giovedì 7 luglio 2022

#Anime: Come finisce Inuyasha?

Era il lontano, lontanissimo ormai, 2001 quando per gli appassionati di cartoni animati giapponesi c’era un appuntamento imperdibile su MTV: l’Anime Night. Noi passavamo le serate in compagnia di Full Metal Alchemist, Death Note, Black Lagoon, Full Metal Panic e tanti altri. Tra questi, uno che aveva colpito particolarmente la nostra attenzione era sicuramente Inuyasha. Oggi vogliamo parlavi di quest’ultimo, concentrandoci in particolare sulle ultime puntate che hanno messo la parola fine alla storia del demone cane e di Kagome.

#Personaggi: Ringo Starr

In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr” canta Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari nel brano “Ringo Starr”.

Sir. Ringo Starr, che oggi compie ottantadue anni, è visto ancora come il membro dimenticabile dei Beatles, talvolta inutile, sicuramente una figura di poco rilievo.
E pensare che anche semplicemente per il suo ruolo di batterista che ricopre il nostro Ringo, tecnicamente potrebbe essere considerato tranquillamente il membro più importante della band.
Questo però viene dimenticato fin troppo spesso, e fin troppo spesso ancora oggi a distanza di cinquantadue anni dallo scioglimento della band il punto di vista collettivo su questo personaggio non è affatto cambiato; è per questo che siamo particolarmente felici di pubblicare questa biografia.
Non ci aspettiamo di cambiare il pensiero di milioni, ma di certo vogliamo dare il nostro piccolo contributo e parlare dell’affetto che proviamo per Richie che, piccolo e insignificante fun fact, è al quattordicesimo posto nella lista dei 100 Migliori Batteristi di Tutti i Tempi rilasciata nel 2016 da Rolling Stone.
Mica pizza e fichi, diremmo a Roma.
Ringo Starr e sua madre

mercoledì 6 luglio 2022

#Pensieri: Nei giardini che nessuno sa

La categoria Pensieri è altamente emotiva, ogni pagina virtuale scritta sotto la sua etichetta è carica di emozioni intense, spesso del tutto contrastanti.
Solitamente scrivo in Pensieri quando una mia ferita emotiva è quasi del tutto cicatrizzata. Ho scritto di argomenti forti dopo anni che sono avvenuti, proprio perché metterli per iscritto è più semplice se il male è stato curato.
Questa volta no. Questa volta affronto la ferita emotiva gettandole il sale quando ancora sanguina incontrollata. Forse ci sarà una punta di vittimismo o di autocommiserazione, perché a volte proprio non riusciamo ad accettare che tutto serve per la nostra crescita.
Cercherò comunque di non entrare nei dettagli, perché lo sapete, sebbene stia pubblicando un pezzo di me, rimango sempre sul riservato.

Dal titolo della canzone di Renato Zero: “I giardini che nessuno sa” si può evincere quanto questo articolo parli di un lato di me (il giardino lo associo sempre alla cura dell’inconscio) che nessuno, io compresa, conosce. Una sorta di Giardino Segreto dell’anima, la parte che è ancora da mettere in ordine ma che allo stesso tempo mi spaventa affrontare. Vorrei avere il coraggio di Mary per poterlo fare, e forse sto scrivendo proprio per trovarlo. 

#Libri: L'abito di piume

Come avrete potuto intuire, noi di 4Muses siamo molto affascinate dalla letteratura orientale. Non esitiamo a conoscere autori “nuovi”, infatti abbiamo parlato dei libri di Kaho Nashiki (“Un’estate conla strega dell’Ovest”), Aki Shimazaki (“Il peso dei segreti) e Yu Hua (“Il settimo giorno”), anche se spesso non facciamo che tornare a scrittori di cui abbiamo già saggiato le abilità, come è successo per Murakami (“La fine del mondo e il paese delle meraviglie” e “L’uccello che girava le viti del mondo”) e per Banana Yoshimoto: abbiamo scritto le recensioni infatti di  “Kitchen”, “Sonno Profondo” e “Su un letto difiori”. Recentemente di suo ci è capitato tra le mani il romanzo “L’abito di piume”, pubblicato per la prima volta nel 2005.

La trama è abbastanza lineare, seppur dal forte impatto emotivo che la Yoshimoto riesce a imprimere nei suo testi. Siamo a Tokyo, la giovane Hotaru riceve una chiamata che le sconvolge completamente la sua idea di mondo: il fidanzato (di cui lei era l’amante) la lascia con una telefonata, adducendo come scusa che la relazione non può andare avanti, perché deve prendersi cura della moglie malata, che recentemente è venuta a conoscenza della relazione clandestina del marito. Non c’è il minimo turbamento: Hotaru viene mollata con poche e asettiche parole. La giovane fa quindi ritorno al suo paese natale, un piccolo borgo per cui passa un placido fiume. Lì la protagonista cerca di rimettere insieme i pezzi, ricucendo vecchi rapporti e creandone di nuovi: fa così la conoscenza di Mitsuru, un ragazzo che ha tutta l’aria di appartenere a un vecchio ricordo.

martedì 5 luglio 2022

#Marvel: Ms. Marvel 1x4

Riprendiamo il nostro appuntamento settimanale con Kamala Khan, arrivando in Pakistan. Finalmente vediamo l’altra terra che caratterizza il suo DNA ed è davvero interessante il modo con cui questo luogo si inserisce all’interno della narrazione. Durante il suo soggiorno, la ragazza cerca di prendere confidenza con le proprie radici e le proprie tradizioni cercando di riavvicinarsi al cibo o anche alle usanze. Il dissidio più interessante, sulla sua americanizzazione, sta proprio nel suo abbigliamento. I jeans diventano chiaro simbolo di quanto lei sia lontano dalle sue tradizioni. Ma allo stesso tempo abbiamo modo di esplorare il personaggio di sua nonna e il rapporto con essa.

#Cinema&SerieTv: Hill of Vision - Recensione

Vi abbiamo già parlato di questa storia straordinaria narrandovi le vicende che hanno colpito il suo protagonista. Ora non possiamo fare a meno di parlarvi del film che la vita di Mario Capecchi ha inspirato. Roberto Faenza è approdato, in questi giorni, nuovamente alla sala col suo Hill Of Vision; un film che riesce a puntate l’attenzione su una storia che dovrebbe essere ricordata. 

La pellicola è uscita il 16 giugno, in cento copie, ma il reale cuore di questo progetto è di farlo arrivare alle aule scolastiche da settembre.

lunedì 4 luglio 2022

#Arte: L'arte di Jeff Koons

Ci sono artisti che, seppur sono tra i più pagati al mondo, ai più passano in sordina. Oggi vogliamo parlarvi di Jeff Koons, conosciuto per lo più come il re del kitsch (oggetti che per lo più la gente considera di pessimo gusto). Eppure questo artista ha saputo scuotere gli animi delle persone grazie anche alle sue produzioni artistiche discutibili, come ad esempio la sessione di scatti fotografici fatti negli anni Novanta con il titolo “Made in Heaven” in cui era ritratto insieme alla moglie di allora, Ilona Staller – la pornostar Cicciolina- dove la coppia era intenta a far sesso in un paesaggio da fiaba, con farfalle, fiori e sfondi fuori dal tempo.

Ma veniamo a noi, come mai Jeff Koons è considerato un personaggio così famoso nel mondo dell’arte?