di quello che potremmo definire un “eroe minimo”, ovvero un emarginato dalla società che ha vissuto tutta la sua infanzia in condizioni disumane. Douglas ha vissuto con un padre e un fratello violenti, vittima degli abusi fisici che lo hanno persino privato dell’uso delle gambe. Tutti gli eventi che hanno contrassegnato la sua vita, però, vengono raccontati dallo stesso protagonista alla psicologa che lo visita successivamente al suo arresto. La narrazione, dunque, si suddivide su due tempi diversi: il presente in cui vediamo la vita del protagonista e quella della psicologa e il passato attraverso cui scopriamo gli eventi che lo hanno portato all’arresto.

#Eventi: Romaeuropa Festival 2023

Il Romaeuropa Festival torna anche quest’anno per la sua trentottesima edizione, presieduta da Guido Fabiani con la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi.
Il via è stato dato il 6 settembre, ma fino al 19 novembre sono tanti gli eventi che si susseguiranno nella Capitale.

Sono, infatti, ben novanta gli spettacoli a disposizione del pubblico, con trecento aperture di palcoscenico e più di cinquecento artisti provenienti da trentaquattro paesi.

Sappiamo bene che l’arte ha il potere di oltrepassare i confini geografici e temporali, creando un vero e proprio linguaggio internazionale e adatto a ogni età, per questo l’appuntamento richiama grandi e piccini, con spettacoli all’insegna di musica, danza, teatro, nuovo circo, creazione per l’infanzia e arti digitali

venerdì 8 settembre 2023

#Cinema&SerieTv: Non sei invitata al mio Bat Mitzvah

Da circa trent’anni la commedia americana fa rima con il nome di Adam Sandler. L’ultima uscita del 2023, “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah”, sarebbe dovuta essere una conferma alla regola ma purtroppo ne è stata l’eccezione. In questa recente pellicola non ne vediamo solo uno di Sandler, ma ben altri quattro componenti della famiglia: Sunny Sandler, nel ruolo di Stacy, la protagonista; Sadie Sandler, nel ruolo più che reale di sorella maggiore e infine Jackie Sandler che interpreta la mamma della migliore amica di Stacy. Sicuramente il legame famigliare, soprattutto quello tra padre e figlie, traspare vivamente negli occhi degli attori tanto che se non si conosce la verità dietro i legami di parentela oltre il film, si crede in qualche casualità riuscita molo bene.