martedì 2 luglio 2024

#Pensieri: Quanti vorrebbero un'amica come Marissa Cooper?

Immagine presa da Pinterest
Tempo per vedere nuovi film e/o nuove serie tv ne ho veramente poco, così per intrattenermi e avere un
illusione di compagnia durante le pulizie o mentre gioco a The Sims, riguardo quelli della mia adolescenza.
Se “Una mamma per amica” è il mio rewatch per eccellenza, quello che metto e rimetto ogni anno, anche più volte l’anno (primavera e autunno per essere precisi), The O.C. è un po’ sulla stessa linea di Dawson’s Creek e Gossip Girl: una volta l’anno, per non sciupare nulla.

Queste ultime due serie non hanno personaggi tossici ai livelli di Rory Gilmore – che supera persino il tanto odiato Oliver – però mi sono chiesta: se fossi nei panni di Summer, Ryan e Seth, cosa avrei fatto con Marissa?

Ed eccoci qui, con la classica domandona: quanti vorrebbero un’amica come Marissa Cooper?

Partiamo subito, per chi non lo sapesse, dicendo che O.C. è l’acronimo per Orange County: una delle zone più ricche della California. Il lusso più sfrenato è il dio padrone della contea, piena di personalità vuote e superficiali.

Marissa Cooper è figlia di Julia e Jimmy Cooper, per chi ha visto la serie tanto basta a capire che non ha questi grandi riferimenti di maturità e profondità; per i neofiti proverò a descrivere la componente genitoriale in pochi, semplici, aggettivi: Julia è arrivista, superficiale, vendicativa, meschina, viziata e subdola. Jimmy è un inetto, incompetente, bugiardo e insoddisfatto. Insomma, fanno una bella coppia.
A inizio della prima stagione lei è la classica figlia di papà americana: è bella, perfetta, fidanzata dalle elementari con il figone della scuola e privo di cervello Luke. Ha tutto e ovviamente non ne è contenta.

«E tu chi sei?»
«Chiunque tu vuoi che io sia.»

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Fa la conoscenza di Ryan Atwood: il ragazzo ribelle proveniente da Chino, una delle zone più malfamate della California, e poi adottato dai Cohen e dato che lei, come la madre, ragiona con un organo che non è la mente, né il cuore – vi vedo giudicarmi per questa frase – si avvicina al fascinoso, per non dire gran figo, Atwood con buona pace di Luke.

Ma fino a qui voglio proteggerla, dopotutto è adolescente, le persone a lei più vicine sono più superficiali che mai (alla fine anche la sua migliore amica Summer Roberts non è molto distante dal pensiero di Orange County) e ci sta che senta l’impulso di avvicinarsi a chi ha un minimo di profondità in più.
Con Ryan e Seth, ma soprattutto con Ryan, si trova bene, ma il tutto è destinato a interrompersi quando suo padre, consulente finanziario, perde i soldi di metà città. La famiglia Cooper perde denaro, credibilità e prestigio, per questo si sfalda del tutto. Julia non è più intenzionata a essere sposata con Jimmy e chiede il divorzio.
Il perfetto mondo di Marissa è crollato, lei non sa come rimettere insieme i cocci e fugge dal dolore così tanto che rischia la vita a Tijuana dopo un mix di farmaci e alcol.

Andiamo avanti veloce.

Inizia ad andare in terapia, Interrompe la relazione con Luke, la madre si sposa con Caleb Nichol, il nonno di Seth Cohen, (il Berlusconi di Orange County) e si mette con Ryan. Problemi finiti?
No, perché lei non perdona la madre per aver abbandonato il padre (ci sta, anche perché lui è il suo unico genitore di riferimento) e in più incontra quello psicopatico di Oliver. Che Oliver non stia bene è chiaro a tutti, persino a Luke (ah, che nel frattempo ha una relazione con la madre di Marissa) ma non per lei che scambiando la preoccupazione di Ryan per gelosia tossica, je fa così tante scenate che manco v’oo vojo di’. Ma io dico, come fai a fare scenate a uno che il 31 dicembre corre millemila piani solo per baciarti allo scoccare della mezzonanotte?
Marissa apre gli occhi su Oliver quando lui minaccia di spararsi davanti a lei e tornata tra le braccia di Ryan, che fortunatamente ha il buon senso di dirle: “Senti, ti amo e tutto, ma tu non ti sei fidata di me, per mesi mi hai dato del pazzo ossessionato, io me do”.
Si lasciano, Marissa torna a fare la vittima, ed è da qui che non mi sento più di giustificarla.

Stava andando in terapia, stava riprendendosi la sua vita, ma alla seconda caduta, ecco che torna con il pianto greco e il: “Ryan mi ha lasciata, non riesco a vivere, allora mi do all’alcool”. Così al via la relazione tossica con Alex – la ex di Seth – poi si torna con Ryan, poi di nuovo ci si lascia, poi tornano, poi Caleb muore, Marissa e Julia tornano di nuovo povere.
Per un breve periodo Julia e Jimmy tornano insieme, ma poi lui fa di nuovo dei danni con dei soldi ed è costretto a fuggire via per sempre.

Marissa inizia a frequentare la scuola pubblica, fidanzata con Ryan. Poi, ancora, si avvicina a un altro tipo pieno di problemi: Johnny, i due si innamorano chiaramente per tutti tranne che per lei e quando questo muore in un tragico incidente, a chi dà la colpa Marissa? A Ryan che, anche qui, era inspiegabilmente geloso di Johnny. Seriamente?

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Ryan, che ha amor proprio, le dice: “Ehhh senti bella, tu avrai pure tutti i problemi del mondo, ma io sono cresciuto con una madre tossica in ogni senso, un padre assente, sai che c’è? Non ti sto dietro. Ciaone.” E quindi Marissa… esatto, inizia l’ennesima relazione tossica con un altro tizio, Kevin Volchock: l’acerrimo nemico di Johnny, lo stronzetto e farabutto di O.C., quello che spaccia, ruba soldi, ti tradisce al ballo, insomma... il classico malessere.

Tra vari tira e molla, Marissa troverà la morte proprio per mano di Volchock.

È ora di rispondere alla domanda: la vorrei come amica?

La me quindicenne è d’accordo con la me trentacinquenne – sono sempre stata piuttosto matura quando si tratta di sentimenti – e cioè: non si può aiutare chi non vuole essere aiutato.
Marissa è sicuramente un personaggio leale, gentile, che farebbe di tutto per aiutare uno sconosciuto, figuriamoci gli amici più stretti… ma allo stesso tempo distrugge se stessa e qualsiasi persona le stia accanto.

Non aiuta davvero gli altri, solo perché non è capace di guardare dentro di sé e trovare la forza per reagire.
Amicizie così sono tossiche non perché le persone siano cattive, ma perché vivono completamente al buio e per questo sbandano continuamente. Non sta a noi accendere la loro luce interiore e lo dimostra il continuo supporto che ha avuto Marissa nella sua vita e che ha deliberatamente ignorato.

Sarebbe stata un’amica fantastica, se avesse avuto delle radici forti. Perché se ci pensiamo bene, in fin dei conti, i problemi principali di Marissa si chiamano Julia e Jimmy Cooper.

Voi che ne pensate?

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