Eccoci giunti al nostro terzo appuntamento con l’anime “My Hero Academia” (qui potete trovare la stagione uno e la stagione due). La seconda stagione, l’ultima disponibile fino ad ora su Netflix e che possiamo trovare doppiata, era terminata con un cliffhanger non da poco: dopo aver sostenuto gli esami, i ragazzi si erano diretti al Centro Commericiale per fare compere in vista del ritiro nei boschi, momento che tutti i futuri giovani eroi aspettano con ansia. In un momento in cui Deku si trova da solo, viene avvicinato da Shigaraki Tomura, che lo informava che lo guerra sarebbe cominciata di lì a poco. Vediamo che succede subito dopo. Vi ricordiamo che, dalla terza stagione in poi, potete trovare gli episodi su Crunchyroll.
Nella stagione precedente avevamo fatto la conoscenza di Stain, L’elimina Eroi, e il suo pensiero diventa sempre più pressante: la popolazione comincia condividere il suo pensiero di riforma degli eroi e a perdere piano piano la considerazione che avevano dei loro salvatori. La situazione precipita con il ritiro dei boschi dei ragazzi della UA. Deku e compagni si ritrovano in mezzo a una foresta, il cui scopo è riuscire a raggiungere un rifiugio. Il tutto nella più completa, e apparente, sicurezza sotto la vigile sorveglianza dei professori, per far sì che i giovani imparino a gestire i loro quirk (i loro poteri, le loro unicità). Nel loro cammino si trovano a combattere dei nemici, ma tutto sembra andare liscio. All’improvviso l’Unione dei Villain fa il suo ingresso nell’area e cominciano a creare scompiglio con un solo scopo: catturare Bakugo. Perché lo vogliono con così tanta insistenza? I villain riescono a mettere a tappeto tutti i ragazzi, tanto che Deku è impossibilitato a usare braccia e gambe dopo un brutto scontro con Muscular, momento in cui sviluppa una nuova mossa: il Detroit Smash, tanto da doversi fare aiutare per spostarsi. Gli sforzi non valgono a nulla e Kacchan viene catturato. Ma perché proprio lui?
Il ragazzo, per quanto orgoglioso e violento, sembra incarnare tutte le caratteristiche dei villain. Quello che, però, Tomura e seguaci non comprendono è che Bakugo non è per nulla intenzionato a stare dalla parte dei cattivi. Il fatto che un ragazzo della UA sia stato catturato, getta ancora più scompiglio nella comunità. I ragazzi vengono soccorsi, mentre gli eroi professionisti cominciano a discutere su come poter recuperare il giovane allievo. Deku vuole fare la sua parte e, grazie all’aiuto di Iida, Todoroki, Yayorozu e Kirishima, partono alla ricerca di Bakugo. Quando raggiungono il luogo prestabilito, trovano gli eroi professionisti già sul campo. Mentre assistono allo sconto, il loro amico viene spostato nel retro dell’edificio e fa la sua comparsa All For One: si tratta del principale antagonista di All Might, la sua nemesi e controparte. Lo scontro tra i due è durissimo, ma nel mentre i ragazzi riescono a recuperare Bakugo. All Might è provato dallo scontro e perde il suo aspetto da “Capitan America” per tornare alla sua forma reale: quella di un gracile e scheletrico omino. Durante lo scontro, All For One gli rivela che Shigaraki Tomura è il nipote di Nana Shimura, la maestra che consegnò ad All Might il suo quirk. Rivela, inoltre, di essere a conoscenza che l’unicità è stata passata a Midoriya, segreto che solo i due interessati conoscono. Con le sue ultime forze e l’ultima scintilla di quirk, All Might riesce a sconfiggere One For All e la folla lo acclama, malgrado per tutti sia chiaro che sia scomparso il Simbolo della Pace. Conscio di essere lui il suo successore, Deku scoppia in lacrime, attirando l’attenzione di Bakugo.
