lunedì 30 ottobre 2023

#Halloween: Incantatio Absconditus Temporis - Prima Parte

Inghilterra

31 ottobre 1523

Isabel corre nel cuore della notte, il battito accelerato è l’unico rumore su cui ha deciso di concentrarsi. Non vuole pensare al dolore alle gambe, alle vesciche che pulsano dentro le scarpe umide di pioggia, al fruscio del vento che le schiaffeggia il volto e a chissà quali creature sono lì a fissarla in silenzio.
Ragionare, anche se per pochi secondi, su tutto questo vorrebbe dire accettare la sua nuova condizione di disperata, ricercata, colpevole.

L’intero villaggio e quelli limitrofi dormono sogni tranquilli, cullati dallo strepitio del fuoco. Il più pacato dovrebbe essere sicuramente chi ha fatto la soffiata all’autorità, chiunque sia. Si sarà addormentando pensando di aver fatto il proprio dovere, di avere così l’agognato posto in paradiso, in barba all’alcolismo, alle risse e a chissà quali altri peccati mortali. Perché deve essere di sicuro un uomo.

Deve avvisare sua madre, le sue sorelle. E sua nonna, come farà sua nonna?

#Cinema&SerieTv: Five nights af Freddy's - Recensione

Tratto dall’omonima serie videoludica, il 2 novembre arriva in sala “Five Nights at Freddy’s” la pellicola che cerca di costruire una nuova lore (termine che vuol dire tradizione: in questo campo viene usto per indicare l'incremento della storia ideata in partenza dagli sviluppatori di un gioco) dietro i tormenti che colpiscono una guardia di sicurezza durante le sue ore di lavoro.

Dal 2014 a oggi è praticamente impossibile non aver sentito parlare di questo videogioco. Uno zoccolo duro per molti dei contenuti di YouTube di tutto il mondo che, nel corso del tempo, ha prodotto una considerevole quantità di video gameplay sulla piattaforma. Chi non ha mai giocato al gioco ha almeno una volta visto la clip di un qualche creator che saltava sulla poltrona. Gli animatronic che popolano questa famosa pizzeria degli anni ’80 sono stati la causa di numerosi metaforici infarti nel momento in cui distoglievi lo sguardo dagli schermi. L’obiettivo principale è, dunque, quello di riuscire a sopravvivere alle sei ore passate all’interno della pizzeria senza esser presi da questi pupazzoni robot che hanno sete di sangue. Concetto che è stato traslato all’interno della pellicola, aggiungendo qualcosa in più sulla specifica natura di questi esseri che si animano durante la notte.

venerdì 27 ottobre 2023

#Venezia80: Priscilla - Recensione

Sofia Coppola
non si è scelta un compito facile nel trasporre cinematograficamente l’autobiografia di Priscilla Presley. Tratto da “Elvis e Io”, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, “Priscilla” si appresta ad arrivare nelle sale italiane il 3 novembre.

Dopo che lo scorso anno avevamo avuto modo di assistere al biopic di Elvis, adesso ci addentriamo sul punto di vista della compagna che ha accompagnato il Re nel corso della sua vita. È interessante come, in entrambe le opere, resti una sorta di filo roso in sospensione: entrambe raccontano la vita di questo personaggio, ma nessuna delle due lo fa dal suo diretto punto di vista. È pur vero che qui gli intenti sono stati dichiarati fin dal titolo: ciò che si vede è Priscilla.

#DivinaCommedia: Canto XXX

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo il trentesimo canto dell’Inferno. Qui troviamo diversi tipi di falsari: quelli di persona, di moneta e di parola, ognuno dei quali con un contrappasso diverso ma ugualmente terribile.     
Incontreremo persone reali, come Gianni Schicchi e Mastro Adamo, ma anche personaggi legati alla mitologia classica come Mirra e Sinone a significare che questo peccato risiede nell’inconscio collettivo di tutti.


Le domande che ci suscita il canto sono latenti, perché è davvero difficile trovare tutto ciò in noi, soprattutto se, come le anime, siamo persone portate a colpevolizzare l’esterno per qualsiasi cosa ci accada.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.

giovedì 26 ottobre 2023

#Arte: "Whaam!" di Roy Lichtenstein

Tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’60, tra il Regno Unito e l’America, si diffuse un movimento artistico che sfidava le tradizioni delle belle arti. L’uso delle immagini tratte dalla cultura di massa, in particolare, quegli oggetti o prodotti a scopo prettamente commerciali vennero usate per essere connotate di nuovi significati. La Pop Art, abbreviativo di popular (popolare), enfatizzava le grafiche dei fumetti o della pubblicità estrapolandolo dal loro originario contesto di appartenenza, così da poter divenire qualcosa di nuovo. L’uso dell’ironia divenne la principale chiave di lettura per queste opere che furono in grado di influenzare i diversi campi artistici contemporanei.

Tra i principali esponenti, i più, ricordano Andy Warhol che, con la sua factory, ha creato un vero e proprio agglomerato di artisti pronti a poter decontestualizzare tutto. Se ci pensiamo, possiamo paragonare la pop art a ciò che oggi viene fatto in rete con i meme.

#Libri: La Strada

Ce la caveremo, vero, papà?
Sí. Ce la caveremo.
E non ci succederà niente di male.
Esatto.
Perché noi portiamo il fuoco.
Sí. Perché noi portiamo il fuoco.

"La strada" è un romanzo scritto da Cormac McCarthy e pubblicato nel 2006, edito in Italia da Einaudi.

Nel 2009 ne è stato tratto un film con Viggo Mortensen, Charlize Terone e Kodi Smith-McPhee.

Il libro racconta di una non meglio precisata devastazione causata da quella che un'apocalisse nucleare o un altro tipo di cataclisma.

mercoledì 25 ottobre 2023

#RoFF18: C´è ancora domani - Recensione

La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma si è aperta all’insegna degli esordi e delle piccole grandi storie. Paola Cortellesi arriva alla regia portando un carico emotivo non indifferente e, davanti alla macchina da presa, racconta una storia vera allora tanto quanto lo è oggi. “C’è ancora domani” trasmette tanta speranza, la stessa che viene tradita e lasciata come testamento per l’avvenire.

Quella eseguita dalla Cortellesi è una prima esperienza tutta carica di grandi consapevolezze, del resto vi era un carico di aspettative non indifferenti da dover sorreggere sulle proprie spalle. Lei è una di quelle poche attrici che riesce a spostare gli incassi al botteghino su ogni singola pellicola, sia da semplice interprete che scrittrice. In questa storia riesce a rafforzare tutto il suo riso amaro, narrando la vita in tutta la sua tragicomicità.