mercoledì 24 luglio 2024

#TheBeatles: With A Little Help From My Friends

Immagine presa da Pinterest
Tra le milleepiù ragioni per cui reputo Sgt. Pepper’s il miglior album di sempre rientra “With A Little Help From My Friends”, canzone che John Lennon e Paul McCartney hanno cucito addosso a Ringo.

Il batterista, che ha sempre avuto almeno una traccia da cantare, ora aveva una canzone nelle sue tonalità, fatta su misura per lui, non senza qualche presa in giro che, comunque, allo stesso gli andava bene.

Sappiamo che lo stile concettuale dell’album, uscito nel 1967, doveva essere quello di uno spettacolo dal vivo di una band formata dagli alter ego dei quattro e a Ringo toccò il ruolo di Billy Shears, nome che i veri fan dei Beatles – o i veri complottisti – conoscono molto bene.
In quel periodo, infatti, girava la voce che il vero Paul McCartney fosse morto e al suo posto ci fosse un sosia, Billy Shears, appunto.

Che dire? Quando il genio va oltre la musica e sfrutta anche il marketing…

What would you think if I sang out of tune?
(Che cosa faresti se cantassi stonando)
Would you stand up and walk out on me?
(Ti alzeresti e cammineresti verso di me?)
Lend me your ears and I’ll sing you a song
(Porgimi le orechie e ti canterò una canzone)
And I’ll try not to sing out of key
(Proverò a non andare fuori gli accordi)

Oh I get by with a little help from my friends
(Oh ce la faro con un po’ d’aiuto dai miei amici)
I get high with a little help from my friends
(Mi sballerò con un po’ d’aiuto dai miei amici)
I’m gonna try with a little help from my friends
(Ci proverò con un po’ d’aiuto dai miei amici)

What do I do when my love is away?
(Cosa faccio quando il mio amore è lontano?)
Does it worry you to be alone?
(Ti preoccupa rimanere da solo?)
How do I feel by the end of the day?
(Come mi sento alla fine della giornata?)
Are you sad because you’re on your own?
(Sei triste perché rimani da solo con te stesso?)

[Rit.]

Do you need anybody?
(Hai bisogno di qualcuno?)
I need somebody to love
(Ho bisogno di qualcuno da amare)
Could it be anybody?
(Potrebbe essere chiunque?)
I want somebody to love
(Voglio qualcuno da amare)

Would you believe in a love at first sight?
(Credi nell’amore a prima vista?)
Yes I’m certain that it happens all the time
(Sì, sono certo che accade tutte le volte)
What do you see when you turn out the light?
(Cosa vedi quando spegni la luce?)
I can’t tell you but I know it’s mine
(Non posso dirtelo, ma so che è mio)

Immagine presa da Pinterest
Prendere in giro Ringo, dicevamo, è un arte a cui John, Paul e George – soprattutto i primi due – non hanno mai rinunciato, quindi la prima strofa è totalmente ironica, se consideriamo che il brano è stato scritto e composto con una metrica e una tonalità che potessero calzare perfettamente per il batterista forse un po’ bistrattato.


La canzone, strutturata in modo tale da risultare proprio una conversazione tra i tre e Ringo, ci fa scoprire il batterista in una nota un po’ più intima, romantica, parlando di amore a prima vista, e molto probabilmente si fa riferimento alla storia d’amore tra Ringo e Maureen Cox.
I due si sono conosciuti a Liverpool, davanti al Cavern Club quando il gruppo non era ancora famoso fuori dalla cittadina.
Lei frequentava assiduamente il locale e quando aveva ascoltato i Beatles per la prima volta, si era subito innamorata di Ringo – che nel frattempo era fidanzato ufficialmente con una ragazza di nome Geraldine – così un giorno lei era andata un po’ prima, proprio per cercare di incontrarlo. Quando Ringo la vide, si innamorò all’istante, tant’è che le chiese un appuntamento appena dopo il ciao.

Lasciata Geraldine, Ringo e Maureen si frequentano con un fidanzamento che possiamo assolutamente descrivere come d’altri tempi. Lei, che all’epoca aveva appena sedici anni, aveva il coprifuoco a mezzanotte e per non deludere i suoi futuri suoceri, Ringo la faceva sempre tornare a casa dieci minuti prima. Comunque, al tempo del brano, i due coniugi Starkey erano sposati da due anni con un bambino, Zak.

Anche se nel ritornello c’è il riferimento alla droga, lo stesso Paul McCartney ci tiene a riferire che né lui né John hanno mai scritto sotto l’uso di sostanze stupefacenti, che ci crediamo o no.
Se vi state chiedendo il riferimento a: “What do you see when you turn out the light?/I can’t tell you but I know it’s mine” (trad. “Cosa vedi quando spegni la luce/Non posso dirtelo ma so che è mio”) sì, è ciò che pensate voi, almeno sempre a detta di sir McCartney che, e lo citiamo: “Si sta parlando di genitali; è di questo che si tratta. Lo fanno tutti; si toccano quando si spegne la luce.

Comunque, nel Regno Unito il brano conquista il Disco d’Argento ma, strano a dirsi, anche le sue cover non sono da meno.

Immagine presa da Pinterest
Nel 1968 Joe Cocker la modifica in stile rhythm’n’blues, con tonalità differente e un’introduzione originale. La rende unica, tant’è che ottiene il primo posto nelle classiche e successivamente diventerà la sigla della serie televisiva Blue Jeans; più recentemente, nel film del 2007Across the Universela versione che viene cantata da Joe Anderson e Jim Sturgess è proprio un mix tra l’originale e quella di Cocker; la stessa verrà poi inserita in Gilmore’s Girls – Autunno uno dei quattro film dell
iconica serie  usciti del 2016.

Altre celebri cover sono la versione dei Wet Wet Wet (1988) e di Sam and Mark (2004), anche queste due ottengono la prima posizione in Uk. Il ricavato della prima è stato devoluto a una fondazione per bambini maltrattati.

Tra gli altri artisti troviamo la cover del 1973 di Ike e Tina Turner e i Bon Jovi (1992).
Da noi I Soliti Ignoti la registrarono italianizzandola (con testo di Mogol) nel 1967; ovviamente non possiamo non menzionare la grandissima Mina, con la sua versione del 1971.

Quale tra tutte queste versione preferisci?

Nessun commento:

Posta un commento