sabato 3 ottobre 2020

#Libri: Un'estate con la strega dell'Ovest

Anche se ormai l’estate diventa pian piano un ricordo lontano, noi di 4Muses siamo qui per proporvi una piccola fiaba moderna da leggere sì sotto l’ombrellone, ma anche nelle frizzanti sere autunnali. Il libro di cui parleremo oggi è “Un’estate con la strega dell’Ovest”, scritto da Kaho Nashiki.

Il libro racconta uno spaccato della vita di Mai, una ragazza tredicenne che, schiacciata da un suo malessere interno, non se la sente più di andare a scuola e passa un periodo a casa della nonna, in una casetta tra le campagne giapponesi e le sue montagne. L’anziana signora, originaria di Londra, ma trasferitasi in Giappone decenni prima, viene definita scherzosamente da figlia e nipote come “la strega dell’Ovest”. Mai, però, scopre ben presto che la nonna è davvero una strega e accetta anche lei di affrontare l’addestramento come sua apprendista. Le settimane passano e la nostra giovane protagonista scopre quanto la natura ha da offrire, dal raccoglimento spirituale all’occuparsi dell’orto, dal conoscere delle erbe mediche alla cucina.

Si tratta di un romanzo molto delicato, che non eccede mai sul versante di un fantasy, ma calca la mano più sulla spiritualità che rende una strega tale. Le streghe in questo libro sono pacate, attente alla natura ed in simbiosi con essa. La magia qui non ha alcun rapporto con le bacchette, con gli intrugli magici e le formule complesse, quanto più con la costanza e con la disciplina del corpo e dello spirito. Il rapporto tra nonna e nipote è costruito alla perfezione, con le due concezioni diverse che si scontrano nell’incomprensione che possiamo vedere come metafora tra mondo rurale e mondo industriale, tra ciò che è spirituale e ciò che è materiale.

L’anima non potrebbe fare nessuna esperienza per maturare senza un corpo. Perciò nascere in questo mondo, per l’anima, è una grande occasione, non potrebbe chiedere di meglio. Perché significa che le è stata data la possibilità di crescere.

I temi affrontati, come la morte, la magia e lo spirito, non vengono mai "brutalizzati", ma approfonditi nei discorsi della nonna per le incomprensioni della nipote. Le differenze sono tante, come i sentimenti contrastanti che può provare chiunque di noi se dovesse trovarsi in una situazione simile. A noi, così “asfissiati” dai social e dalle tecnologie, tornare alle “origini” creerebbe non pochi problemi.

Con gli insegnamenti della nonna, Mai riesce a trovare la forza dentro di sé, una sorta di potere che pensava di non avere. L’addestramento proposto dall’anziana signora non è altro che l’essenza stessa della filosofia orientale, ovvero una sorta di training per poter andare avanti e non soccombere alle difficoltà della vita, un risveglio spirituale. Mai era sola, schiacciata dall’asma e dalle paranoie tipiche degli adolescenti, ma come una fata madrina, anzi, come una vera e propria nonna, riceve insegnamenti sull’importanza delle parole e della costanza. I dialoghi sono delicati, commoventi, eppure perfetti nella loro semplicità.

Come Banana Yoshimoto, anche Kaho Nashiki ci presenta un Giappone da esplorare in punta di piedi, descritto con parole di grande effetto, ma senza costruire dei "libri mattoni". Forse le soluzioni dei problemi odierni sono proprio nel passato, nelle radici che ormai pensiamo di aver perso. Quando ci sentiamo schiacciati dal mondo, fa sempre bene immergersi nella natura, in una ritrovata simbiosi con essa. Quando intorno a noi c’è troppo rumore, a volte scopriamo che il silenzio e la pace sono dentro di noi, e ci sono da sempre.

Se il libro vi ha incuriosito, vi lascio il link per l’acquisto – qui.

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