venerdì 30 ottobre 2020

#Costume&Società: Napoli e il culto per Maradona

Napoli, si sa, è una città che vive di calcio, come poche altre al mondo. E, come tutte le città che vedono il calcio come una religione, ha bisogno di un dio che catalizzi tutte le attenzioni dei tifosi che fanno di questo sport un vero culto. E tutti sappiamo che questo dio risponde al nome di Diego Armando Maradona.

Considerato da molti il più grande calciatore di tutti i tempi, nonostante l'eterna disputa con Pelè, "El pibe de oro" ha rappresentato qualcosa di più per i napoletani, fin da quell'incredibile 5 luglio 1984, quando Maradona calcava per la prima volta il prato del San Paolo davanti a 80.000 persone in estasi. Tutti capirono, da quei pochi palleggi effettuati a centrocampo, che la storia del calcio a Napoli, di lì a poco, sarebbe inevitabilmente cambiata, e che Diego, oltre che profeta in patria, sarebbe diventato "meglio 'e Pelè" all'ombra del Vesuvio.

giovedì 29 ottobre 2020

#Halloween: Distorsione

Come ogni mattina, mi sveglio verso le sei e mezzo perché devo fare colazione o a metà mattina cominceranno a venirmi i crampi allo stomaco. Quindi mi faccio una doccia, mi asciugo per benino e mi vesto. Semplice, non mi piacciono i fronzoli. Un paio di jeans ed una felpa rossa andranno più che bene. Non mi importa del trucco, non ora per lo meno. Devo andare a scuola. Chi se ne frega del trucco. Mangio i miei cereali con il latte, mi lavo i denti, lego i capelli in una coda che mi arriva almeno fino al fondo della schiena e, con le sneakers che mi ha comprato papà per il compleanno, esco. 

#Libri: La ragazza con l'orecchino di perla

Se amate leggere non potete non conoscere questo libro pubblicato per la prima volta nel 1999 e scritto da Tracy Chevalier e dal quale è stato tratto un film dallo stesso titolo nel 2003.

Come tutti i libri estremamente famosi e chiacchierati anche "la ragazza con l'orecchino di perla" è vittima di chi decide di snobbarlo a prescindere, solo per la sua fama e vi diremo la verità: noi di 4Muses per un periodo siamo state quel tipo di persone, prima di deciderci a leggere questo libro e di superare quelli che possono essere dei paletti mentali (sciocchi) che noi stesse ci imponevamo.

Tutto gira intorno a uno dei quadri più celebri del pittore seicentesco Johannes Vermeer, nonché uno dei quadri più celebri della storia dell'arte.

In questo romanzo la Chevalier si diverte ad immaginarsi la storia che si nasconde dietro al quadro, di cui si sa ben poco nella vita reale.

mercoledì 28 ottobre 2020

#Halloween: Al di là della Luna

Una leggera nebbia creava l’illusione di una coperta velata che avvolgeva le tombe a terra del cimitero. Othila camminava lungo il sentiero acciottolato, con lo sguardo sempre rivolto verso la Luna. Luna piena, di 31 ottobre. Sorrise: era l’anno giusto.         
Avvertì il gatto nero miagolare a un passo dal secondo quadrante, si fermò e chiuse gli occhi.

We all come from the Goddess, and to Her we shall return like a drop of rain flowing to the Ocean”.

#MustToWatch: The Nightmare Before Christmas

Siamo nella settimana che precede Halloween; ci addentriamo dunque nel terrore e quale modo migliore per iniziare a farlo se non con un classico dell’animazione Disney? 

Si, perché che ci crediate o meno, il film d’animazione di cui vi consigliamo la visione è proprio dalla major che tutti, indipendentemente dall’età, abbiamo imparato ad amare. Il film in questione è The Nightmare Before Christmas, la cui paternità registica è erroneamente stata attribuita al magnifico Tim Burton. Per quanto, infatti, l’ideazione sia stata di Tim Burton, il regista in realtà era impegnato nella realizzazione di un’altra pellicola, quando nel 1993 iniziò la lavorazione del meraviglioso Jack Skeletron. A dirigere lo scheletro più amato di sempre è Henry Selick, lo stesso di Coraline e la porta magica per intenderci. 

martedì 27 ottobre 2020

#Halloween: La Contessa

Feci riempire la vasca per il bagno e la mia serva mi intrecciò i capelli in modo che non si bagnassero, mi tolse la camicia da notte bianca che indossavo e la posò sulla piccola toeletta in legno

"Quando avete finito chiamatemi, sarò qua fuori la porta." fece un piccolo inchino e si chiuse la porta dietro sé.

Infilai prima un piede e poi l'altro e il sangue mi avvolse i polpacci e poi mi immersi fino al collo.

Quella servetta, per quanto stupida fosse, sapeva sempre dove trovare le vergini migliori, quelle col sangue più puro. Mi leccai le dita intrise di quel caldo liquido. Sapeva di metallo. Buono.

#StorieRomane: Statue Parlanti e Pasquino

Passeggiando per Roma, non è insolito imbattersi in alcune statue dall’aspetto quasi divertente, pezzi di marmo danneggiati che fanno bella mostra di sè. Alcune, addirittura, sembrano essere proprio in posa per farsi fotografare, indolenti alle prese in giro dei passanti nonostante il loro discutibile aspetto. Pasquino, Madama Lucrezia, Marforio, il Babbuino, il Facchino e Abate Luigi, per un totale di sei, costituiscono la serie delle “Statue parlanti”.

Le Statue Parlanti sono un complesso artistico i cui pezzi sono sparsi per tutta la città. I Romani erano soliti  affiggerci sopra messaggi satirici, anonimi, spesso contro i governanti, esprimendo così malumore popolare nei confronti del potere, della corruzione ed dell'arroganza dei suoi rappresentanti. Questi bigliettini, appunto, prendevano il nome di “pasquinate” e la statua più nota di questo gruppo si chiama “Pasquino”.