Il ragazzo, per quanto orgoglioso e violento, sembra incarnare tutte le caratteristiche dei villain. Quello che, però, Tomura e seguaci non comprendono è che Bakugo non è per nulla intenzionato a stare dalla parte dei cattivi. Il fatto che un ragazzo della UA sia stato catturato, getta ancora più scompiglio nella comunità. I ragazzi vengono soccorsi, mentre gli eroi professionisti cominciano a discutere su come poter recuperare il giovane allievo. Deku vuole fare la sua parte e, grazie all’aiuto di Iida, Todoroki, Yayorozu e Kirishima, partono alla ricerca di Bakugo. Quando raggiungono il luogo prestabilito, trovano gli eroi professionisti già sul campo. Mentre assistono allo sconto, il loro amico viene spostato nel retro dell’edificio e fa la sua comparsa All For One: si tratta del principale antagonista di All Might, la sua nemesi e controparte. Lo scontro tra i due è durissimo, ma nel mentre i ragazzi riescono a recuperare Bakugo. All Might è provato dallo scontro e perde il suo aspetto da “Capitan America” per tornare alla sua forma reale: quella di un gracile e scheletrico omino. Durante lo scontro, All For One gli rivela che Shigaraki Tomura è il nipote di Nana Shimura, la maestra che consegnò ad All Might il suo quirk. Rivela, inoltre, di essere a conoscenza che l’unicità è stata passata a Midoriya, segreto che solo i due interessati conoscono. Con le sue ultime forze e l’ultima scintilla di quirk, All Might riesce a sconfiggere One For All e la folla lo acclama, malgrado per tutti sia chiaro che sia scomparso il Simbolo della Pace. Conscio di essere lui il suo successore, Deku scoppia in lacrime, attirando l’attenzione di Bakugo.
Il rapimento di Kacchan ha dimostrato l’incapacità di sorvegliare a dovere i ragazzi da parte degli insegnanti della UA, così viene creato un dormitorio dove far alloggiare gli studenti. In vista dell’esame per la licenza provvisoria da eroi, tutti i ragazzi si danno da fare per migliorare il proprio quirk. Deku ha calcato troppo la mano e se continuerà a usare il One for All perderà l’uso delle braccia. Sviluppa così lo Shoot Style. Giunge, infine, il giorno dell’esame per la licenza. Tutte le scuole di supereroi si sfidano, ma i primi bersagli sono ovviamente i ragazzi della UA di cui tutti, grazie al festival sportivo, conoscono i quirk. Malgrado le difficoltà, tutti gli studenti della UA superano l’esame, tranne Bakugo e Todoroki, che potranno ritentarlo in un secondo momento.
Nel frattempo, i sospetti di Bakugo sul legame tra Midoriya e All Might diventano sempre più persistenti, fino a che il giovane non decide di sfidare il compagno di classe, arrivato ormai alla conclusione che il successore del suo eroe preferito è stato designato come Deku. Eroso dall’invidia, i due combattono quasi all’ultimo sangue, ma il vincitore è inevitabilmente Kacchan. A fermare lo scontro ormai concluso arriva All Might che confessa il segreto riguardo la cessione del quirk e per la prima volta vediamo la fragilità di Bakugo, che si sente colpevole di aver dato problemi al suo eroe preferito. Nonostante tutto, i due giovani vengono messi in punizione. Deku finisce prima e con i suoi compagni di classe, Bakugo escluso, fa la conoscenza dell’esistenza del “tirocinio da eroi”, ben diverso dall’apprendistato, e dei Big Three: si tratta dei tre studenti migliori della UA che hanno altissime probabilità di diventare eroi professionisti. Uno di questi, Mirio Togata (che sembra un All Might molto più giovane), dà una dimostrazione di forza ai ragazzi, sfidandoli in un “tutti contro uno”. La superiorità di Mirio è evidente, ma questo motiva i giovani eroi a voler iniziare il tirocinio.
In questa stagione si focalizza molto l’attenzione su Bakugo, sul suo senso di giustizia, ma anche sul suo complesso di inferiorità nei confronti di Midoriya. È più forte di lui, ma nonostante questo non è stato ritenuto degno di diventare il successore di All Might. Viene, però, anche messo in luce quanto Deku e Kacchan siano simili: entrambi sono carismatici, entrambi sono un esempio per i loro compagni di classe. Dai modi diametralmente opposti, entrambi sanno trascinare le masse. Il rimorso di Bakugo fa sì che questo personaggio diventi anche più facile da capire, perché la rabbia che si porta dentro è inevitabilmente legata al decadimento del suo eroe preferito. Si colpevolizza, senza capire che è solo un ragazzo e che ha tanto ancora da imparare.
La crescita di questi due personaggi, Deku e Kacchan, è sempre più marcata, perché ormai le cose si stanno facendo serie. L’arco narrativo ha un ritmo sempre più incalzante, in cui vediamo il percorso di un eroe e il suo decadimento, così come l’arricchimento dei personaggi di nuove sfumature. La storia ormai ha preso il suo pieno ritmo e non è più ancorata ai classici canoni dello shonen. Anche se non si è particolarmente attratti dal genere, è impossibile non lasciarsi catturare dalla sua storyline. Non ci resta che continuare il nostro viaggio con la prossima stagione!
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