Scarica elettrica, la stessa che corre sotto la pelle di ogni singolo uomo o donna su questo pianeta. Un sistema nervoso di stimoli e risposte che si innervano nel ritmo pulsante del cuore.
Adrenalina che dal cielo piomba direttamente al suolo e lo rende vivo.
Scintilla che tra le nuvole incendia il punto colpito.
Respiro, fiato, sospiro. Un attimo.
Respiro, fiato, sospiro. Un attimo.
Sono rapido, sono la luce.
Venerato, temuto, sconfitto e, adesso, ingabbiato.
Ho fatto, per lungo tempo, urlare nel cuore della notte l’uomo che timoroso mi vedeva piombare e incendiare. Ho fatto tremare i popoli con la mia potenza, il mio suono ha preannunciato la tempesta. Si pregava per la calma, si pregava perché cessassi.
Il giovedì era il mio giorno. E non importava la lingua parlata, l’effige realizzata e idolatrata. Non c’era cultura che non mi invocasse, popolo che non mi conoscesse. Ero la natura, ero la furia.